Premiata dottoressa pisana al congresso dell’Associazione italiana di oncologia medica
La dottoressa Marzia Del Re dell’unità operativa Farmacologia clinica e Farmacogenetica dell'Aoup, diretta dal professor Romano Danesi dell'Università di Pisa è stata premiata per le sue ricerche sul tumore del polmone nel corso del congresso dell’Associazione italiana di oncologia medica, che si è tenuto a Roma dal 16 al 18 novembre. Il premio le è stato assegnato per lo sviluppo e l’applicazione clinica di tecniche di analisi molecolare su sangue di pazienti trattati con farmaci inibitori del recettore del fattore di crescita EGF, un tipo di terapia somministrata a pazienti la cui patologia è contraddistinta da caratteristiche mutazioni che coinvolgono appunto il bersaglio farmacologico.
La dottoressa Marzia Del Re, a sinistra, con la professoressa Silvia Novello.
“Con queste informazioni - spiega Del Re - potremo seguire l’evoluzione adattativa del tumore nei confronti del trattamento farmacologico, individuando precocemente non solo la risposta alla terapia ma anche lo sviluppo di resistenze. Sono disponibili farmaci con caratteristiche differenziate per quanto concerne attività terapeutica e tollerabilità, quindi disporre di strumenti accurati di monitoraggio farmacologico permette di adattare il trattamento al paziente, come dimostrato nel caso di osimertinib, un farmaco avanzato di terza generazione che si aggiunge ai già noti gefitinib, erlotinib e afatinib, di prima e seconda generazione, utilizzati per il trattamento del tumore del polmone. Ciò rientra nella più ampia applicazione della medicina di precisione, dove la conoscenza accurata delle caratteristiche dei farmaci e la disponibilità di strumenti avanzati di indagine molecolare mini-invasiva – come, ad esempio, il sangue o altri fluidi corporei – ha rivoluzionato il modo con cui viene gestito il paziente, grazie alle informazioni che il clinico riceve dal laboratorio”.
“Il premio che ho ricevuto - sottolinea Del Re - è il risultato della collaborazione multidisciplinare di un team di giovani oncologi e farmacologi, tra cui gli oncologi Iacopo Petrini e Enrico Vasile – del gruppo del dottor Antonio Chella e del professor Alfredo Falcone – Paola Bordi e Marcello Tiseo dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Voglio inoltre condividere il riconoscimento con le mie più strette collaboratrici e amiche: le dottoresse Eleonora Rofi, Stefania Crucitta e Giuliana Restante”.
Attenti al cane!
Domenica 25 novembre dalle ore 15,00 alle 19,00 al Palazzo dei Congressi di Pisa (Via Giacomo Matteotti, 1) si svolgerà la prima edizione di “Attenti al cane!”, un evento divulgativo organizzato dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, con il patrocinio del Comune di Pisa. L’incontro, a ingresso libero, è rivolto ai proprietari o semplici appassionati di cani che vogliano ottenere informazioni precise e corrette sul comportamento di questo animale.
“Il nostro obiettivo è quello di fornire informazioni corrette sulla gestione del cane in famiglia – spiega il professore Angelo Gazzano dell’Università di Pisa - l’interesse per il comportamento del cane non è infatti limitato alla comunità scientifica, che da pochi anni ha iniziato a studiarlo, ma è condiviso anche dalle numerose persone che hanno scelto di avere questo animale all’interno delle proprie case”.
Articolata in brevi interventi mirati e condotti da esperti del settore, il pomeriggio sarà tutto incentrato sui nostri amici a quattro zampe. È questo, infatti, il vero significato del titolo “Attenti al cane!”, un invito cioè a prestare la dovuta attenzione ad un animale che, nonostante viva con noi dalla notte dei tempi, ancora non conosciamo del tutto.
Con il PhDay 2018 l'Università di Pisa dà il benvenuto ai nuovi allievi del dottorato di ricerca
Sabato 24 novembre, alle 10,30 nell'Aula Fratelli Pontecorvo del Polo Fibonacci, sarà inaugurato l'anno dottorale dell'Università di Pisa, alla presenza del rettore Paolo Mancarella, della delegata ai Dottorati di ricerca, Marcella Aglietti, e di quattro testimonial di prestigio internazionale. Il professor Alessandro Launaro, dell'Università di Cambridge, farà da testimonial per le discipline umanistiche, storiche, linguistiche e filosofiche; la dottoressa Francesca Iezzi, dell'Università di Edimburgo, per le discipline scientifiche; il dottor Piergiorgio Morosini, del Consiglio Superiore della Magistratura, per le discipline giuridiche, economiche, politologiche e sociali; infine il dottor Riccardo Mariani, dell'Intel Corporation Italia S.p.A, per le discipline ingegneristiche.
Nel pomeriggio, alle 14,30, il rettore e i coordinatori dei dottorati di ricerca procederanno alla consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e, novità di quest'anno, ad attribuire sei premi di studio alle miglior tesi di dottorato dello scorso anno accademico, una per ciascun settore scientifico. Il programma proseguirà quindi con alcuni seminari informativi sulle opportunità offerte ai neo-dottorandi dall'Ateneo. Per l’intera giornata al Polo Fibonacci saranno allestiti un punto informativo a cura dell’Ufficio dottorati e un desk gestito dall’Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani.
Con il PhDay, ideato lo scorso anno, l'Università di Pisa vuole dare il benvenuto alle nuove allieve e ai nuovi allievi che entrano a far parte della comunità dei dottorandi che vivono e lavorano all’Università di Pisa, oltre che favorire la condivisione di esperienze e percorsi di studio. Sono circa 730 gli studenti pisani del dottorato suddivisi fra i tre anni di corso.
L'Ateneo pisano sta puntando molto sui dottorati di ricerca, con un investimento superiore rispetto agli altri atenei italiani di pari dimensioni. Oltre a mantenere il numero delle borse e ad aumentare l'attrattività nazionale e internazionale dei corsi, l'Università ha apportato una importante riforma dello Statuto, che contempla un posto per i rappresentanti dei dottorandi nel massimo organo di governo accademico.
I colleghi giornalisti sono invitati alle ore 10,30 per l’inaugurazione dell’anno dottorale e alle 14,30 per la consegna dei diplomi ai nuovi dottori di ricerca e per la premiazione delle sei migliori tesi di dottorato.
Avviso di fabbisogno interno per il progetto: Valutazione degli aspetti etici e giuridici nei Paesi della Comunità Europea in riferimento al progetto POTION
Avviso di fabbisogno interno per aggiornamento e potenziamento della piattaforma e-‐learning dell’orientamento “Enti e aziende pubbliche “del master in Auditing e Controllo Interno.
I leader politici italiani su Facebook? Tutti “diversamente” populisti
Nella classifica del “social populism” Matteo Salvini è il leader del “bold populism", mentre Matteo Renzi e Silvio Berlusconi del “moderate populism”. E tuttavia il populismo è 'endemico' nella facebooksfera italiana e i leader politici, anche quelli non populisti, non disdegnano l’uso di questo genere di retorica. Sono queste, in estrema sintesi, le conclusioni dello studio “Socially mediated populism: the communicative strategies of political leaders on Facebook” pubblicato sulla rivista “Palgrave Communications” del gruppo Nature e condotto da due ricercatori delle Università di Pisa e di Milano. Roberta Bracciale e Gianpietro Mazzoleni hanno monitorato per un anno, da ottobre 2016 a ottobre 2017, l’attività su Facebook di Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Matteo Renzi, analizzando in tutto 3.725 post.
“In Italia gli utenti di internet sono circa 43 milioni di cui 34 milioni sono attivi, anzi molto attivi, su Facebook – racconta Roberta Bracciale del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo pisano – nel periodo analizzato i cinque leader hanno ricevuto in totale 53 milioni interazioni, fra mi piace, reazioni, commenti e condivisioni, con un minimo di 7.000 interazioni per post, è il caso Giorgia Meloni, a un massimo di 25mila per Matteo Salvini”.
Per definire il grado di populismo dei vari leader i ricercatori si sono quindi concentrati sui post più condivisi e quindi più visibili, 934 in tutto (Berlusconi, 66; Di Maio, 283; Meloni, 216; Renzi, 156; Salvini, 213), che hanno studiato alla ricerca di contenuti riconducibili al concetto di populismo.
“Abbiamo costruito un ‘indice di populismo’ sulla base di tre indicatori, cioè la retorica dell’appello al popolo, dell’attacco all’élite e dell’altro come nemico – spiega Roberta Bracciale – da cui abbiamo modulato una scala crescente di per definire il posizionamento dei vari leader politici”.
“In generale al di là dei singoli e specifici posizionamenti – conclude Bracciale - quello che è emerso è che la comunicazione su Facebook di Berlusconi e Renzi rientra nel populismo che abbiamo definito moderato, quella di Meloni e Di Maio è invece caratterizzata da un livello di populismo più soft, mentre la retorica di Salvini è un ottimo esempio di populismo ‘completo’, ovvero utilizza più degli altri tutte le argomentazioni populiste riconducibili ai tre indicatori che abbiamo individuato”.
I leader politici italiani su Facebook? Tutti “diversamente” populisti
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“In Italia gli utenti di internet sono circa 43 milioni di cui 34 milioni sono attivi, anzi molto attivi, su Facebook – racconta Roberta Bracciale del dipartimento di Scienze politiche dell’Ateneo pisano – nel periodo analizzato i cinque leader hanno ricevuto in totale 53 milioni interazioni, fra mi piace, reazioni, commenti e condivisioni, con un minimo di 7.000 interazioni per post, è il caso Giorgia Meloni, a un massimo di 25mila per Matteo Salvini”.
Per definire il grado di populismo dei vari leader i ricercatori si sono quindi concentrati sui post più condivisi e quindi più visibili, 934 in tutto (Berlusconi, 66; Di Maio, 283; Meloni, 216; Renzi, 156; Salvini, 213), che hanno studiato alla ricerca di contenuti riconducibili al concetto di populismo.
“Abbiamo costruito un ‘indice di populismo’ sulla base di tre indicatori, cioè la retorica dell’appello al popolo, dell’attacco all’élite e dell’altro come nemico – spiega Roberta Bracciale – da cui abbiamo modulato una scala crescente di per definire il posizionamento dei vari leader politici”.
“In generale al di là dei singoli e specifici posizionamenti – conclude Bracciale - quello che è emerso è che la comunicazione su Facebook di Berlusconi e Renzi rientra nel populismo che abbiamo definito moderato, quella di Meloni e Di Maio è invece caratterizzata da un livello di populismo più soft, mentre la retorica di Salvini è un ottimo esempio di populismo ‘completo’, ovvero utilizza più degli altri tutte le argomentazioni populiste riconducibili ai tre indicatori che abbiamo individuato”.
INVITO STAMPA: Cerimonia del “Campano D’Oro”
Al fisico Guido Emilio Tonelli, professore di Fisica sperimentale dell'Università di Pisa, è stato assegnato il “Campano d’Oro”, un riconoscimento che l’Associazione laureati ateneo pisano in collaborazione con l’Ateneo assegna a illustri pesronalità che si sono laureate a Pisa. La cerimonia giunta quest’anno alla 48a edizione si svolge venerdì 23 novembre, alle 17,30 al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Lungarno Galilei, 9).
Dopo i saluti della prorettrice vicaria Nicoletta De Francesco e del sindaco di Pisa Michele Conti, il professor Arnaldo Stefanini leggerà la ‘laudatio’ mentre il presidente dell’Alap, Paolo Ghezzi, darà lettura della motivazione del conferimento del premio. Dopo la consegna del "Campano d’Oro" è previsto un intervento del premiato. Un omaggio musicale concluderà, come da tradizione, la cerimonia.