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Mozione del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa sul Palazzo della Sapienza

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Nella seduta di giovedì 30 giugno, il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa ha affrontato la questione legata alla riapertura del Palazzo della Sapienza e in particolare della Biblioteca Universitaria Pisana, che anche in questi giorni sta avendo vasta eco sugli organi di stampa locale, attraverso la pubblicazione di appelli e la raccolta di firme tese a sollecitare la riapertura della Biblioteca stessa.

Condividendo le preoccupazioni emerse da queste posizioni, il CdA dell’Ateneo ricorda che, per espressa volontà del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), l’intervento di riqualificazione funzionale della BUP rientra nella esclusiva sfera di competenza dello stesso Ministero, mentre l’Università si è fatta carico di tutti gli interventi di carattere generale sull’edificio, nonché di quelli relativi alle aree di propria competenza.

Partendo da queste premesse, il CdA ha approvato la seguente mozione:

“Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pisa si unisce alle preoccupazioni provenienti dalla società civile e dal mondo accademico per le sorti della Biblioteca Universitaria Pisana ed auspica che, attraverso la fattiva partecipazione di tutte le Istituzioni competenti, il progetto di riqualificazione complessivo del Palazzo della Sapienza possa procedere senza indugi e secondo le modalità e i tempi concordati.

In proposito prende atto, tuttavia, che a tutt’oggi gli Uffici competenti del MIBACT, che ha la responsabilità della BUP, non hanno ancora presentato alcun progetto di adeguamento funzionale della stessa per cui la sua riapertura rischia di essere ulteriormente procrastinata nel tempo.

In questa situazione, per contribuire a risolvere i suddetti problemi, l’Università di Pisa è disponibile a valutare le richieste giunte dal Ministero di un maggiore coinvolgimento sui lavori che riguardano la BUP al fine di evitare il disallineamento temporale di tutta la procedura a discapito dell’intero progetto, essendo l’intervento di pertinenza dell’Ateneo giunto quasi a conclusione”.

02-07-2016

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