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Prende il via a Pisa I-GENE, il progetto per rendere sicuro l’editing genomico

L’Ateneo pisano coordina lo studio per sviluppare il bisturi molecolare che modifica il DNA

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Venerdì 15 novembre si è svolto a Pisa il kick off meeting del progetto europeo I-GENE, “In-vivo Gene Editing by NanotransducErs”, un progetto da tre milioni di euro, finanziati dalla Commisione Europea per sviluppare una tecnologia che consenta il riconoscimento di un unico bersaglio genico nei tre miliardi di coppie di basi del genoma umano.

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La professoressa Vittoria Raffa del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa, coordinatrice del progetto I-GENE, spiega: “Nonostante le enormi potenzialità, l’attuale utilizzo degli enzimi per l’editing genomico solleva problemi legati alla sicurezza e al concreto rischio di tagli al DNA non desiderati e quindi potenzialmente nocivi. Le recenti scoperte nel campo della nanomedicina, della biologia sintetica e della “medicina programmabile” potrebbero rendere sicure le applicazioni in precedenza impraticabili di editing genomico.

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La giornata ha visto la partecipazione della commissione europea e dei parter del progetto: il professor Mauro Pistello, alla guida del team di Medicina Traslazionale e Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AOUP), che applicherà la tecnologia I-GENE per l’eliminazione selettiva di cellule di melanoma; il dottor Francesco Tantussi dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT, Genova) esperto di nanoplasmonica; i tre parter industriali Prochimia Surfaces (Polonia), Lionix (Olanda) e Msquared (Regno Unito) che realizzaranno lo sviluppo tecnologico e lo sfruttamento industriale dei risultati.

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  • 19 novembre 2019

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