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Salute e sicurezza sul lavoro: punti di vista, strumenti, azioni in un incontro all’Università di Pisa

L’iniziativa ha inaugurato il master in Igiene industriale, prevenzione e sicurezza

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Venerdì 10 gennaio, nell’aula magna di Palazzo Boilleau, si è tenuto il seminario “Voci della prevenzione: punti di vista, strumenti, azioni”, per l’inaugurazione della 17a edizione del master in Igiene industriale, prevenzione e sicurezza.

Il seminario, introdotto dai saluti di Riccardo Grasso, direttore generale dell’Università di Pisa, Mario Papani, vice direttore generale dell’INAIL Toscana, Roger Fuoco, professore del dipartimento di Chimica e Chimica industriale e direttore del master nelle precedenti edizioni e Annalaura Carducci, professoressa del dipartimento di Biologia e direttrice dell’edizione attuale, è stata l’occasione per affrontare il tema di grande rilevanza della salute e sicurezza sul lavoro, dai vari punti di vista delle figure e delle competenze coinvolte, attraverso gli enti e le associazioni che hanno dato sostegno a questo percorso formativo.

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In primo luogo INAIL Toscana, che promuove il master insieme all’Università di Pisa e finanzia borse di studio: il vice direttore generale Mario Papani ha illustrato le attività di INAIL sul fronte della prevenzione e sottolineato il ruolo fondamentale della formazione e dell’informazione. Fabrizio Gemmi, presidente dell’Agenzia Regionale di Sanità Toscana e presidente della Società Italiana di Igiene (sez. Toscana) ha affrontato il tema della sicurezza e prevenzione nei contesti sanitari, che accomuna pazienti e operatori in uno scenario di estrema complessità tecnica e organizzativa. Donatella Talini dell’AUSL Toscana Nord Ovest, intervenuta in rappresentanza della Società italiana di Medicina del Lavoro, ha presentato il tema della promozione della salute negli ambienti di lavoro, che va oltre la prevenzione, per affrontare la dimensione più ampia degli stili di vita e dei fattori di rischio extra lavorativi. In rappresentanza dell’Associazione Italiana degli Igienisti industriali, Patrizia Andreini, di ARPAT, ha affrontato il tema della definizione dei limiti di accettabilità per il rischio chimico, spesso alla base delle valutazioni di rischio, illustrando le difficoltà derivanti da diversi approcci regolatori. Maurizio di Giusto, dell’AUSL Toscana Centro, presidente di UNPISI Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, ha sottolineato la necessità di sviluppare competenze adeguate per la gestione della salute e della sicurezza, in particolare attraverso percorsi formativi di alto livello. I problemi legati alla valutazione di impatto sanitario sono stati oggetto della presentazione di Fabrizio Bianchi, del CNR di Pisa, in rappresentanza dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, che ha evidenziato quanto sia importante chiarire i concetti di pericolo e rischio e affrontarli con rigore scientifico per stimare il potenziale impatto sulla salute ai fini preventivi. Il tema delle disuguaglianze legate non solo al genere, all’età, alla provenienza, ma anche all’alfabetizzazione sanitaria è stato argomento dell’intervento inviato dalla Società Nazionale Operatori della Prevenzione (Anna Maria Di Giammarco e Claudio Calabresi), che pur non avendo potuto partecipare direttamente, ha voluto comunque essere presente con un intervento. Sull’importanza della multidisciplinarietà delle competenze e sulla necessità di lavorare in team si è basato l’intervento di saluto di Stefania Papa, in rappresentanza dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che, non potendo essere presente, ha inviato una registrazione video.

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Alla fine degli interventi, una discussione, introdotta e moderata di Andrea Calamusa, responsabile della comunicazione dell’Osservatorio della Comunicazione Sanitaria dell’Università di Pisa, ha permesso al pubblico e agli allievi del master di confrontarsi con i relatori sui temi della prevenzione e sicurezza.

Dalle numerose “voci” che si sono succedute, è scaturita una visione multidimensionale della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che ne ha mostrato la complessità, ma anche l’opportunità di costruire sinergie per coordinare gli sforzi verso l’unico obiettivo della tutela della salute, non solo entro il confine degli ambienti di lavoro, ma in tutte le dimensioni di vita.

Il master di primo livello in Igiene industriale, prevenzione e sicurezza ha come obiettivo la formazione di esperti qualificati in grado di valutare, proporre e gestire soluzioni idonee ai problemi di igiene industriale, prevenzione e sicurezza del lavoratore sul luogo di lavoro. Particolare attenzione è rivolta alla valutazione delle varie tipologie di rischio (chimico, fisico, biologico, elettrico, meccanico, ergonomico, incendio ed esplosioni ecc.), e agli aspetti più importanti ad esse connessi in materia di formazione, informazione e comunicazione. Oltre al conseguimento del titolo universitario (corrispondente a 60 CFU) il master rilascia la certificazione di responsabile (o addetto) dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza (RSPP o ASPP) per il settore SP-4 ATECO 2007 (Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016).

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  • 13 gennaio 2020

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