Nato a Castelforte (LT) nel 1957, il professore Francesco Camillo si è laureato con lode in Medicina veterinaria nel 1982 presso l’Università di Pisa. Ufficiale veterinario di complemento è diventato nel 1984 ricercatore presso la Facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Pisa svolgendo subito dopo, un approfondimento delle sue conoscenze di ricerca presso i laboratori dell’INRA di Nouzilly, leader mondiale della ricerca in riproduzione degli equidi. È entrato nei ruoli come associato di Patologia della Riproduzione e Fecondazione artificiale presso la Facoltà di Medicina veterinaria dell’Ateneo nel 1991 e dal 2000 è ordinario di Clinica ostetrica veterinaria. È stato direttore del Dipartimento di Clinica veterinaria dal 2005 al 2012 e poi componente del Senato accademico dal 2021. Francesco Camillo è membro ECAR (European College for Animal Reproduction) e direttore del programma Equine Reproduction, sempre dell'ECAR.
La sua attività di ricerca, con grande anticipazione rispetto all’evolversi della conoscenza in Medicina veterinaria, si è concentrata sui temi dell’Embryo transfer e della criocorsevazione del seme negli equidi (cavallo e asino); del controllo e induzione del parto nella cavalla; del controllo dell’attività riproduttiva nella cavalla e nell’asina; delle terapie innovative per l’endometrite della cavalla anche in un’ottica di medicina traslazionale.
È stato coordinatore nazionale del progetto PRIN 2004 “Approccio multidisciplinare alla conservazione dell’asino dell’Amiata: riproduzione, allevamento e genetica” e coordinatore locale del PRIN 2022 “Amniotic mesenchymal extracellular vescicles for equine chronic degenerative endometritis (CDE) therapy: a model to treat aging and inflammatory uterine pathologies”. Ha al suo attivo 100 pubblicazioni di cui 61 recensite su Scopus e come editor del Journal of Equine Veterinary Science “International Symposium on Equine Embryo Transfer”.
Le conoscenze e le attività scientifiche sviluppate dal professore Camillo, hanno trovato applicazione di terza missione nell’azione di salvaguardia della biodiversità di razze a limitata diffusione o in via di estinzione in collaborazione con la Regione Toscana e l’Ente Terre Regionali Toscane, assicurando la salvaguardia genetica delle specie autoctone toscane.
Nella formazione dei giovani professionisti, il professore Camillo ha, in modo ostinato e lungimirante, cercato di creare le condizioni per assicurare una preparazione capace di legare le conoscenze scientifiche alla pratica professionale, anticipando alcune delle indicazioni poi divenute lo standard della formazione veterinaria in Europa. In questa direzione ha lavorato per organizzare la presenza in Dipartimento di un largo gruppo di studiosi di equidi a supporto delle attività di ricerca, didattica e terza missione. Il suo lavoro ha inoltre posto le basi per la nascita dell’Ospedale didattico veterinario, standard indispensabile per l’accreditamento della professione veterinaria secondo i criteri dell’European Association of Establishment for Veterinary Education. I medici veterinari formati a Pisa, anche nel settore degli equidi, hanno oggi un percorso formativo che lega didattica, ricerca e pratica professionale che non ha equivalenti in Europa.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Francesco Camillo.