Un grande abbraccio per salvare il convento di Nicosia
Serviranno circa 1000 persone, domenica 10 aprile, per formare il grande abbraccio attorno al convento di Nicosia a Calci, in provincia di Pisa: l’Associazione “Nicosia nostra”, con il patrocinio di Università di Pisa, Regione Toscana e Comune di Calci, organizza “Le camelie del chiostro. Abbracciamo Nicosia! Decima edizione”, un’iniziativa che vuole essere insieme un grido di allarme sullo stato di conservazione del Convento medievale di Nicosia e un gesto d’amore collettivo per questo luogo da molti considerato “magico”.
La storia del Convento
Il Convento, che si trova a breve distanza dalla Certosa di Calci, è stato edificato a metà del XIII secolo per iniziativa di Ugo da Fagiano, vescovo di Nicosia a Cipro, ed è stato utilizzato fino agli anni ’70 del secolo scorso, quando gli ultimi frati lo hanno lasciato. L'edificio, che è di proprietà del demanio, oggi si trova in uno stato di abbandono e avrebbe bisogno di importanti interventi di salvaguardia e recupero.
L’abbraccio
Nell’ambito di una giornata ricca di eventi, i partecipanti si ritroveranno alle ore 16 per disporsi, con la guida dei volontari dell’Associazione, lungo il percorso di un chilometro, in modo da formare un grande abbraccio attorno al Convento.
Per partecipare sarà necessario iscriversi, dalle 10 alle 14, allo stand “Iscrizioni” presente alla festa, a fronte del contributo simbolico di 1 euro. L’abbraccio sarà ripreso da un drone e al momento dell’iscrizione a ogni partecipante sarà chiesto di firmare una liberatoria. Come ricordo della giornata sarà consegnata una piccola pubblicazione su Nicosia.
Per agevolare i tempi di iscrizione, l’Associazione “Nicosia nostra” ha messo a disposizione un modulo scaricabile a questo link, che i partecipanti possono precompilare e consegnare allo stand il giorno stesso.
Il programma del 10 aprileDalla mattina, nella chiesa e nel lazzaretto del convento, saranno allestite proiezioni di video e la tradizionale esposizione di camelie recise del territorio calcesano.
Come ogni anno, nei giorni precedenti la festa, volontarie dell’associazione raccoglieranno fiori di camelia dai giardini privati di Calci e gli esemplari raccolti saranno poi catalogati ed esposti alla festa. Uno spazio sarà riservato anche ad alcuni campioni forniti dall’Orto Botanico dell'Università di Pisa.
I visitatori, salendo al convento, potranno ammirare un’installazione diffusa, “Tra boschi e valli in fior”, realizzata con 3000 camelie di carta fatte interamente a mano.
Ad aprire la manifestazione, 3 itinerari guidati, tutti con partenza dalla Certosa alle ore 10: Da Certosa a Nicosia, tra Montemagno e la via Erbosa a cura di Enzo Pietrini, Curiosità e bellezze naturalistiche da Certosa a Nicosia: le teste scolpite nella roccia a cura di Ferruccio Bertolini e Da Certosa a Nicosia, per le vie dei frati a cura di Elisa Renieri, mentre, alle ore 12 a Nicosia, l’associazione City Grand Tour offrirà un itinerario teatralizzato dal titolo Nicosia si racconta.
Tutti gli itinerari sono a ingresso libero senza prenotazione e si svolgeranno su strada e su sentiero, ma non prevedono tratti di particolare difficoltà.
Al termine degli itinerari sarà possibile pranzare al sacco nell’oliveto del convento e aspettare poi il momento dell’abbraccio alle ore 16.
Il 2016 non è un anno importante solo per l’associazione Nicosia nostra. Calci festeggia il 650° della fondazione della Certosa, e l’evento “Le camelie del chiostro. Abbracciamo Nicosia!” fa parte del ricco calendario che celebra la ricorrenza. Ecco perché la festa, che mantiene il suo centro a Nicosia, quest’anno inizia e si conclude alla Certosa, dove la musica della Filarmonica “G. Verdi”, alle 18, attenderà i visitatori al termine dell’abbraccio.
Maggiori informazioni
Associazione Nicosia nostra, via Dante 10 - 56011 Calci (Pisa) tel. 050 937770 - 348 3156206
nicosianostra.blogspot.com
Pagina Facebook: associazione Nicosia nostra
Fior di Città: le iniziative all'Orto botanico, in Gipsoteca e al Museo di Calci
Dall'8 al 10 aprile la città di Pisa ospita la manifestazione “Fior di Città” e il Sistema Museale dell’Università di Pisa partecipa con alcune iniziative organizzate da Orto Botanico, Gipsoteca di Arte antica e Museo di Storia naturale di Calci.
L’Orto botanico propone una serie di visite guidate nei propri giardini (8 aprile, ore 16.00; 9 aprile, ore 11.00; 10 aprile, ore 11.00, costo di 1 euro per ogni partecipante) e il laboratorio creativo per famiglie "Origami in fiore" (9 aprile, ore 16.00; è richiesto un piccolo contributo di 3 euro per nucleo familiare). Per le visite e il laboratorio è necessaria una prenotazione, basta inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro le ore 14:00 di venerdì 8 aprile.
Su iniziativa del Museo di Storia naturale di Calci, sabato 9 aprile, alle ore 17.30, nell’Aula Savi dell’Orto botanico, si terrà la presentazione del volume “I Tesori del Monte Pisano II. Le piante e i funghi” di P. Scaglia e S. Sorbi. L'opuscolo è un utile supporto didattico per le classi, ma non solo: quanti di noi possono dire di conoscere davvero la flora che troviamo a due soli passi da casa nostra? E quanti vorrebbero uno strumento semplice e accessibile per saperne di più?
La Gipsoteca di Arte antica in Piazza San Paolo all’Orto propone invece un ricco programma incontri, tra cui un laboratorio per bambini: da venerdì 8 a domenica 10, dalle 16.00 alle 20.00, sarà possibile visitare “Una passeggiata sul monte Olimpo”, un’installazione molto particolare che unirà idealmente la cultura del verde, arte, letture per bambini e musica. Inoltre è possibile partecipare a “Verdi come il muro”, laboratorio per adulti per imparare a trasformare il balcone o un angolo del giardino in uno spazio vivo e colorato, dal minimo ingombro e facilmente gestibile, e “Tesori da scoprire”, laboratorio per bambini da 5 a 10 anni per imparare a conoscere bulbi, tuberi, rizomi: alcuni si mangiano, altri fioriscono. Le iniziative sono a cura del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, del Sistema Museale di Ateneo e dell'Associazione Pensiamo in Verde. L’ingresso è gratuito.
Le iniziative di Orto botanico, Gipsoteca e Museo di Calci per la manifestazione Fior di città
Questo weekend Pisa è “Fior di Città” e il Sistema Museale dell’Università di Pisa partecipa con alcune iniziative organizzate da Orto Botanico, Gipsoteca di Arte antica e Museo di Storia naturale di Calci.
L’Orto botanico propone una serie di visite guidate nei propri giardini (8 aprile, ore 16.00; 9 aprile, ore 11.00; 10 aprile, ore 11.00, costo di 1 euro per ogni partecipante) e il laboratorio creativo per famiglie "Origami in fiore" (9 aprile, ore 16.00; è richiesto un piccolo contributo di 3 euro per nucleo familiare). Per le visite e il laboratorio è necessaria una prenotazione, basta inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., entro le ore 14:00 di venerdì 8 aprile.
Su iniziativa del Museo di Storia naturale di Calci, sabato 9 aprile, alle ore 17.30, nell’Aula Savi dell’Orto botanico, si terrà la presentazione del volume “I Tesori del Monte Pisano II. Le piante e i funghi” di P. Scaglia e S. Sorbi. L'opuscolo è un utile supporto didattico per le classi, ma non solo: quanti di noi possono dire di conoscere davvero la flora che troviamo a due soli passi da casa nostra? E quanti vorrebbero uno strumento semplice e accessibile per saperne di più?
La Gipsoteca di Arte antica in Piazza San Paolo all’Orto propone invece un ricco programma incontri, tra cui un laboratorio per bambini: da venerdì 8 a domenica 10, dalle 16.00 alle 20.00, sarà possibile visitare “Una passeggiata sul monte Olimpo”, un’installazione molto particolare che unirà idealmente la cultura del verde, arte, letture per bambini e musica. Inoltre è possibile partecipare a “Verdi come il muro”, laboratorio per adulti per imparare a trasformare il balcone o un angolo del giardino in uno spazio vivo e colorato, dal minimo ingombro e facilmente gestibile, e “Tesori da scoprire”, laboratorio per bambini da 5 a 10 anni per imparare a conoscere bulbi, tuberi, rizomi: alcuni si mangiano, altri fioriscono. Le iniziative sono a cura del dipartimento di Civiltà e forme del sapere, del Sistema Museale di Ateneo e dell'Associazione Pensiamo in Verde. L’ingresso è gratuito.
Roberto Santacroce
Il professor Roberto Santacroce è nato a Milano nel 1944.
Nel 1986 ha vinto la cattedra di Vulcanologia alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Pisa.
Dal 1998 al 2002 è stato direttore del dipartimento di Scienze della Terra.
Nel 2004 è stato insignito dell’Ordine del Cherubino
Guido Paduano
Il professor Guido Paduano è nato a Venezia nel 1944.
È stato nominato ordinario all’Università della Calabria nel 1975 e nel 1983 è stato chiamato all’Università di Pisa, dove ha insegnato Filologia classica.
È stato più volte preside della facoltà di Lettere e Filosofia e dal 1994 al 2002 ha svolto il mandato di prorettore vicario.
Nel 1995 è stato insignito dell’Ordine del Cherubino.
Paolo Vitti
Nato a Livorno nel 1949, il professor Paolo Vitti ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa nel 1973 e la specializzazione in Endocrinologia presso la stessa Università nel 1976. Ha completato la propria formazione presso l’Istituto di Biochimica della facoltà di Medicina dell’Università di Marsiglia nel 1977 e dal 1980 al 1982 è stato borsista dell’United States Public Health Service presso il laboratorio di Biochemical Pharmacology del National Institutes of Health, a Bethesda, negli USA. Nel 1992 è diventato professore associato di Endocrinologia presso l’Università di Pisa. Attualmente è professore ordinario di Endocrinologia e direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia 1 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.
Dal 2007 al 2011 è stato direttore del dipartimento ad attività integrata di Endocrinologia e Rene e direttore del dipartimento di Area medica dal 2012 al 2016. Dal novembre 2007 ad oggi è direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia I. Quest’ultima è centro di riferimento dell’OMS per la diagnosi e la terapia del tumore della tiroide e delle altre malattie tiroidee, centro di riferimento dell’Associazione europea per lo Studio dell’Obesità, centro accreditato della Società italiana dell’Obesità e membro del Consorzio europeo per le Lipodistrofie.
Il professor Paolo Vitti è stato direttore della scuola di specializzazione in Endocrinologia dal 2007 al 2015. Dal 2010 al 2012 è presidente del corso di dottorato di ricerca in Scienze endocrine e metaboliche. Dal 2012 è vice direttore del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale.
Il suo lavoro scientifico è focalizzato sulle malattie della tiroide, in particolare sulle conseguenze della carenza iodica, sulle tireopatie autoimmuni e sulla malattia nodulare tiroidea. Negli anni di permanenza ai National Institutes of Health di Bethesda ha messo a punto un sistema originale di misurazione degli anticorpi antitiroide che ha ottenuto un brevetto originale in USA. Le sue pubblicazioni più recenti sono state particolarmente rilevanti per stabilire il ruolo della misurazione ecografica del volume tiroideo nei bambini come mezzo per definire il grado di carenza iodica di una popolazione, metodo oggi adottato dalla OMS, e il ruolo della ecografia per
definire il rischio di cancro nella patologia nodulare tiroidea. Negli ultimi anni la sua ricerca si è focalizzata sui rapporti tra apporto di iodio nella alimentazione, gozzo endemico e patologia autoimmune della tiroide.
Un altro filone di ricerca che riguarda i rapporti tra patologia autoimmune e cancro della tiroide si è concretizzato in una serie di lavori originali pubblicati sulle riviste a più alto impatto nella endocrinologia. Queste pubblicazioni hanno contribuito in modo sostanziale al fatto che al professor Vitti è stato attribuito nel 2014 il prestigioso premio che la European Thyroid Association conferisce allo studioso che si è maggiormente distinto nel corso dell’anno sulla ricerca nel campo delle malattie della tiroide.
Il ruolo del professor Vitti nel campo della ricerca è ampiamente riconosciuto e testimoniato dal ruolo che ha avuto e ha nelle Società scientifiche nazionali. In particolare per molti anni è stato segretario scientifico della Associazione italiana della Tiroide. Nel 2017 assumerà la carica di presidente della Società italiana di Endocrinologia.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Paolo Vitti.
Giovanni Cioni
Nato a Pistoia nel 1951, il professor Giovanni Cioni ha conseguito la laurea con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze nel 1977, ottenendo le specializzazioni in Neuropsichiatria infantile e poi in Medicina fisica e Riabilitazione presso l’Università di Pisa, come allievo del professor Pietro Pfanner. Dal 1984 al 1986 ha ricevuto una formazione in Neurologia dello sviluppo presso l’Università di Groningen (Olanda) con il professor Heinz Prechtl, e completato la sua formazione in neurologia infantile e riabilitazione svolgendo stage in molti centri in Europa. Dal 2005 è professore ordinario di Neuropsichiatria infantile presso l‘Università di Pisa. Attualmente è direttore scientifico della Fondazione Stella Maris, Istituto Nazionale di Ricovero e Cura (IRCCS) per i disturbi del neurosviluppo. È anche direttore del programma di dottorato in Neuroscienze di Base e dello Sviluppo e della Scuola di specializzazione in Neuropsichiatria infantile dell’Università di Pisa. I suoi principali interessi di ricerca sono la plasticità precoce del cervello in relazione a disturbi dello sviluppo neurologico (studi clinici e sperimentali in modelli umani e animali di malattia) e all’intervento precoce; i disturbi primari genetici da carenza di creatina; tecniche di neuroimaging (anche a campo magnetico ultra alto) e applicazioni in neurologia infantile; nuovi approcci per la valutazione neurologica dei neonati e dei bambini piccoli; follow-up a breve e lungo termine del neonato a rischio per danni neurologici; i disturbi centrali della visione nei bambini.
Svolge funzioni esecutive presso numerose organizzazioni scientifiche nazionali e internazionali, tra le quali l’European Academy of Childhood Disability (di cui è ora presidente) e la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, di cui è ora vice presidente nazionale.
Il professor Giovanni Cioni è membro di numerose altre società scientifiche, tra le quali l’International Child Neurology Association; la Société Européenne de Neurologie Pédiatrique; l’European Society of Child Neurology; la Società Italiana per la Ricerca pediatrica.
È membro dei comitati di redazione di molte riviste scientifiche internazionali, tra le quali “Developmental Medicine and Child
Neurology”, “Early Human Development”, “Infant Behaviour and Development”, ed è referee frequente di molte altre.
Ha ricevuto nella sua carriera numerosi premi tra i quali l’Annual Award of Pediatrics all’Università di Turku, in Finlandia, nel 1995; l’Heinz Prechtl Award for Developmental Neurology all’Università di Graz, in Austria, nel 1998; nel 2003 il Danish Society for Cerebral Palsy Award; nel 2011 il Castang Award for Developmental Disabilities.
Il professor Giovanni Cioni è stato principal investigator di numerosi progetti di ricerca del Ministero della salute sempre su argomenti di neurologia dell’età evolutiva; coordinatore di unità locali di ricerca di progetti nazionali del Ministero della Ricerca scientifica e dell’Università (PRIN), e responsabile di altri progetti finanziati da organizzazioni nazionali e internazionali (Unione Europea FP7, Telethon, Cure Autism Now Foundation, Fondazione Mariani, Fondazioni Bancarie, Aziende Farmaceutiche). È stato responsabile scientifico di 9 congressi o simposi internazionali e 12 congressi nazionali tenuti a Pisa.
Il professor Cioni è autore di più di 300 lavori scientifici pubblicati in extenso su riviste internazionali indicizzate, libri e altre pubblicazioni.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professor Giovanni Cioni.
Mario Morroni
Nato a Venezia nel 1949, il professor Mario Morroni, già ricercatore nelle Università di Trento e di Bergamo, poi professore incaricato nell’Università di Bologna, dal 1992 al 1999 è stato professore associato di Macroeconomia presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Pisa. Dal 2000 è professore ordinario prima della facoltà e poi del dipartimento di Scienze politiche, dove è titolare dei corsi di Economia politica ed Economia dell’Impresa. Ha svolto diversi soggiorni di ricerca all’estero. Nel 1988 è stato visiting scholar presso la facoltà di Economia dell’Università di Cambridge. Nel 1998 è stato visiting scholar presso l’Institute of Management, Innovation and Oganization dell’Università di Berkeley e visiting fellow presso il Clare Hall College of Advanced Studies dell’Università di Cambridge e dal 1999 è diventato membro a vita dello stesso College.
Ha contribuito allavita istituzionale dell’Ateneo in qualità di presidente del Consiglio del corso di diploma universitario in Operatore della Pubblica Amministrazione della facoltà di Scienze politiche (2000- 2002). È stato referente del dipartimento di Scienze economiche presso la facoltà di Scienze politiche da 1999 al 2007. Inoltre è stato membro del collegio dei docenti del dottorato in Economia. Da 2015 coordina il progetto Erasmus Staff tra il dipartimento di Scienze politiche e l’Anglia Ruskin Univeristy di Cambridge.
In oltre trenta anni di attività di ricerca, il professor Morroni ha contributo in maniera originale nei campi dell’economia del lavoro, dell’organizzazione dei processi produttivi, dell’attività innovativa e dell’impresa, distinguendosi per rigore metodologico e profondità d’analisi. La sua attività di ricerca sui temi di economia del lavoro ha riguardato principalmente lo studio dell’andamento dei salari in rapporto all’inflazione e del mercato del lavoro con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile. Per quanto concerne l’analisi dei processi produttivi, ha approfondito il legame tra il profilo temporale della produzione, l’organizzazione della produzione e l’attività innovativa. I risultati di questo lavoro di ricerca sono stati pubblicati nel libro “Prodution Process and Technical Change”, pubblicato dalla Cambridge University Press. Questo libro ha vinto il Myrdal Prize della European Association
for Evolutionary Political Economy. Nell’ambito dei temi delle teorie dell’impresa ha pubblicato diversi articoli su riviste internazionali, ha scritto il libro “Knowledge, Scale and Transactions in the Theory of the Firm”, per la Cambridge University Press e ha inoltre curato il volume “Corporate Governance, Organization and the Firm” (Elgar), che raccoglie alcune relazioni presentate a un convengo internazionale organizzato dall’Università di Pisa. È stato relatore in numerosi convegni scientifici nazionali e internazionali. Svolge attività di referee per diverse riviste scientifiche internazionali. Attualmente sta sviluppando l’analisi delle implicazioni delle più importanti teorie economiche sui temi della crisi finanziaria, della crisi del debito e dell’euro su cui è in corso di preparazione una pubblicazione.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Mario Morroni.
Alberto Castelli
Nato a Livorno nel 1955, il professor Alberto Castelli si è laureato in Scienze biologiche nel 1978 presso l’Università di Pisa discutendo una tesi sul bilancio dell’azoto nelle terre marginali. Nel 1981 ha vinto una borsa di studio presso il Centro Interuniversitario di Biologia marina di Livorno. Dal 1983 al 1992 è stato ricercatore universitario di Ecologia presso l’Università di Modena. Dal 1992 al 2001 è stato professore associato di Ecologia presso l’Università di Sassari. Nel 2000 è risultato idoneo in un concorso per professore di ruolo di I fascia e dal 2001 è professore ordinario di Ecologia presso l’Università di Pisa.
A partire dal 1991 ha tenuto insegnamenti di Biologia marina, Ecologia, Ecologia applicata per i corsi di laurea delle Università di Modena, Sassari e Pisa. È stato membro del collegio dei docenti dei dottorati di ricerca in Biologia evoluzionistica, in Scienze biologiche e molecolari dell’Università di Pisa; attualmente è membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Biologia dell’Università di Pisa.
Dal 2002 al 2010 ha diretto il Centro Interdipartimentale per la didattica delle Scienze biologiche e naturali “Renzo Nobili”. Dal 2003 al 2005 è stato vice direttore del dipartimento di Scienze dell’Uomo e dell’Ambiente.
Dal 2004 è presidente del Consiglio dei corsi di laurea in Scienze biologiche e, come tale, coordina le attività didattiche organizzate in collaborazione con la Zhejiang Ocean University (Repubblica Popolare Cinese), volte all’acquisizione di un double degree in Biologia marina. Dal 2013 è presidente della commissione di area CUN 05 dell’Università di Pisa. Dal 2012 è vice direttore del dipartimento di Biologia.
Alberto Castelli è stato più volte membro del Consiglio direttivo della Società Italiana di Ecologia e della Società Italiana di Biologia marina. Attualmente è presidente dell’Associazione scientifica LaguNet che promuove lo studio degli ambienti acquatici di transizione e della fascia costiera. Nel 2002 è stato presidente del Comitato organizzatore del 33° Congresso della Società Italiana di Biologia marina e nel 2006 del V Congresso del ConISMa (Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare). È stato membro del
Comitato organizzatore della 10th International Polychaete Conference, organizzata dai polichetologi italiani nel 2010. Dal 2008 fa parte del Consiglio direttivo del Collegio dei Presidenti dei corsi di laurea in Scienze biologiche.
Il professor Alberto Castelli rappresenta l’Università di Pisa nel Consiglio direttivo del ConISMa e nelle consulte regionali sulla pesca e sulle aree protette e la biodiversità.
L’attività di ricerca del professor Castelli ha affrontato diversi aspetti inerenti la biologia e l’ecologia marina, con lo studio della biodiversità marina a diversi livelli di organizzazione biologica come filo conduttore. Si è occupato in particolare dell’ecologia delle comunità bentoniche in ambiente marino e salmastro e dei fattori ambientali che le controllano, indirizzando le sue ricerche alla biologia e all’ecologia dei policheti che rappresentano uno dei gruppi principali di tali comunità. Ha coordinato la stesura della checklist dei policheti dei mari italiani nel 1995 e nel 2008, su incarico rispettivamente della Commissione per la Fauna d’Italia e della Società Italiana di Biologia marina. Le conoscenze acquisite sull’ecologia delle comunità bentoniche e più in generale sull’ecologia della fascia costiera hanno rappresentato la base per affrontare problematiche applicative quali la conservazione e il ripristino di ambienti degradati, la valutazione delle risorse biologiche, la fattibilità e l’efficacia di aree marine protette, la diffusione di specie alloctone e invasive.
Per queste motivazioni il Senato accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Alberto Castelli.
Federico Da Settimo Passetti
Nato a Pisa nel 1959, il professor Federico Da Settimo Passetti si è laureato con lode in Chimica presso l’Università di Pisa nel 1985. Dopo essere stato borsista e quindi ricercatore, nel 1998 è diventato professore associato e dal 2001 professore ordinario di Chimica farmaceutica presso la facoltà di Farmacia.
Il professor Da Settimo è attualmente membro del dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa, dove svolge la sua attività di ricerca focalizzata sullo studio di piccole molecole eteropolicicliche contenenti il nucleo indolico quale scaffold privilegiato utile per lo sviluppo di nuovi agenti terapeutici ad azione ipnotico-sedativa, ansiolitica, antiinfiammatoria e antitumorale.
L’interesse del professor Da Settimo Passetti si è rivolto anche allo sviluppo di agenti diagnostici sia fluorescenti che radiomarcati: è di recente pubblicazione un brevetto in collaborazione con i laboratori del Molecular Imaging Branch del National Institute of Mental Health di Bethesda (negli USA) relativo alla descrizione di un agente PET per l’imaging della Translocator Protein, una proteina coinvolta nelle patologie neuroinfiammatorie. Il professor Da Settimo si è inoltre interessato allo sviluppo di inibitori di enzimi quali l’aldoso reduttasi, l’adenosina deaminasi e le proteine tirosina chinasi: in quest’ultimo campo ha descritto una nuova classe di agenti attivi sui tumori della tiroide. I risultati che ha conseguito sono stati oggetto di circa 150 pubblicazioni su prestigiose riviste del settore ad alto impact factor, prevalentemente edite dalla American Chemical Society.
Il professor Da Settimo è stato più volte coordinatore scientifico di progetti di ricerca di interesse nazionale (PRIN) e di progetti regionali (Por_Creo, ITT) e di Ateneo (PRA).
Il riconoscimento scientifico per le sue ricerche si è manifestato con l’attribuzione di una importante carica nella Società Chimica Italiana quale quella di presidente della Divisione di Chimica Farmaceutica nel triennio 2010-2012.
Attualmente è titolare dei corsi di Analisi dei Medicinali III per il corso di laurea in Farmacia e di Chimica farmaceutica e tossicologica II per il corso di laurea in Chimica e Tecnologia farmaceutiche del dipartimento di Farmacia.
Alla intensa attività didattica e di ricerca il professor Da Settimo ha affiancato importanti impegni istituzionali: è stato presidente del corso di laurea in Farmacia nel biennio 2005-2007, quindi direttore del dipartimento di Scienze farmaceutiche dal 2007 al 2012 quando il dipartimento è confluito nel nuovo dipartimento di Farmacia di cui il professor Da Settimo è a tutt’oggi il vice-direttore.
Il professor Da Settimo è inoltre membro del Presidio della Qualità dell’Università di Pisa quale rappresentante per il Settore 2.
Per queste motivazioni il Senato Accademico ha conferito l’Ordine del Cherubino al professore Federico Da Settimo Passetti.