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Il “Dedalus” di Joyce apre il ciclo di “Seminari di interpretazione testuale”

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james_joyceSi apre lunedì 26 marzo alle 17.00 il ciclo di "Seminari d'interpretazione testuale", l'iniziativa promossa dalla facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Pisa come momento d'incontro e di discussione aperto a tutti i docenti e agli studenti interessati. L'appuntamento è nell'Aula multimediale di Palazzo Ricci, in via del Collegio Ricci 10, con il professor Sergio Zatti che parlerà de "La scena iniziale del Dedalus di Joyce". L'intento delle lezioni è privilegiare la centralità e l'autonomia delle opere letterarie nella convinzione che esse parlino della realtà, anche se secondo modi e forme diversissimi dai discorsi dimostrativi e ideologici a cui troppo spesso vengono ricondotte.

Ai relatori si chiede di 'fare parlare' un testo mostrando come, attraverso un uso assai peculiare della lingua, esso costruisce un'immagine fine e complessa del nostro rapporto col mondo. In questo senso, pur nel rispetto di appartenenze disciplinari e specialismi, l'approccio al fenomeno letterario sarà concepito come trasversale: al di là degli steccati di epoca, lingua, cultura e nazionalità; e all'insegna di un'idea ampia di letteratura, dai generi canonici fino ai limiti incerti del non letterario.

Il ciclo di seminari prosegue il 2 aprile con Luigi Blasucci che terrà la lezione "Su un testo usurato di Montale: Non recidere, forbice"; il 16 aprile Paolo Amalfitano parlerà di "Reticenza e narrazione. La funzione degli omissisis in «The Good Soldier» di Ford Madox Ford"; il 23 aprile appuntamento con Francesco Fiorentino "Fabrice a Waterloo: le illusioni perdute"; il 7 maggio con Pier Vincenzo Mengaldo, "Sfogliando lo Zibaldone"; il 14 maggio Matteo Residori farà una "Lettura del madrigale 161 di Michelangelo"; il 21 maggio Francesco Ghelli chiuderà il ciclo con "Antiutopie letterarie e utopie pubblicitarie. 1984 da Orwell a Apple".

23-03-2012

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