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Le idee innovative diventano impresa, dalla serratura smart ai software in 3D per i musei

Si è svolta a Pisa la tappa dell’Italian CLab Express

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Giovani e con la voglia di trasformare le proprie idee in imprese di successo. E’ questo il volto della tappa pisana dell’Italian CLab Express, il Giro d’Italia dell’innovazione nei Contamination Lab italiani, che si è svolta il 7 giugno al Polo Fibonacci dell’Università di Pisa. A portare la loro testimonianza c’erano ad esempio Eugenio Paluello e Alessandro Berti, studenti ventenni della laurea magistrale in Informatica, che hanno frequentato l’ultima edizione del Phd+ CLab, la palestra per futuri imprenditori dell’Ateneo pisano. L’idea che vogliono trasformare in una start-up si chiama BlockLock ed è una serratura smart basata sulla tecnologia blockchain che promette di rendere tutto super sicuro, anche le porte e le finestre di casa.

 

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Da sinistra Alessandro Berti ed Eugenio Paluello

 

C’è poi chi come Idamaria Franco, 28 anni, una laurea in materia umanistiche e studentessa del Phd+ CLab 2018, ha scommesso di rendere più accessibile il patrimonio artistico anche a persone con disabilità. La sua idea è già diventata una start up che si chiama Evra e insieme a un team di professionisti che si occupano di realtà virtuale ha creato un software 3D per migliorare la fruizione dei musei da parte dei malati di SLA.

Idamaria Franco

 

La tappa pisana dell’Italian CLab Express è stata così anche l’occasione per ascoltare idee e progetti nati dalla fucina del CLab Pisa di cui il professor Leonardo Bertini, delegato per la promozione delle iniziative si spin off, start up e brevetti, ha tracciato un bilancio delle attività.

 

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Da sinistra, Maria Punzo, Paolo Mancarella, Leonardo Bertini, Giovanna Mariani

 

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La squadra del Clab Pisa, tutto lo staff e gli allievi del corso 2019

 

“L’Università di Pisa crede fermamente nella valenza didattica e sociale del Contamination Lab Pisa – ha quindi sottolineato il rettore Paolo Mancarella nell’introdurre i lavori - e per questo vi ha investito risorse importanti in collaborazione con le altre realtà universitarie del territorio, dalla Scuola Superiore Sant'Anna alla Scuola Normale Superiore e alla Scuola IMT Alti Studi di Lucca”.

Un tema, quello di investire sull’imprenditorialità giovanile coinvolgendo il territorio, che è stato anche al centro dell’intervento della dottoressa Maria Punzo, presidente della Commistione Cultura del Comune di Pisa, che ha partecipato all’iniziativa insieme a moltissimi altri relatori. Fra questi Laura Poletti e Marco Casto dell’Università di Cagliari venuti a Pisa per presentare l’Italian Clab Network, la professoressa Giovanna Mariani dell’Università di Pisa e i rappresentanti di community e imprese nuove e in divenire - Palpreast, Start-up Grind, TTTecnosistemi e BioBeats.

Il camper del tour al Polo Fibonacci dell’Università di Pisa

E se l’argomento specifico di questa tappa pisana era aprire il mondo della autoimprenditorialità a un ambito internazionale, non sono mancati nel pubblico anche alcuni studenti stranieri con la voglia di imparare a fare impresa. Fra loro, nelle prime file, Satheesh Thallapally, ventisettenne Indiano che all’Università di Pisa studia Ingegneria aerospaziale e che sogna di sviluppare un business nel campo dei sistemi propulsione elettrica dei satelliti: “Sono venuto a studiare a Pisa perché qui in Europa – ha raccontato parlando in inglese – la ricerca è più approfondita che negli Stati Uniti”.

 

Satheesh Thallapally



Ricerca che ora cerca sempre di più di uscire dall’ambito accademico per incontrare mercato e impresa, un impegno che è al centro della missione del CLab di Pisa, come ha dimostrato anche questa tappa pisana dell’Italian CLab Express.

 

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  • 10 giugno 2019

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