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Al via il progetto 'Diamante' per ottimizzare il trattamento dei tumori al pancreas

L’Università di Pisa capofila di un progetto si aggiudica il finanziamento Fas 'Salute' della Regione Toscana

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Un progetto pisano di diagnostica molecolare per la scelta terapeutica personalizzata dell’adenocarcinoma duttale del pancreas è fra i sedici progetti recentemente selezionati dalla Regione Toscana per il Bando Fas Salute.
Per Diamante, questo l’acronimo del progetto guidato dal professor Ugo Boggi dell’Università di Pisa nonché direttore dell’Unità operativa di Chirurgia generale e dei trapianti dell’Aoup, la Regione trasferirà complessivamente 760.526,33 euro ad un consorzio di ricerca che ha fra i suoi partner, oltre l’Ateneo pisano come capofila, l’Istituto di tecnologie biomediche ed Istituto nanoscienze del Cnr, la Fondazione Istituto italiano di tecnologia - Center for nanotechnology innovation IIT@NEST, la e Scuola Normale Superiore.
Nei due anni del progetto saranno validati protocolli per ottenere informazioni più dettagliate su specifici marcatori molecolari che possano guidare nella selezione delle terapie più appropriate sulla base delle caratteristiche di ciascun paziente, inclusi trattamenti chemioterapici precedenti alla chirurgia. Il successo di Diamante sarà infatti valutabile per l’applicabilità degli innovativi sistemi di microscopia ad alta sensibilità/risoluzione al fine di migliorare il trattamento e la prognosi dei pazienti affetti da tumori pancreatici.
“Partendo dalla vastissima esperienza del team chirurgico del professor Boggi nel trattamento dei tumori localmente avanzati del pancreas – spiegano la dottoressa Elisa Giovannetti e il dottor Niccola Funel, che collaborano con lui nel Cancer Pharmacology Lab, AIRC Start Up Unit - il progetto si propone di ottimizzarne la gestione terapeutica sviluppando un innovativo approccio traslazionale di validazione ed analisi funzionale di marcatori molecolari (proteine e microRNA) con valore prognostico”.
Per visualizzare tali marcatori su biopsie tissutali, “saranno sviluppate nuove sonde luminescenti – aggiunge il dottor Ranieri Bizzarri (Istituto Nanoscienze del Cnr) - nella regione del vicino infrarosso che, combinate con metodi di microscopia innovativi e poco costosi basati su illuminazione strutturata, consentiranno la visualizzazione dei marcatori molecolari tumorali su campioni tissutali con elevata sensibilità e risoluzione spaziale”.

06-04-2016

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