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Al via nelle scuole il progetto di Cultura Costituzionale

Collaborano anche il Laboratorio di Cultura Costituzionale dei dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze politiche e la Domus Mazziniana

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Partirà nei prossimi giorni e si concluderà ad aprile il progetto di Cultura Costituzionale promosso da ANPI, Ufficio scolastico Regionale e Conferenza dei Sindaci per l’Educativo della Provincia di Pisa in attuazione di quanto previsto dal Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015. Il progetto è finalizzato alla conoscenza della Costituzione e alla formazione di una solida coscienza democratica tra i giovani delle scuole secondarie di secondo grado e si avvale di un rapporto di collaborazione con il Laboratorio di Cultura Costituzionale promosso dai Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze Politiche dell'Università di Pisa e con la Domus Mazziniana.

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«Un progetto a cui lavoriamo da molto tempo – ha sottolineato Bruno Possenti, presidente ANPI provinciale – e che si affianca alle attività di divulgazione della Costituzione che già abbiamo in campo. Il coinvolgimento degli Istituti superiori è fondamentale e la sinergia che abbiamo creato tra tutti i soggetti coinvolti dà piena attuazione a ciò che avevamo previsto nel protocollo del 2015.»

«Parleremo di Costituzione, del suo funzionamento, della sua attualizzazione, fornendo ai ragazzi e alle ragazze strumenti critici – ha ricordato il professor Saulle Panizza del Laboratorio di Cultura Costituzionale – faremo da tutor mettendo a disposizione l’attività di ricerca svolta da professori e da ricercatori. Un progetto ampio inserito all’interno della Convenzione fra il MIUR e l’Associazione Italiana dei Costituzionalisti e dunque di portata nazionale.»

«Le attività della Domus Mazziniana riprendono a pieno ritmo proprio con la collaborazione a questo progetto – ha dichiarato il direttore Pietro Finelli – forniremo il supporto storico e aiuteremo studenti e studentesse a ripercorrere questi 70 anni di Costituzione.»

«Mi piace ricordare che nel 1948, e per tutto quell’anno, la Costituzione venne affissa nella Sale consiliari dei comuni Italiani affinché vivesse in mezzo alla gente. – ha dichiarato il provveditore Giacomo Tizzanini – Il progetto con le scuole superiori ci consente di far vivere il testo Costituzionale e di attualizzarlo sperando che siano proprio i ragazzi e le ragazze a farsi portatori e testimoni della Cultura della Costituzione.»

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«Questa è una tappa importante di un viaggio che da anni abbiamo iniziato con ANPI – ha concluso l’assessora Marilù Chiofalo – e che vede l’ Amministrazione impegnata su molti fronti a promuovere attività di educazione alla cittadinanza attiva e alla Costituzione. Il testo costituzionale, con questo progetto, entra nelle nostre scuole con il rigore scientifico di chi fa ricerca e cala i risultati nel quotidiano innescando un meccanismo virtuoso verso gli studenti e le studentesse e verso i loro insegnanti. Si tratta di un progetto estremamente attuale nel momento storico in cui viviamo e nel quale imperversano i populismi che portano al totale disimpegno delle persone nel partecipare alla crescita ed alla gestione della comunità.»

Sono 37 le classi che hanno aderito provenienti da 16 istituti superiori pisani.

Gli studenti e le studentesse coinvolti avranno modo di lavorare attivamente su tre ambiti di ricerca, uno di carattere storico, uno sui diritti e i doveri dei cittadini, uno sull’ordinamento della Repubblica e sul funzionamento delle Istituzioni, affiancati da un giurista dell’Università di Pisa che farà da tutor e inquadrerà il tema da analizzare in una lezione iniziale. I ragazzi e le ragazze dovranno poi produrre un elaborato che verrà presentato a fine anno scolastico nella giornata conclusiva del progetto. I tre migliori elaborati verranno premiati da una apposita commissione.

Alla conferenza stampa erano presenti l’Assessora Marilù Chiofalo; il Presidente provinciale ANPI Bruno Possenti; il Provveditore Giacomo Tizzanini; il prof. Saulle Panizza del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell’Università di Pisa e Pietro Finelli, direttore della Domus Mazziniana.

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  • 8 gennaio 2018

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