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Internet Festival, un laboratorio sul futuro della rete

Intervista a Gian-Luigi Ferrari, coordinatore del Comitato scientifico della manifestazione

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InternetFestival2012Dal 4 al 7 ottobre a Pisa va in scena il futuro. Dalla città simbolo dell'informatica italiana - all'Università di Pisa nacque nel 1969 il primo corso di laurea in informatica d'Italia e proprio dal Cnr pisano partì nel 1986, la prima connessione a Internet - prende il via l'Internet Festival 2012, un appuntamento per scoprire ed esplorare gli scenari, le tendenze e gli sviluppi futuri della Rete. Quattro giorni, 104 eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, incontri, contest e workshop.

Una parte dell'Internet Festival è stata concepita al dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, e non solo perché è lì la "culla" dell'informatica italiana. In Largo Bruno Pontecorvo lavora infatti il professor Gian-Luigi Ferrari, il coordinatore del Comitato scientifico che ha organizzato il Festival, oltre che delegato dell'Ateneo per la manifestazione. A due giorni dall'inizio del Festival, ci siamo fatti raccontare come è nata l'iniziativa e quale è il ruolo dell'Ateneo.

Gian-Luigi FerrariProfessor Ferrari, perché proprio a Pisa un Festival dedicato a internet?

Le ragioni risiedono innanzitutto nella storia dell'Ateneo e della città, che sono stati il centro dell'informatica italiana: qui è stato progettato e realizzato il primo calcolatore elettronico negli anni '50, sono stati istituiti il primo corso di laurea in Scienze dell'informazione nel 1969 e il primo dottorato in Informatica nel 1983. Sempre a Pisa è stata sperimentata la prima connessione internet in Italia e la terza in Europa nel 1986. Una grande tradizione, dunque, ma anche un presente fatto di eccellenza accademica, come testimonia la recente classifica di Shanghai, che, per quanto riguarda il settore dell'informatica, pone l'Università di Pisa al vertice in Italia e fra le 150 migliori nel mondo, e come dimostrano gli accordi con prestigiose università quali il Massachusetts Institute of Technology (MIT).

Il Festival nasce poi da una riflessione sul ruolo e sulle prospettive di internet. In poco più di dieci anni, questo strumento ha cambiato radicalmente la vita di miliardi di persone, con un'estensione e una profondità che poche altre invenzioni hanno avuto in passato. Occorre quindi uno sforzo per cercare di comprendere il presente e soprattutto il futuro della rete, attraverso un approccio multidisciplinare che metta a confronto i diversi saperi, le diverse competenze e le diverse professionalità in gioco. Da qui è nata l'idea dell'Internet Festival ed è stato del tutto naturale che tale idea prendesse forma e si concretizzasse proprio a Pisa.

Per quattro giorni, dal 4 al 7 ottobre, Pisa sarà dunque la capitale dell'informatica italiana, con oltre cento eventi, 200 relatori, 12 location diffuse per la città, concerti, installazioni, mostre, laboratori, incontri, contest e workshop. Quale è il principale obiettivo dell'Internet Festival?

Siamo convinti che Pisa possa diventare nel tempo un laboratorio culturale dove si elabori un pensiero autonomo e in qualche modo originale sulla rete. Questo vuol dire ovviamente saper "parlare" al grande pubblico, ai tanti cittadini che si confrontano quotidianamente con la rete e che speriamo parteciperanno alle iniziative del Festival.

Quali sono le parole chiave del Festival?

Al centro della riflessione vi saranno i concetti di democrazia e partecipazione attiva, con le loro nuove declinazioni portate dalla rete, sintomo di un programma costruito sull'attenzione per i grandi temi sociali del nostro tempo, per il ruolo della cultura e dei nuovi media. Ci sarà poi ampio spazio per parlare di ricerca, di tecnologia e di innovazione, in modo semplice e divulgativo.

Che ruolo ha avuto l'Università di Pisa?

L'Ateneo ha raccolto la sfida dell'Internet Festival con un importante contributo sia dal punto di vista progettuale che organizzativo, grazie anche all'impegno diretto del prorettore vicario, Nicoletta De Francesco, dello stesso rettore e di decine di colleghi. Sono più di venti le iniziative promosse dall'Ateneo e molte altre hanno avuto il supporto di persone e strutture dell'Ateneo. Di particolare rilievo è il lavoro svolto dal personale della "Direzione informatica, telecomunicazioni e fonia- ICT" dell'Ateneo: negli oltre 210 punti di accesso all'infrastruttura dell'Università è a disposizione uno speciale segnale wireless (SSID "Internet Festival") che permette la libera navigazione nel World Wide Web. Tutti gli edifici dell'Università di Pisa che sono sede di eventi del Festival, e tutta l'area urbana in prossimità degli edifici universitari, garantiranno ai partecipanti al Festival la possibilità di cercare informazioni e condividere le proprie emozioni in rete, nello spirito di accesso libero ai saperi, tema caratterizzante del Festival.

Anche in sinergia con gli altri enti pisani?

Sì, siamo riusciti a sviluppare una collaborazione stretta con le altre università e i centri di ricerca pisani, dalla Scuola Sant'Anna alla Scuola Normale e al CNR, oltre che con le istituzioni del territorio, in primis Comune, Camera di commercio, Provincia e Regione. Questo clima unitario non era scontato e, anzi, va considerato come uno dei più importanti risultati ottenuti nella costruzione del Festival.

Che messaggio può trasmettere l'Internet Festival alla città di Pisa?

Vogliamo mostrare che, come è già avvenuto in passato, il sistema pisano dell'università e della ricerca, se adeguatamente supportato, può rappresentare un volano per il concreto rilancio economico e lo sviluppo del nostro territorio. Le potenzialità ci sono tutte: l'Università di Pisa, per esempio, è capofila di un progetto europeo finanziato dal ministero per lo Sviluppo economico che si occupa di "Internet of Things".

Un'ultima domanda: il tema della prima edizione dell'Internet Festival è "Forme di futuro". Cosa si sta facendo da questo punto di vista nel nostro Ateneo?

In Ateneo stiamo sperimentando nuove modalità e nuovi contenuti per la didattica, anche per rendere più completo e aggiornato il percorso formativo dei nostri studenti. Il progetto del "PhD plus", per diffondere lo spirito imprenditoriale tra i dottorandi e i giovani studiosi, ne è un esempio significativo.

L'innovazione tecnologica vuol dire anche investire nel potenziamento delle infrastrutture: all'Università di Pisa abbiamo creato la prima rete in fibra ottica, che collega tutti gli edifici universitari e si estende a molti altri enti, e stiamo ora potenziando la nostra rete Wi-Fi, con più di 200 access point che sono distribuiti in gran parte della città. Il nostro ateneo è sostanzialmente una piccola "smart-city" per la comunità degli studenti e dei docenti.

All'Università di Pisa, insomma, le forme di futuro" nascono da ciò che stiamo progettando e realizzando oggi per attraversare le sfide del cambiamento, continuando a garantire un elevato rigore pedagogico in un'ottica di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

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Guarda le foto della conferenza stampa che si è svolta al Comune di Pisa venerdì 28 settembre.

Maggiori dettagli e aggiornamenti sul sito www.internetfestival.it.

Leggi il programma degli eventi promossi dall'Università di Pisa.
Leggi il programma delle mostre e dei laboratori organizzati dall'Università di Pisa. 

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  • 2 ottobre 2012

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