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servizio ascoltoUno staff potenziato con tre psicologi e nuove attività pensate per andare sempre più incontro ai bisogni e alle esigenze degli studenti. Mercoledì 19 febbraio, in occasione degli Open days dell'Orientamento, è stato presentato il programma delle iniziative del Servizio d'ascolto d'Ateneo, lo sportello dell'Università di Pisa dedicato agli studenti che incontrano difficoltà nell'affrontare la propria esperienza di vita universitaria. Il Servizio - completamente gratuito - ha visto progressivamente aumentare il numero delle richieste di consulenza individuale, tanto che per il 2014 ha ampliato il proprio staff passando da due a tre psicologi – Federica Gorrasi, Elisabetta Macchi e Stefano Meini.


Psicologi Servizio ascoltoTra le novità più significative di quest'anno c'è la programmazione di cicli di seminari a cui possono iscriversi gruppi di studenti – anche tramite un'agenda elettronica - per affrontare tematiche come la gestione dell'ansia da esame, il mantenimento e il potenziamento delle motivazioni personali e l'elaborazione di eventuali insuccessi. Inoltre sono previsti seminari rivolti prevalentemente alle matricole su temi del cambiamento e riadattamento al contesto universitario, con l'attenzione agli aspetti legati al metodo di studio, alla gestione delle relazioni con i docenti e i compagni, la separazione dall'ambiente familiare soprattutto per i fuori sede e il potenziamento di aspetti legati all'autonomia in un momento di passaggio e di crescita fondamentale.

Nel 2014, tra i destinatari del Servizio ci saranno anche i "non ancora studenti", in particolare i ragazzi delle scuole superiori che non avranno superato i test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e dovranno intraprendere altre scelte. Per loro sono state pensate delle attività di ri-orientamento, grazie anche a un questionario somministrato in occasione delle giornate degli Open Days che ha rivelato le aspettative e i bisogni di questa fascia della popolazione studentesca.

Gli psicologi del Servizio d'Ascolto svolgono la loro attività di consulenza individuale dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 18. Dal 1° di marzo sarà possibile prendere appuntamento tramite l'agenda elettronica o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Tutte le attività del Centro sono descritte nel dettaglio sul sito www.unipi.it.

Nella foto: da sinistra Elisabetta Macchi, il prorettore per gli Studenti Rosalba Tognetti, Federica Gorrasi e Stefano Meini.

 Ascolta la puntata di "Associazioni di Idee", la trasmissione di Radioeco, con intervista a Rosalba Tognetti, prorettore per gli Studenti, Paolo Mancarella, prorettore per la Didattica e la dottoressa Federica Gorrasi, che hanno parlato dei vari servizi messi a disposizione degli studenti, dall'Usid al Servizio di ascolto.



Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa 
PisaInformaFlash.it
gonews.it 
StampToscana 

farmacia Da lunedì 10 febbraio è possibile provvedere al totale pagamento dei compensi ad assegnisti, borsisti e collaboratori riferiti alla rata del mese di gennaio 2014, grazie al superamento di alcune delle difficoltà collegate al non corretto funzionamento di specifiche funzioni del sistema informatico.

Per quanto concerne la rata di febbraio si evidenzia che gli uffici si stanno adoperando per limitare al massimo i tempi di pagamento collegati alla necessità di effettuare, in quella rata, anche il conguaglio fiscale relativo al 2013.

Al più tardi entro 10 giorni sarà quindi possibile effettuare anche questi pagamenti.

World Radio Day 2014Giovedì 13 febbraio si celebra il World Radio Day, la giornata indetta dall'Unesco nata per sottolineare il ruolo dell'emittente radiofonica come strumento per migliorare la cooperazione internazionale e per incoraggiare le emittenti perché promuovano la libertà di accesso all'informazione, la libertà di espressione e il rispetto per le diverse culture. Anche le web radio universitarie appartenenti al circuito RadUni (associazione degli operatori radiofonici universitari), si accodano all'entusiasmo della manifestazione organizzando una diretta speciale a reti unificate che partirà proprio dagli studi di Radioeco, la radio degli studenti dell'Università di Pisa.
 

RadioecoNelle due ore di diretta (dalle 14.30 alle 16.30) si approfondiranno varie tematiche, con contributi speciali, interviste a docenti ed esperti del mondo della radio, raccolte dagli universitari radiofonici in tutti gli Atenei d'Italia, con la conduzione di Roberto Nardini e Francesca Giannaccini di Radioeco. Si parlerà dello sviluppo storico e le nuove frontiere della radio come strumento di comunicazione, di università e del fenomeno delle web radio universitarie come esperienza autonoma di sviluppo comunicativo gestito da giovani.

La giornata sarà anche occasione per celebrare le donne nella radio: quelle che per prime si sono messe davanti a un microfono; quelle che con la loro voce e la loro musica hanno incantato generazioni di ascoltatori e quelle che, ancora oggi, continuano a farsi sentire e a dare un notevole contributo allo sviluppo di questo affascinante mezzo di comunicazione.

Si ricorda infine, che la diretta si pone come preludio all'inaugurazione del nuovo palinsesto di Radioeco, con più di 20 programmi di intrattenimento, informazione su tutto l'Ateneo pisano e tanta buona musica, che partirà ufficialmente in data 17 febbraio.

radioeco  

marchio unipi

11 febbraio, ore 14,30 - È finita la riunione alla Prefettura di Pisa: l'allerta passa da elevata a moderata, ma l'Arno rimane sotto osservazione. Il livello del fiume è stabile a Pisa: ha toccato i 4,90 metri alle 13.30, per poi scendere lievemente a 4,88 metri. Se il vento si manterrà debole e lo Scolmatore continuerà a ricevere bene, i livelli rimarranno stabili per qualche ora e quindi inizieranno a scendere.

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11 febbraio, ore 12.40 - Pisa tira un sospiro di sollievo. Riaperti i lungarni e i ponti, anche per consentire la normale uscita da scuole e uffici. Il livello del fiume a Pisa si sta stabizzando a 4,86 metri. Anche a monte livelli stabili. Il fiume rimane sotto osservazione: possibile nel tardo pomeriggio vento di libeccio. Alle 13.30 nuova riunione in Prefettura.

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11 febbraio, ore 9,30
- La situazione dell'Arno continua a essere costantemente monitorata ed è stato completato il posizionamento dei sacchi di sabbia vicono alle paratie. L'arrivo della piena è previsto intorno alle 12 e dovrebbe essere della stessa entità di quella del 31 gennaio.

Dalle 10.30 e fino alla fine della piena saranno chiusi al traffico veicolare i lungarni centrali e i ponti.

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11 febbraio, ore 4,30 - A causa del repentino e significativo peggioramento dei livelli idrometrici rilevati sul bacino dell'Arno e delle condizioni meteorologiche del mare, è stata convocata una riunione notturna dei rappresentanti del Centro coordinamento soccorsi. È stato quindi deciso di dare il via all’ulteriore fase preventiva di intervento integrando i panconcelli già in opera con il rinforzo dei sacchi di sabbia.

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10 febbraio, ore 18 - Durante la riunione tenuta nel pomeriggio nella Prefettura di Pisa, è stato comunicato che in quasi tutto il bacino dell'Arno è piovuto la metà di quanto previsto e che, dunque, allo stato attuale la situazione del fiume non desta particolari preoccupazioni.

Pertanto, nella giornata di martedì 11 febbraio le scuole e gli uffici saranno aperti normalmente.

La Protezione Civile continuerà comunque a seguire costantemente l'evolversi della situazione.

Si consiglia di seguire gli aggiornamenti consultando i siti dell'Università, del Comune e della Prefettura.

http://www.prefettura.it/pisa/multidip/index.htm

http://www.pisainformaflash.it/

 

 

 

Phd plusSta per partire la quarta edizione del PhD plus, il programma dell'Università di Pisa dedicato allo sviluppo dello spirito imprenditoriale, alla promozione dell'innovazione e alla valorizzazione delle proprie idee e dei risultati della ricerca. Ideato nel 2011 come percorso extra curriculare dedicato esclusivamente ai dottorandi e dottori di ricerca, da cui trae il nome, il PhD plus ha coinvolto fino ad oggi oltre 300 persone con una formazione non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche umanistico. I risultati sono stati sorprendenti: dall'inizio sono state generate 12 start up che si sono affermate in varie competizioni nazionali e internazionali dedicate alla creazione di imprese innovative, quali la Start Cup Toscana, vinta nel 2011 e nel 2013.

Il percorso si articola in una serie di seminari tenuti da prestigiosi relatori nazionali e internazionali provenienti dal mondo accademico, imprenditoriale, da enti locali e governativi, da finanziatori istituzionali e non. Già dall'anno scorso la partecipazione è consentita anche agli studenti e ai laureati dei corsi magistrali per poter fare emergere lo straordinario potenziale creativo proprio dei ragazzi più giovani. E, novità dell'edizione 2014, da quest'anno le attività saranno rivolte anche ai professori e ricercatori dell'Ateneo interessati a valorizzare e proteggere i risultati delle loro ricerche.

Guarda il video che racconta l'edizione 2013: https://www.youtube.com/watch?v=RI-GJ4aTbtE

ferragina"L'obiettivo è quello di strutturare in modo organico le attività di trasferimento tecnologico dell'Università di Pisa - spiega Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l'innovazione e responsabile scientifico del PhD plus - Tuttavia mi piace sottolineare come la creazione di impresa non sia l'obiettivo primario del programma. I ragazzi imparano a valorizzare le loro idee fino alla realizzazione del pitch finale davanti a potenziali investitori, in cui la sfida consiste nel riuscire a presentare in maniera chiara, completa e convincente il proprio progetto in pochi minuti. Per questo ritengo che il PhD plus rappresenti innanzitutto uno straordinario percorso di crescita personale, al di là delle ricadute applicative del proprio progetto, che inoltre favorisce le opportunità professionali e di carriera grazie alla rete di contatti che i ragazzi riescono a crearsi durante il percorso seminariale."

I seminari vertono su temi legati alla creazione di impresa, alla valorizzazione di sé e delle proprie idee scientifiche, alla brevettazione e alla gestione dell'innovazione. Vi sono testimonianze di esperti di innovazione e investitori che si confrontano sull'ecosistema del trasferimento tecnologico, di ex allievi che raccontano le loro esperienze, casi di studio di start up già avviate. Nel corso degli anni si è sviluppata molto l'attività parallela a quella seminariale che trova il suo completamento in una serie di sessioni di coaching individuale e di gruppo realizzate con il contributo di esperti e con il supporto dei Poli di innovazione regionali, di potenziali investitori, imprenditori e manager. È proprio grazie a questo percorso integrato che le migliori idee generate dai ragazzi vengono sviluppate e perfezionate fino a diventare dei veri e propri progetti imprenditoriali, alcuni di grande successo.

Scadenze:
Dottorandi e dottori di ricerca dell'Università di Pisa di tutte le aree disciplinari possono iscriversi entro il 28 febbraio. Laureandi e neolaureati magistrali possono candidarsi entro il 17 febbraio presentando un'idea progettuale, che può essere anche allo stato embrionale, che sarà valutata dal Comitato spin off di ateneo ai fini dell'ammissione.

Tutte le informazioni e la modulistica sono disponibili su www.unipi.it/phdplus; contatti e info Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ne hanno parlato: 
inToscana.it
Tirreno Pisa 
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it 
gonews.it 

 

 

eplusL'Università di Pisa, nell'ambito del nuovo Erasmus+ Programme, ha ottenuto la Erasmus Charter for Higher Education (ECHE), un importante riconoscimento che l'EACEA (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) rilascia alle istituzioni dopo un'accurata procedura di selezione e valutazione delle attività svolte nella cornice del Lifelong Learning Programme nei precedenti sette anni (2007-2013) di attività, sulla base delle candidature pervenute.

Grazie all'ottenimento della ECHE il nostro Ateneo potrà partecipare a tutte le azioni promosse nell'ambito del nuovo programma Erasmus+ sia nell'ambito della mobilità,che della cooperazione e delle politiche per riformare in ambito europeo e internazionale che permetteranno il finanziamento di svariate opportunità di studio, formazione, insegnamento e volontariato internazionali.

La ECHE ha una validità settennale, dal 2014 fino a tutto il 2020.

Radio FlagRadioeco, la radio degli studenti dell'Università di Pisa, attraverso il format Déjà la nuit ottiene un premio radiofonico internazionale.

Il social network RadioFlag, che riunisce e mette in comunicazione le maggiori college radio del mondo, ha insignito Déjà la nuit come "Best music show" all'interno dei "Radio Star Awards – Fall Edition 2013".

La piattaforma Radioflag, creata da studenti di Newport (California), permette a dj, speaker e ascoltatori di ogni angolo del globo di interagire in diretta, attraverso un sistema integrato di ascolto on-air delle singole stazioni e twitting (scrittura di brevi messaggi).

Ogni stagione RadioFlag premia le migliori emittenti, e anche i migliori artisti che sono stati segnalati dalle stazioni radiofoniche. Nel board dei giudici sono presenti professionisti del settore radiofonico, redattori di Radiostar Blog e i curatori di RadioFlag.
 

dejalanuitI format vincitori sono scelti in base all'abilità nel far crescere il loro pubblico, nel mantenere il contatto con ascoltatori, oltre all'attenzione per la qualità del suono e per la ricerca di nuova musica e di artisti emergenti, contribuendo così alla creazione di un format innovativo dai contenuti originali.

Il premio per la stagione autunno 2013 è stato assegnato a Déjà la nuit e a Radioeco, insieme a WBGU 88.1FM (Bowling Green, Ohio), CIUT 89 FM (Toronto, Canada), WXUT 88.3FM (Toledo, Ohio).

dejalanuit_giuliaflavioDéjà la nuit è un format musicale condotto da Giuseppe F. Pagano e Giulia Marchetti, una realtà consolidata nel palinsesto della radio d'ateneo di Pisa in quanto giunge quest'anno alla sua terza stagione di programmazione. La sua particolarità è di mettere insieme un sound notturno con una propensione alla ricerca sonora, saltando gli steccati di genere. Già nel 2013 un articolo sull'Huffington Post Italia l'aveva menzionato tra i migliori format presenti sulle web radio italiane. L'indirizzo musicale di Déjà la nuit rispecchia un'attenzione che l'intera emittente Radioeco coltiva sin dalla nascita nei confronti del mercato musicale emergente, così da favorire un ascolto consapevole e libero.

Per la radio dell'Università di Pisa il premio di RadioFlag costituisce un riconoscimento internazionale che s'inserisce in un percorso "globale" che da due edizioni trova compimento nella partecipazione di Radioeco al World Radio College Day, una staffetta radiofonica di 24 ore che nell'ultima edizione ha coinvolto ben 700 emittenti universitarie in 43 diversi paesi.

Link utili:
Pagina fan Radioeco: https://www.facebook.com/Radioeco
Pagina fan Déjà la nuit: https://www.facebook.com/DejaLaNuit
Link ai podcast di Déjà la nuit: http://radioeco.it/programmi-e-podcast/33/



 

matricolandosiSono in crescita di quasi quattro punti percentuali le immatricolazioni ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico dell'Università di Pisa. Secondo i dati elaborati dall'Ufficio programmazione, valutazione e statistica dell'Ateneo, i nuovi iscritti all'anno accademico 2013/2014 sono 8.199 contro i 7.915 registrati l'anno passato. La differenza è dunque di 284 immatricolati, pari a circa il 3,6%.

L'aumento di immatricolazioni riguarda diverse aree disciplinari e molti dipartimenti. In termini assoluti, i maggiori incrementi si registrano ai dipartimenti di Biologia, con 209 matricole in più rispetto allo scorso anno, di Filologia, letteratura e linguistica (+51) e di Civiltà e forme del sapere (+44) - a conferma dell'attrattività dei settori umanistici - oltre a quelli di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia e di Ingegneria dell'informazione (entrambi a +41).

In numeri assoluti, i dipartimenti con più immatricolati sono Economia e management con 1.094, Ingegneria civile e industriale (754), Civiltà e forme del sapere (691), Filologia, letteratura e linguistica (666) e Giurisprudenza (661).

I dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle lauree magistrali, ancora provvisori, registrano invece una crescita di oltre sette punti percentuali, passando dalle 2.308 dell'anno scorso alle 2.472 del 2013/2014 (+164 e 7,1%).

In termini assoluti, il maggiore aumento è nei tre dipartimenti dell'area ingegneristica, con 108 nuovi iscritti in più rispetto allo scorso anno, pari al 20,1%. Risultati significativi sono anche nei settori scientifici di base (Fisica, Matematica e Chimica) e di Scienze della terra, in quelli umanistici e medici.

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa
TirrenoPisa.it
NazionePisa.it 
PisaToday.it
PisaInformaFlash.it

mit logoResearch will be carried out jointly with the American counterparts in the different scientific fields, with work on a wide range of projects: from the study of coastal rock shaping, to the conservation of the biodiversity of the ecosystems; from new materials of particular technological interest to the analysis of the reaction of masonry walls under seismic action. The evaluation of the projects presented in the second call of the MIT-UNIPI agreement sealed in 2012 and aimed at promoting new collaboration in research between the University of Pisa and Massachusetts Institute of Technology in Boston has now been concluded. Four of the eleven proposals put forward have been chosen for funding by the Advisory Board and these join the five previous projects chosen last July.

The winners are Marta Pappalardo from the Department of Earth Sciences, with the project "Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface", Lisandro Benedetti Cecchi from the Department of Biology, "Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts", Valentina Domenici from the Department of Chemistry, "Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers" and Riccardo Barsotti from the Department of Civil and Industrial Engineering, "Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action". The projects will be carried out in collaboration with a PI (Principal Investigator) from MIT and the activities will take place from January 2014 to August 2015.

For the University of Pisa this collaboration with MIT is of considerable importance due to the prestigious reputation of the American institute which is considered universally to be at the apex of scientific research. In Italy MIT had previously only collaborated actively with the Polytechnic Institutes of Milan and Turin: Pisa is therefore the first non-specialized Italian university to have undertaken a partnership of a broader nature. The three-year convention will cover all the scientific fields with priority given to the sectors of Energy, Information and Communication Technologies and Life Sciences which relate directly to three of the Tuscan technological districts. The MIT-UNIPI project was born with the aim of fostering cooperation between researchers and teaching staff from MIT and the University of Pisa on new and advanced projects.

The projects

Marta Pappalardo«Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface»
Marta Pappalardo
The diverse landforms of coastal areas are affected by the activity of sessile biota such as mussel and barnacle. While their amount and species are known to be sensitive to environmental change, it is not clear how they are able to shape coastal landform. Lack of such the knowledge prevents us from understanding the significance of the impact of biota on the long term evolution of coastal landform. Here we propose to combine a materials and environmental science approach at the intersection of mechanics and biology, and hypothesize that the activity of sessile biota alters the surface property of coastal rock by changing its mechanical strength and chemical composition. This project brings together experimental and computational efforts to quantify those effects as well as to understand their mechanism. We hypothesize that bioerosion occurs at the interface between biota and coastal rock and cause the rock surface to lose its strength, which couples with wave erosion to shape landforms. Our results can be used to quantify the effect of biota on coastal landforms, which are important for environmental policies and life design of construction in coastal areas, and provide complementary advances in biology and engineering. Our project involves the exchange of students and scientific experimentation, and will strengthen the ties between MIT and Unipi and open opportunities for future funding. The materials science point of view coupled with structural mechanics introduces a mechanistic approach to explain a crucial environmental effect that can have broad implications on the ecology of sessile biota.

Lisandro Benedetti Cecchi

«Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts»
Lisandro Benedetti Cecchi
Anticipating regime shifts in complex systems is important given the potential impacts that these transitions may have on humanity. Recovery from small perturbations decreases close to a critical threshold in these systems, a phenomenon known as critical slowing down. Perturbation experiments with microbial populations have supported this hypothesis under controlled laboratory conditions, but evidence from real ecosystems remains rare. We will use rocky intertidal communities of algae and invertebrates with well characterized alternative states as a model system to provide an experimental test of critical slowing down in naturally fluctuating environments. We will implement canopy perturbation experiments using a design similar to that employed in laboratory tests of critical slowing down, to test the hypothesis that recovery in space will decrease as the system approaches the tipping point separating a canopy-dominated from a turf-dominated community. Showing that advance warning of critical thresholds is achievable in real ecosystems is necessary before we can confidently apply the proposed early warning indicators of regime shifts in environmental conservation and management.


Valentina Domenici «Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers»
Valentina Domenici 
Liquid Crystalline Elastomers (LCEs), also known as "artificial muscles" or "shape memory" actuators can undergo controlled shape changes in response to external stimuli. Some well-known examples include nematic polysiloxane-based LCE thin films, which contracts with increasing temperature, and LCEs doped or chemically modified with azobenzene derivatives, which reversibly expands/contracts with the application of UV-vis light at specific wavelengths. However, few examples exist in which LCE films change shape in response to the application of an external voltage or controlled current; in all known cases, voltage or current-responsive LCE systems are doped with nanoparticles or covered by conductive layers. The mechanism of functioning of these bilayered films or composite films is currently not understood. Furthermore, while changes in chemistry at the interface between the "soft" liquid crystalline phase and the conductive or electro-active material can affect the response, the molecular phenomena governing this behavior are unknown. In the proposed project, we will use a combination of closely coupled experimental (spectroscopic and electrochemical methods) and computational techniques to develop a fundamental understanding of the role of interface structure and chemistry in determining the micro and macroscopic properties of a range of functionalized LCEs coated with conductive polymers or metal oxide thin films. The project proposed by Valentina Domenici (UNIPI, Pisa), who is expert on LCE materials, and Alexei Kolpak and Yang Shao-Horn (MIT, Boston) focuses on the chemical-physical study of the interface between these double-layered systems. The results from this project will enable rational design of novel LCE-based functional materials with tailored properties that may be used in a wide range of applications, such as energy conversion and storage micro-systems and micro-actuators.


«Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action»
Riccardo Barsotti
Riccardo BarsottiMasonry structures represent the great majority of the architectural heritage of European countries. The conservation and restoration of this heritage calls for proper assessment of the actual conditions and structural capacity of masonry structures. As is well known, such problems are not straightforward to solve, and no general solution method is available at present. In this research we will focus on analyzing the mechanical response of historical masonry walls under in-plane or out-of-plane actions, both vertical (dead or live loads) and horizontal (seismic actions). Both limit analysis and nonlinear elastic models will be used. The influence of the main geometrical parameters (unit type and size, texture, number of leaf, etc.) will be studied, highlighting the role played by each parameter. Bennati and OchsendorfOur intention is to check whether simple structural models can provide useful indications for the basic case of a masonry panel. Based on such indications, a mechanical model describing a masonry wall can be formulated, thus allowing for the analysis of a whole masonry construction utilizing both analytical and numerical methods. This can provide both a sensitivity analyses as well as a comparison between the numerical and analytical solutions. To achieve this goal, both the finite element (FEM) and the discrete element methods (DEM) will be employed. In particular, DEM could be used for the dynamic analysis of masonry panels viewed as an assemblage of blocks. A comparison with the numerical and experimental results available in the literature will then be performed.

 

 

 

 

 


 


 

Logo MITInsieme ai colleghi statunitensi condurranno ricerche nelle varie aree scientifiche, lavorando a progetti con le finalità più diverse: dallo studio del modellamento delle rocce costiere, alla conservazione della biodiversità degli ecosistemi; da nuovi materiali di notevole interesse tecnologico, all'analisi del comportamento di costruzioni in muratura soggette ad azioni sismiche. Si è conclusa la valutazione dei progetti presentati in risposta alla seconda call dell'accordo MIT-Unipi sottoscritto nel 2012, per promuovere nuove collaborazioni di ricerca tra l'Università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology di Boston. Tra le undici proposte arrivate, sono stati selezionati e finanziati dall'Advisory Board quattro nuovi progetti, che vanno ad aggiungersi ai primi cinque già scelti lo scorso mese di luglio.

I vincitori sono Marta Pappalardo del dipartimento di Scienze della Terra, con il progetto "Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface", Lisandro Benedetti Cecchi del dipartimento di Biologia, "Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts", Valentina Domenici del dipartimento di Chimica, "Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers", 
e Riccardo Barsotti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, "Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action". I progetti saranno realizzati in collaborazione con un PI (Principal Investigator) del MIT e le attività si svolgeranno dal mese di gennaio 2014 al mese agosto 2015.

Per l'Ateneo pisano la collaborazione con il MIT è particolarmente rilevante per il prestigio di cui gode l'istituzione statunitense, universalmente riconosciuta ai vertici della ricerca scientifica. In Italia il MIT aveva all'attivo collaborazioni su progetti specifici solo con i Politecnici di Milano e Torino: Pisa è stata dunque la prima Università generalista italiana a sottoscrivere una partnership di rilievo più ampio. La convenzione, di durata triennale, riguarderà tutte le aree scientifiche, con priorità ai settori dell'Energia, dell'ICT e delle Scienze della vita, che fanno diretto riferimento a tre dei distretti tecnologici toscani. Il progetto MIT-Unipi è infatti nato con l'obiettivo di sostenere in particolare la promozione di collaborazioni di ricerca tra i docenti del MIT e quelli dell'Università di Pisa su progetti aperti a tematiche nuove e avanzate.

I progetti

Marta Pappalardo «Assessing the effect of Biota on coastal Rock Surface»
Marta Pappalardo
Il progetto di ricerca si propone di indagare con un approccio quantitativo le interazioni fra quegli organismi marini, come mitili e balanidi, che vivono aderenti ai litorali rocciosi e i substrati ai quali essi si fissano. È noto infatti che la distribuzione di questi organismi varia in funzione delle modificazioni ambientali. La sfida scientifica consiste nel verificare in quale misura essi svolgano un ruolo nel modellamento delle rocce lungo costa e quindi se, in ultima analisi, le loro variazioni in risposta alle modificazioni ambientali abbiano un impatto sull'evoluzione a lungo termine dei paesaggi costieri. L'opportunità che offre questo progetto è quella di avvalersi delle sofisticate tecniche di misura delle proprietà meccaniche delle rocce che hanno messo a punto i ricercatori del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale del MIT, per ottenere indicazioni sui tassi di erosione delle rocce lungo costa. Comprendere i meccanismi attraverso i quali le forme del rilievo evolvono ha importanti implicazioni per la pianificazione degli interventi di protezione dei litorali e, in ultima analisi, per le politiche ambientali in aree costiere.
 

Lisandro Benedetti Cecchi«Critical Slowing Down and Early Warning Indicators of Regime Shifts»
Lisandro Benedetti Cecchi 
Il progetto valuta la possibilità di anticipare transizioni verso stati alternativi (regime shifts) in sistemi ecologici naturali mediante la sperimentazione sul campo. Vi è una crescente preoccupazione che la continua antropizzazione della biosfera possa innescare regime shifts in molti ecosistemi naturali, con conseguente perdita di biodiversità e di servizi. Recenti esperimenti con popolazioni di microorganismi hanno mostrato come sia possibile anticipare un regime shift in condizioni controllate di laboratorio. Il nostro studio si popone di estendere queste analisi a ecosistemi naturali, utilizzando i popolamenti ad alghe e invertebrati di coste rocciose come modello di studio. Sarà valutata l'ipotesi secondo cui la capacità di recupero del sistema da piccole perturbazioni dovrebbe diminuire lungo il gradiente di perturbazione dello strato algale arborescente (critical slowing down). L'esperimento permetterà inoltre di valutare se gli indicatori indiretti proposti per anticipare regime shifts, quali l'aumento di autocorrelazione e di varianza, si comportano come previsto dalla teoria in condizioni naturali. I risultati diranno se questi indicatori sono effettivamente utilizzabili per anticipare regime shifts in ecosistemi naturali con importanti implicazioni per la conservazione e la gestione ambientale.
 

Valentina Domenici «Energy Storage Devices and Actuators based on Composites of Liquid Crystal Elastometers»
Valentina Domenici
Il progetto riguarda alcuni materiali compositi di notevole interesse tecnologico costituiti da un film a doppio strato in cui la componente principale è data da un particolare tipo di materiale "soft" che è in grado di modificare la propria forma (allungarsi e accorciarsi) cambiando la temperatura: gli elastomeri liquido cristallini. Ricoprendo questi film con polimeri conduttori, strati sottili di metalli o di ossidi metallici è possibile osservare una variazione di forma, reversibile e controllata, applicando altri tipi di stimoli esterni, come i campi elettrici. Questi film a doppio strato quindi sono utilizzabili non solo come attuatori, ma anche come micro-dispositivi in grado di convertire varie forme di energia: termica, meccanica ed elettrica, ad esempio. Il progetto riguarda lo studio chimico-fisico dei meccanismi alla base del funzionamento di questi materiali a doppio strato, con particolare attenzione ai fenomeni all'interfaccia tra i due materiali. A questo scopo verranno combinate tecniche spettroscopiche (V. Domenici, UNIPI Pisa), tecniche elettrochimiche (Y. Shao-Horn, MIT Boston) e computazionali (A. Kolpak, MIT Boston).
 

«Mechanical Models for Masonry Walls under Seismic Action»
Riccardo Barsotti
Riccardo BarsottiIl progetto di ricerca, che sarà sviluppato da Riccardo Barsotti (a sinistra) insieme a Stefano Bennati, docenti del dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa, e da John Ochsendorf, del dipartimento di Architettura del MIT di Boston (a destra), ha per oggetto le costruzioni in muratura, una tipologia costruttiva che costituisce la maggior parte del patrimonio architettonico nel territorio italiano ed europeo.
Bennati OchsendorfLo studio sarà affrontato con i metodi e gli strumenti teorici che sono propri della Meccanica dei solidi e delle strutture, in particolare quelli riconducibili all'analisi limite e ai modelli elastici non lineari delle strutture. L'attività di ricerca si articolerà in più fasi. In una prima fase si procederà allo studio del comportamento sotto carico e della capacità portante ultima dei singoli elementi strutturali presenti nelle costruzioni murarie, quali pannelli, volte o archi. L'ipotesi, già oggetto di numerosi altri studi precedenti, è che l'utilizzo di semplici modelli meccanici consenta una descrizione sommaria ma efficace del loro comportamento. In seguito, basandoci sui risultati ottenuti, si elaboreranno schemi più complessi, rivolti all'analisi di porzioni più ampie di un intero edificio in muratura. Infine, verranno esaminati casi studio ritenuti particolarmente significativi.

Ne hanno parlato:
TirrenoPisa.it 
NazionePisa.it
Greenreport 
Controcampus 
StampToscana 
gonews.it
PisaInformaFlash.it 

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