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L'Ateneo preoccupato per l'occupazione di Palazzo Mastiani

Convocata per giovedì 31 marzo una riunione straordinaria del Senato Accademico per esaminare la questione

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L'Università di Pisa considera grave e preoccupante l'occupazione di Palazzo Mastiani da parte di un gruppo di studenti del collettivo Tijuana Project.

In primo luogo esso rappresenta un atto di rottura nei confronti della politica fin qui seguita dal vertice dell'Ateneo finalizzata al dialogo e all'apertura verso le istanze provenienti da tutte le componenti studentesche.

In secondo luogo, al di là di ogni altra doverosa considerazione riguardante profili di liceità, si ritiene estremamente preoccupante la presenza di persone all'interno del Palazzo Mastiani, edificio attualmente inagibile in quanto pericoloso per l'incolumità pubblica. Proprio a causa di tale pericolosità l'Ateneo nei mesi scorsi ha avviato e parzialmente realizzato nel Palazzo una prima serie di interventi di ristrutturazione, dei quali a gennaio è stato completato il primo lotto, con un investimento di circa 500 mila euro. Gli interventi non hanno ancora interessato gli ambienti interni dell'edificio, che dunque rimane inagibile e assolutamente inidoneo a essere utilizzato per qualsiasi attività e tantomeno per la realizzazione delle iniziative pubbliche delle quali è stata data notizia in un volantino del collettivo Tijuana Project.

Proprio in considerazione di tutto questo, alcuni rappresentanti dell'Ateneo si sono subito attivati per incontrare gli studenti del Collettivo ed esprimere loro la più viva preoccupazione per la situazione venutasi a determinare, di cui è stata data informazione alle autorità competenti.

Ricordando l'analogo episodio verificatosi un anno fa, che condusse alla decisione di effettuare uno sgombero forzato dell'edificio, e per non rendere inevitabile un analogo percorso in presenza delle medesime condizioni di allora, il rettore Massimo Mario Augello tiene a ribadire la scelta dell'Ateneo di dialogo e di apertura, fermo restando il doveroso rispetto delle normative vigenti. Per questo, il rettore ha convocato una seduta straordinaria del Senato Accademico, al fine di esaminare e discutere la questione.

31-03-2011

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