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Il presidente Enrico Rossi in visita al Palazzo della Sapienza e all'Orto Botanico di Pisa

In vista della riapertura dell'edificio simbolo dell'Ateneo, il rettore e il sindaco sottolineano l'importanza del ruolo della Regione e della collaborazione tra le Istituzioni

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Nel corso della sua giornata pisana, il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha visitato il Palazzo della Sapienza, centro storico e simbolo dell'Università di Pisa, dove dallo scorso novembre sono iniziate le opere di adeguamento, consolidamento e riorganizzazione funzionale dell'edificio, e subito dopo l'Orto Botanico, il più antico al mondo legato a un'istituzione universitaria, anch'esso interessato da importanti lavori di ristrutturazione. Accompagnato dal sindaco Marco Filippeschi, dal consigliere regionale Antonio Mazzeo e dal soprintendente Andrea Muzzi, il presidente Rossi ha fatto un sopralluogo ai cantieri, costatando di persona lo stato di avanzamento degli interventi. A fare gli onori di casa, il rettore Massimo Augello, che ha illustrato al presidente Rossi e agli altri ospiti le attività in corso alla Sapienza e all'Orto Botanico, allargando l'orizzonte all'intero programma seguito dall'Ateneo in campo edilizio negli ultimi anni. Ricordando le iniziative più recenti, il rettore ha citato l'inaugurazione del Polo didattico delle Piagge e del nuovo dipartimento di Chimica e Chimica industriale, dando l'appuntamento a tra un paio di mesi, quando saranno completati i lavori nella sede degli ex Salesiani, in un ampio spazio adiacente a Via Santa Maria, che daranno una risposta definitiva alle necessità di spazi del settore umanistico.
Alla fine della visita al Palazzo della Sapienza e all'Orto Botanico, il presidente Enrico Rossi ha fatto i complimenti al rettore e ai suoi collaboratori: "davvero grazie a tutti voi - ha detto il presidente - per questi progetti di recupero e valorizzazione di due strutture che hanno un alto valore simbolico e culturale. Siamo davanti al primo nucleo dell'Università di Pisa e al più antico giardino dei semplici d'Europa. La Regione ha fatto economicamente la sua parte e sono felice di costatare di persona che tutto procede speditamente e bene per recuperare e valorizzare due spazi davvero suggestivi con soluzioni anche innovative. Mi pare la migliore risposta alle polemiche che qualcuno aveva voluto sollevare".
"Il percorso compiuto per avviare il restauro del Palazzo della Sapienza - ha dichiarato il rettore Massimo Augello - dimostra che anche le grandi opere possono essere realizzate in tempi brevi, se vi è una piena collaborazione tra le Istituzioni e la condivisione di un progetto realistico e definito. In questo caso, come per l'Orto Botanico, è stato fondamentale il contributo della Regione Toscana, che è intervenuta con il proprio sostegno insieme alla Fondazione Pisa e ai ministeri interessati: devo quindi rivolgere un sentito ringraziamento al presidente Enrico Rossi. Contiamo entro pochi mesi di poter riaprire lo storico edificio, sanando quella che tutti i membri della comunità accademica e la città di Pisa hanno avvertito come una ferita profonda".
“È una risposta concreta, un impegno che non era facile mantenere - ha sottolineato da parte sua il sindaco Marco Filippeschi - La riapertura della Sapienza, cuore storico e simbolo dell’Ateneo, è stata una priorità della città. La chiusura obbligata dal rischio sismico e alla necessità di importanti e costosi lavori di consolidamento è stata una ferita grave. Oggi possiamo dire che anche questo obiettivo sarà raggiunto con l’impegno di tutti e anche con l’apporto diretto della Regione, secondo un protocollo d’intesa condiviso con il Comune per impiegare una parte dei proventi delle vendita della quota detenuta dalla Regione nella Sat”. Il sindaco ha quindi detto che “con la Sapienza aperta, riprenderanno importanti attività universitarie e riaprirà la biblioteca, gestita dal Ministero dei beni culturali, e torneranno a respirare tante attività che hanno sofferto in questi anni: dunque c’è la riconquista di un bene storico di valore assoluto, ci sono servizi che qualificano l’Ateneo e c’è un beneficio economico. Sottolineo anche l’importanza dell’investimento sull’Orto Botanico, per la creazione del polo museale universitario. Un altro passo in avanti per arricchire l’offerta educativa per gli studenti e per offrire un’attrattiva preziosa per i turisti”.

22-02-2016

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