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Con il progetto KardiaTool un dispositivo che misura il livello di insufficienza cardiaca dalla saliva

Alla ricerca collabora il dipartimento di Chimica e Chimica industriale

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Il dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell'Università di Pisa partecipa a un programma di ricerca internazionale che mira a sviluppare un dispositivo in grado di fornire una diagnosi rapida e affidabile di scompenso cardiaco da campioni di saliva. Il progetto, denominato KardiaTool, è stato finanziato dalla Commissione europea nell'ambito di "Horizon 2020" con 4,9 milioni di euro per i prossimi tre anni e mezzo. Il dipartimento pisano fa parte di un consorzio costituito da 14 partner di 10 diversi paesi (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti), con la presenza di università, centri di ricerca e imprese che insieme forniscono le garanzie necessarie per la riuscita del progetto in tutte le fasi di sviluppo. Per l'Italia è coinvolto anche l'Istituto di Fisiologia Clinica (IFC) del CNR, mentre capofila internazionale del progetto è l'Università di Lione.

 gruppo Fuoco

La piattaforma KardiaTool includerà un dispositivo portatile, KardiaPOC, per permettere al medico di rilevare in modo rapido e accurato alcuni biomarcatori di scompenso cardiaco. Tale piattaforma sarà associata al dispositivo KardiaLOC, un laboratorio-on-a-chip monouso e a basso costo, che integrerà sensori, con relativa biochimica di rivelazione basata su nanoparticelle magnetiche funzionalizzate, attuatori, sistemi microelettromeccanici e microfluidici in un unico spazio, per rilevare i biomarcatori in campioni di saliva. Inoltre, la piattaforma includerà anche KardiaSoft, un software di supporto decisionale basato su tecniche di modellazione predittiva che analizzerà i dati misurati dal KardiaPOC e fornirà informazioni sullo stato dello scompenso cardiaco e sull’efficacia della terapia.

"Nell'ambito di questo mega progetto internazionale - ha detto il professor Roger Fuoco, ordinario di Chimica analitica e referente scientifico dell'Università di Pisa - il dipartimento di Chimica e Chimica industriale metterà a punto le procedure di controllo e assicurazione di qualità dei risultati e coordinerà le attività previste in un trial pre-clinico in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, di cui è referente la dottoressa Maria Giovanna Trivella, e, come terza parte, con la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio. In particolare, i biomarcatori selezionati saranno misurati nei campioni di saliva dei pazienti sia con il dispositivo POC che mediante procedure analitiche di riferimento sviluppate presso il dipartimento. I due gruppi di dati analitici saranno analizzati e confrontati utilizzando strumenti statistici appropriati e le prestazioni del dispositivo KardiaPOC saranno valutate in termini di esattezza, precisione, specificità, interferenze e tempo di risposta".

Nella foto in alto da sinistra: Silvia Ghimenti, Tommaso Lomonaco, Francesca Bellagambi, Fabio Di Francesco, Roger Fuoco, Denise Biagini.

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  • 1 marzo 2018

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