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In Sapienza un convegno sui comportamenti aggressivi contro le donne

Con l'intervento di docenti, medici, autorità locali e regionali, la giornata di studi indagherà il complesso fenomeno sociale con un approccio multidisciplinare

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Martedì 8 marzo, dalle ore 9.00 alle 13.30, nell'Aula Magna Storica del Palazzo la Sapienza di Pisa, si terrà il convegno "Comportamenti aggressivi e genere. Un approccio interdisciplinare", promossa dal Ministero pari opportunità e da Regione Toscana, Provincia di Pisa, Provincia di Lucca, Comune di Pisa e AIS sezione Sociologia della Salute e della Medicina.

Il convegno si aprirà alle ore 9 con i saluti istituzionali del rettore dell'Università di Pisa Massimo Mario Augello, a cui seguirà una prima sessione di lavori dal titolo "La normativa e le pratiche nei territori", coordinata dal prorettore vicario Nicoletta De Francesco, con gli interventi di autorità regionali e locali, tra cui l’assessore alle pari opportunità Salvatore Allocca della Regione Toscana. La seconda parte del convegno, intitolata “Un approccio multidisciplinare”, sarà invece coordinata da Annalaura Carducci del Comitato pari opportunità dell’Università di Pisa, e prevede le relazioni di medici, psicologi, rappresentanti delle forze dell’ordine e docenti universitari, tra cui Liliana Dell’Osso, direttore dell’unità operativa di Psichiatria dell’Università di Pisa.

I comportamenti aggressivi contro le donne sono in crescita, riguardano più ambiti del nostro quotidiano e sono caratterizzati da trasversalità e permanenza nel tempo. Investono la sfera familiare e quella affettiva, il lavoro e la vita di relazione, con conseguenze sociali rilevanti che si riflettono anche sulla sicurezza e la salute delle persone. Questo tema è stato molto dibattuto a livello teorico e politico, molteplici sono stati gli interventi istituzionali e numerose le denunce, ma i dati statistici confermano che gli effetti prodotti risultano significativamente insufficienti. Ci si deve allora interrogare sulle cause e su come determinati atteggiamenti siano rafforzati da una “ambiguità” nei ruoli e nelle identità di genere, che resiste ed é enfatizzata dai contenuti e dalle immagini diffuse dai media, considerati una potente agenzia di socializzazione. Un fenomeno, dunque, complesso che alla luce degli ultimi interventi legislativi induce a una riflessione altrettanto articolata, per poter fornire delle risposte che non trascurino la valenza della dimensione culturale e simbolica.

08-03-2011

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