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Psicosi senza psicosi

Al via il 3 giugno il IV percorso didattico attraverso il cinema d'autore organizzato dalla clinica psichiatrica di Pisa. Le proiezioni al Cinema Arsenale saranno in tutto cinque

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Mercoledì 3 giugno alle 16,30, con la proiezione di "Hungry hearths" al Cinema Arsenale a Pisa (vicolo Scaramucci 2) prende il via il IV percorso didattico attraverso la visione e la discussione guidata di grandi film d'autore. Il ciclo è curato dalla professoressa Liliana Dell'Osso, direttore della Clinica Psichiatrica di Pisa e della Scuola di Specializzazione in Psichiatria, in collaborazione con il dottor Riccardo Dalle Luche. Questa quarta edizione include cinque film che attraversano cinematografie ed epoche diverse, ma sono accomunati da un unico tema, nella fattispecie la narrazione di percorsi psicopatologici che, alterando il rapporto con la realtà, possono essere detti psicotici, pur in assenza dei criteri diagnostici canonici, vale a dire la presenza di allucinazioni e deliri. Questo giustifica il titolo apparentemente paradossale della rassegna, "Psicosi senza psicosi".
"Hungry hearths" di Saverio Costanzo è il primo dei film in programma e mostra appunto come le problematiche del comportamento alimentare, talora giustificate con motivazioni culturali e di moda, ad esempio il salutismo alimentare, si iscrivono in sviluppi psicotici subdoli e non immediatamente riconosciuti. Nel periodo autunno-inverno, con le date ancora da definire, verranno proiettati altri quattro capolavori: "Persona" di Ingmar Bergman, uno dei film più importanti in assoluto, per molti aspetti, sul rapporto tra cinema e psichiatria, nato dall'esperienza personale di ricovero in un reparto psichiatrico dello stesso regista; "Into the Wild" notissimo film di Sean Penn sulla fuga psicotica di un ragazzo americano nei territori selvaggi dell'Alaska; "Safe" di Todd Haynes, una pellicola esemplare sull'esordio di una psicosi con ossessioni di contaminazione e avvelenamento, a partire da un'esperienza di panico; infine il bellissimo "Il papà di Giovanna" di Pupi Avati, un'altra storia di "psicosi senza psicosi" ambientata nell'italietta piccolo borghese a cavallo della seconda guerra mondiale, un film importante anche per la ricostruzione ambientale dell'Ospedale psichiatrico e dell'importanza della famiglia nella riabilitazione dei pazienti.
La rassegna didattica è rivolta, oltre che agli specializzandi in psichiatria, anche agli studenti di medicina e di tecnica della riabilitazione psichiatrica, e nei limiti delle disponibilità di posto, è aperto al pubblico.

29-05-2015

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