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Un database con i classici del pensiero economico tradotti nelle varie lingue europee

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, coinvolge un gruppo multidisciplinare di economisti, storici e linguisti dell’Università di Pisa

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Servirà a costruire un database con i classici del pensiero economico tradotti nelle varie lingue europee il Multilateral Project LLP/Erasmus "EE-T. Economic e-Translations into and from European Languages" appena attivato all'Università di Pisa. Finanziato dall'Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (EACEA) dell'Unione Europea (518297-LLP-2011-IT-ERASMUS-FEXI) e coordinato dai professori Marco Guidi e Massimo Augello, il progetto è il primo del genere che coinvolge un gruppo multidisciplinare di economisti, storici del pensiero economico, storici economici e linguisti e che mira a costruire e mettere a disposizione della comunità scientifica una banca di testi on line relativi alla storia dell'economia politica e una serie di contributi di ricerca sulla formazione e circolazione internazionale delle idee e dei linguaggi economici.

Come tutti i Multilateral Projects, questo programma, di durata biennale, mira a promuovere uno degli obiettivi di Europa 2020: favorire il "triangolo della conoscenza" tra ricerca, istruzione e innovazione. Al contempo, saranno sperimentate forme innovative di didattica on line e di social networking che possano avvicinare gli studenti a questi risultati di indagine scientifica, fornendo loro testi economici del passato sui quali svolgere le loro esercitazioni e le loro ricerche di tesi.

L'idea di base che ha attratto l'attenzione dell'Unione Europea è che in tempi di crisi economica ci sia bisogno di avvicinare studenti e lettori ai classici del pensiero economico: una "ricchezza delle idee" che fa il parallelo con la "ricchezza delle nazioni" e insegna a evitare errori che già sono stati compiuti nel passato.

Sono partner del progetto, oltre all'Università di Pisa, l'Università di Paris 2 Panthéon Assas, l'Università di Hohenheim di Stoccarda, l'Università di Barcelona, l'Università di Lisbona, l'Università di Messolongi, L'Università di Bucarest e la Middle East Technical University di Ankara, oltre che due partner privati, Pixel e Connectis di Firenze.

Da gennaio è attivo un portale (http://eet.pixel-online.org/) nel quale sarà possibile trovare progressivamente i vari prodotti del progetto e al quale saranno chiamati a contribuire, in una inedita prospettiva "social", tutti gli studiosi e gli studenti interessati.

11-01-2012

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