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La rinascita della Certosa di Calci

Firmato un protocollo d’intesa e l’Ateneo annuncia investimenti per 300 mila euro

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Al via la rinascita e il recupero della Certosa di Calci. Martedì 8 novembre è stato firmato un protocollo d'intesa fra Comune di Calci, Università di Pisa, Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etno-antropologici per le province di Pisa e Livorno e Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa. Contestualmente il prorettore vicario Nicoletta De Francesco ha annunciato un investimento di 300 mila euro da parte dell'Ateneo per il rifacimento del tetto della sezione di mineralogia del Museo di Storia Naturale e del Territorio che si trova alla Certosa. I lavori cominceranno nel 2012 e una volta ultimati sarà possibile riaprire al pubblico questa ala del museo chiusa da un anno.

"Il protocollo d'intesa – ha detto Nicoletta De Francesco – e lo stanziamento di 300 mila euro sono certamente un passo avanti per il recupero di un gioiello del nostro territorio". I punti cardine del protocollo sono quattro: la costituzione di un tavolo permanente di lavoro composto da tutti i soggetti coinvolti, l'impegno a redigere uno studio di fattibilità per rendere maggiormente fruibile l'intero complesso, la volontà condivisa di mettere in sinergia le risorse e la ricerca di nuove partnership.

"Intanto il Comune – ha sottolineato il sindaco di Calci Bruno Possenti – sta già eseguendo i lavori per la riqualificazione di tutta la zona antistante la Certosa". Il completamento delle opere è previsto per il 2012 e l'investimento complessivo è di quasi un milione di euro. Fra gli interventi programmati ci sono la nuova illuminazione e la pavimentazione della strada di accesso e dei percorsi laterali.

"Il protocollo appena firmato – ha detto il soprintendente Agostino Bureca – è la naturale prosecuzione dell'accordo siglato con l'Ateneo a luglio scorso che per la prima volta ha definito gli ambiti specifici e di cooperazione, all'interno della Certosa, fra il Museo Storico Artistico Nazionale, in consegna alla Soprintendenza, e il Museo di Storia Naturale e del Territorio dell'Università".

"La Fondazione – ha quindi concluso il suo presidente Cosimo Bracci Torsi – si colloca in questo contesto come soggetto esterno, non coinvolto direttamente nella gestione del complesso monumentale, anche se da molti anni siamo interessati al recupero di questo eccezionale patrimonio artistico sul quale ad oggi abbiamo investito circa 1 milione e mezzo di euro".

08-11-2011

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