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In collegamento dal CERN la presentazione dei risultati sulla ricerca del bosone di Higgs

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Mercoledì 4 luglio, alle ore 09.00, nell'Aula Magna della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, in Largo B. Pontecorvo, 3 (Edificio E), si terrà un collegamento in diretta con il CERN di Ginevra per la presentazione dei nuovi risultati sulla ricerca del bosone di Higgs a LHC.

Nella mattinata saranno trasmessi in diretta il seminario e la conferenza del CERN alla presenza dei ricercatori degli esperimenti ATLAS e CMS, protagonisti delle ricerche, disponibili per domande e interviste. Non è prevista alcuna conferenza stampa formale. A seguire saranno disponibili i comunicati stampa degli esperimenti e materiali illustrativi. L'evento sarà trasmesso in Webcast dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) di Pisa e dal dipartimento di Fisica dell'Università di Pisa.

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Il comunicato stampa del direttore del CERN, prof. Rolf Heuer

La programmazione del funzionamento del Large Hadron Collider (LHC) nel 2012 è stata decisa in modo da fornire agli esperimenti la massima quantità possibile di dati prima della conferenza internazionale sulla fisica delle alte energie ICHEP che si terrà Melbourne all'inizio di luglio. Questa strategia è stata un successo: infatti la quantità di dati prodotta per gli esperimenti tra aprile e giugno è stata maggiore di quella di tutto il 2011. Inoltre gli esperimenti hanno raffinato le loro tecniche di analisi per migliorare la loro efficienza nel selezionare, tra i milioni di eventi al secondo prodotti da LHC, quelli con caratteristiche simili a quelle previste per il bosone di Higgs. Questo vuol dire che la sensibilità degli esperimenti a nuovi fenomeni è significativamente aumentata sia per i dati dell'anno scorso che per quelli di quest'anno. L'enorme volume di dati e l'eccezionale potenza di calcolo per l'analisi si sono basati sulla Worldwide LHC Computing Grid, le cui prestazioni sono state al di là delle specifiche di progetto.

"Abbiamo ora più del doppio dei dati cha avevamo l'anno scorso" ha detto il Direttore del CERN per la Ricerca e il Computing, Sergio Bertolucci (laureato in Fisica a Pisa), "questo dovrebbe essere sufficiente per vedere se le indicazioni che vedevamo nei dati del 2011 siano ancora presenti, o se siano sparite. E' un momento di grande eccitazione."

Se e quando una nuova particella sarà scoperta, ATLAS e CMS avranno bisogno di ulteriore tempo per stabilire se questa particella sia il bosone di Higgs, l'ultimo ingrediente mancante del Modello Standard della fisica delle particelle, oppure si tratti di una forma più esotica dello stesso bosone che potrebbe aprire la via a nuova fisica.

"E' un po' come vedere da lontano una faccia familiare" dice il direttore Generale del CERN Rolf Heuer "a volte si ha bisogno di uno sguardo più attento per capire se si tratti della vostra migliore amica o della sua sorella gemella."

Il Modello Standard fornisce una rappresentazione straordinariamente precisa della materia che compone tutto l'universo visibile e delle forze che lo governano, ma ci sono buone ragioni per pensare che non sia la fine della storia. Per esempio, sappiamo dalle osservazioni che l'universo visibile è solo il 4% di quanto sembra essere effettivamente presente nel cosmo.

Fisici da tutto il mondo riuniti a Melbourne per la conferenza ICHEP potranno partecipare al seminario tramite una connessione bidirezionale. Il seminario sarà seguito da una conferenza stampa al CERN. Si potrà seguire il seminario (in inglese) all'indirizzo http://webcast.cern.ch, dove ci saranno commenti da parte di fisici accessibili su blog e chat dal sito della trasmissione web.

 

03-07-2012

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