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Building Information Modeling: dalle aule di Ingegneria ai cantieri

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Venerdì 22 Settembre è stata presentata presso la Scuola di Ingegneria la seconda edizione del master “Building Information Modeling e BIM Manager” dell’Università di Pisa. All’incontro erano presenti Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Andrea Serfogli Assessore Lavori Pubblici e Bilancio del Comune di Pisa, Rinaldo Giambastiani Dirigente Area Tecnica Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, Walter Salvatore Prorettore per l’Edilizia e il Patrimonio dell’Università di Pisa, Alberto Landi Presidente Scuola di Ingegneria Università di Pisa, Umberto Desideri, Direttore Dipartimento DESTeC Università di Pisa, Paolo Fiamma Direttore del Master e con l’assenza giustificata di Valter Tamburini Presidente della Camera di Commercio di Pisa.
“Oggi è un giorno importante perché dopo la fase della programmazione inizia quella della pratica reale - ha spiegato il Direttore del Master – proprio mentre il BIM trova inquadramento giuridico in Italia nella nuova fase di digitalizzazione degli appalti pubblici”. A fare da eco alle parole del prof Paolo Fiamma nell’importanza di passare direttamente alla fase operativa sono stati gli esponenti dell’Università di Pisa, del Comune e dell’Azienda Ospedaliera presenti, che hanno unanimemente confermato la volontà di adottare il BIM per i futuri interventi. Il metodo BIM introduce di fatto una vera e propria rivoluzione sia nell’ottimizzazione delle risorse sia nella gestione delle procedure. “Oltre ai risparmi attesi – evidenzia l’Assessore Serfogli - ci attendiamo anche un forte snellimento nelle procedure e nei tempi di realizzazione degli appalti proprio in fase di esecuzione”.
Gli effetti concreti del BIM hanno documentato risparmi di costi e di tempi fino al 30% rispetto alle tradizionali modalità di progettazione, costruzione e gestione di un intervento. Per tale ragione, le direttive europee invitano oggi tutti i Paesi membri ad adottare questi sistemi elettronici di modellazione delle informazioni così come già avviene nel Nord Europa e negli Stati Uniti. Proprio negli USA, è nato il metodo BIM, ideato dal Prof. Charles Eastman, amico da tanti anni del Direttore del Master di Pisa, e per questo eccezionalmente intervenuto di persona alla prima edizione del Master, tenendo una Lectio magistralis che ha richiamato interessati da tutta Italia. L’Università di Pisa infatti è il primo ateneo italiano dove si è sviluppata – più di venti anni fa – la ricerca specifica sul Building Information Modeling (BIM).
“Ancora una volta – ha affermato l’On Ermete Realacci - Pisa si dimostra città capace di ideare vette di eccellenza nella ricerca scientifica e, oggi, si candida ad essere la prima città italiana in cui queste tecnologie diventano la realtà di un ampio sistema che nasce dall’integrazione di Enti pubblici e ricerca accademica. Le nuove frontiere aperte dal BIM nel campo delle costruzioni sono senza dubbio le più promettenti per portare più trasparenze e più efficienza negli appalti pubblici e non solo. Ciò che deve maggiormente gratificare è che proprio Pisa può giocare ancora una volta una partita da protagonista a livello internazionale: credo che tutti i soggetti in campo debbano impegnarsi davvero per affrontare congiuntamente una sola sfida”
A solo un anno dalla prima edizione il Master dell’Università di Pisa ha già ottenuto risultati unici, come il più alto numero di allievi a livello nazionale, 51 anziché i 15 necessari per l’attivazione, provenienti da diverse Regioni d’Italia, le proposte di tirocinio da parte di soggetti della filiera regionale e nazionale addirittura più numerose degli stessi iscritti, la concretizzazione di offerte di lavoro ottenute dagli allievi prima ancora della fine del corso.
“Grazie alla disponibilità alla collaborazione di molti soggetti pubblici e privati della filiera il Master è divenuto in breve tempo un hub di competenze – ha sottolineato il professore Paolo Fiamma - in grado di formare le nuove figure professionali e mettere anche a sistema le competenze dei soggetti istituzionali sul territorio, realizzando un esempio unico nel panorama nazionale”. L’importanza di questa convergenza di intenti è stata sottolineata anche dall’Ing. Giambastiani che ha invitato a considerare come “un ospedale sia per complessità una vera e propria città che avrà sempre più bisogno di approcci di gestione e controllo dinamici e flessibili che nel BIM trovano la possibilità di una risposta che possiamo già attivare e verificare”. Una nuova ed efficace disponibilità di risorse nel settore delle costruzioni che diviene “una trasformazione generazionale inevitabile – ha affermato il Prorettore Walter Salvatore – e conseguentemente anche l’ufficio tecnico dell’Università si sta attrezzando”
Il Master dell’Università di Pisa raccoglie dunque la sfida di competitività e innovazione che il BIM rappresenta proponendo una sessione specificatamente dedicata al recupero, anche dei beni storici e monumentali; ed una rivolta alle infrastrutture viarie, così da poter ulteriormente rispondere a queste attuali esigenze di specializzazione di figure professionali. La seconda edizione del Master inizierà il 9 novembre e sarà possibile iscriversi fino al 24 ottobre.

SCHEDA MASTER
Il master di secondo livello “Building Information Modeling e BIM Manager” inizia il 9 Novembre 2017 e dura un anno. Sito web del Master http://www.unibim.it Sono previste 8 ore di lezione a settimana concentrate in un unico giorno. Saranno ammessi un massimo di 50 iscritti “ordinari” e 30 iscritti “uditori”. Le iscrizioni scadono il 24 Ottobre 2017. Contatti: Direttore Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Segreteria Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Tel. 0502217040. Per iscrizioni: https://www.unipi.it/index.php/master/dettaglio/2823

APPROFONDIMENTI TECNICI
BIM è un acronimo che sta per “Building Information Modeling” e tratta tutti gli aspetti di progetto, costruzione e manutenzione di un edificio. Il BIM quindi non è un prodotto in sé, né un mero software, o una norma, bensì metodo di raccolta e utilizzo integrato di informazioni su un edificio. Il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto nell’ordinamento italiano per la prima volta il BIM come standard di progettazione. Il BIM e gli strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, trascorsa la prima fase attuale e transitori saranno obbligatori: il Codice, infatti, prevede che entro il 31 luglio 2016 sia adottato un decreto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con cui saranno definiti modalità e tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà. Quanto stabilito dal Codice italiano parte dalla direttiva europea 2014/24/EU sugli appalti pubblici che prevede lo standard BIM per tutte le opere e le infrastrutture di nuova realizzazione. L’adozione della direttiva prevede che i 28 stati membri incoraggino l’utilizzo del BIM nei rispettivi paesi per i progetti finanziati con fondi pubblici nell’Unione Europea a partire dal 2016.

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