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Un padiglione per studenti nel cortile della Scuola di Ingegneria

Il progetto è nato nell’ambito di un workshop svolto al corso di Architettura e composizione architettonica

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In un angolo del giardino del Polo A della Scuola di Ingegneria, tra via Diotisalvi e via Giunta Pisano, c’è un’area verde di oltre 2000 metri quadrati ad oggi poco utilizzata ed estremamente degradata, dove sono presenti alcuni alberi di pregio, alcune panchine, un piccolo locale tecnico e una pensilina metallica per le biciclette. Visto che l’area è poco sfruttata, perché non costruirci un padiglione con aule studio, una saletta conferenze, sale espositive e spazi di socializzazione? L’idea l’hanno avuta un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Ingegneria edile e Architettura che, stimolati da un workshop svolto nell’ambito dell’insegnamento di Architettura e composizione architettonica III del professor Luca Lanini, hanno realizzato un progetto di cui l’Ateneo sta valutando, insieme agli enti competenti, la possibile effettiva realizzazione.

«L’idea è costruire un padiglione accogliente che gli studenti possano usare tutto l’anno in maniera intensiva, un edificio che possieda dei caratteri di innovatività dal punto di vista del processo edilizio e del risparmio energetico – spiega Luca Lanini, docente di Ingegneria del DESTEC (dipartimento di Ingegneria dell'energia, dei sistemi, del territorio e delle costruzioni) che ha seguito i ragazzi nel loro lavoro – Per come è stato concepito, il padiglione vuole diventare un “manifesto” delle ricerche che si svolgono nella nostra Scuola d’Ingegneria e che possa diventare in alcune occasioni anche una porta di ingresso per i nuovi arrivati, trasformandosi ad esempio un grande info point nelle giornate di orientamento alle matricole o per gli open day con le scuole».

Poiché sull’area sono presenti alcuni alberi (querce, pini, un pioppo e un cipresso), i ragazzi hanno proposto un edificio composto da un sistema di patii da costruire intorno ai fusti delle piante, realizzando così dei pozzi di luce che servano anche da fonti di illuminazione e ventilazione. L’edificio si estende lungo una dorsale parallela al lato maggiore dell’area verde lotto che contiene la parte strutturale e impiantistica e lungo la quale si organizzano i principali spazi: una lunga navata per la sala studio, la sala mostra, i servizi e la portineria. L’edificio inoltre sarebbe completamente chiuso lungo il parcheggio interno, mentre risulterebbe completamente vetrato nella parte dell’aula studio lungo l’area verde su via Pisano, che diventerebbe dunque il patio più grande della struttura e il principale spazio di aggregazione. Gli altri locali sarebbero tutti illuminati e ventilati direttamente dai patii.

Il progetto punta a realizzare un edificio costruito con tecnologie “Low Cost/High Performance”, puntando tendenzialmente a realizzare un edificio “NZED” (Nearly Zero Energy Building) e cioè un’architettura praticamente autosufficiente dal punto di vista energetico. E quindi un edificio con una grande inerzia termica, con una distribuzione degli spazi studiata per assicurare la ventilazione naturale e i sistemi più idonei per approvvigionarsi dell’energia necessaria attraverso fonti rinnovabili. Si punta a realizzarlo poi con sistemi di assemblaggio all’avanguardia, in modo da poterlo costruire velocemente e limitando l’area dei lavori. Dare vita a un cantiere così innovativo permetterebbe anche agli studenti della Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa di connettersi fin da subito con il mondo reale della costruzione e del processo edilizio.

I progetti degli studenti e il contenuto del corso sono consultabili all’indirizzo: http://ita.calameo.com/read/0039912860686ae757b3b

09-03-2016

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