Contenuto principale della pagina Menu di navigazione Modulo di ricerca su uniPi

Inaugurata la nuova serra tropicale all’Orto e Museo botanico dell’Università di Pisa

L’Orto sarà aperto a ingresso gratuito anche sabato 24 e domenica 25 marzo in occasione delle Giornate Fai di Primavera

  • Condividi l'articolo su Facebook
  • Condividi su Twitter
  • Condividi su Google Plus

È stata inaugurata all’Orto e Museo botanico dell’Università di Pisa una nuova serra tropicale. La nuova serra sarà aperta e visitabile gratuitamente, come tutto l’Orto botanico, anche sabato 24 e domenica 25 marzo dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle 16) in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Ad accogliere i visitatori nella nuova struttura c’erano il direttore dell’Orto botanico Lorenzo Peruzzi, e la presidentessa del Sistema Museale d’Ateneo Chiara Bodei. “La serra tropicale è stata ristrutturata dal punto di vista edilizio durante il triennio 2012-2014 – spiega Lorenzo Peruzzi – successivamente è iniziata la progettazione per il nuovo allestimento che ora comprende 150 specie vegetali arbustive e arboree provenienti dalle aree tropicali del pianeta, quelle cioè comprese tra i tropici del Cancro e del Capricorno e caratterizzate da temperature elevate durante tutto l’an.
In particolare, l’allestimento segue un criterio geografico e ogni aiuola rappresenta un continente per riunire assieme il maggior numero possibile di specie della medesima provenienza, sia di ambienti forestali che di savana. Inoltre, un piccolo spazio vicino all’ingresso è dedicato specificatamente a una collezione di epifite tropicali, tra le quali spiccano alcuni bellissimi esemplari di orchidee.
Tra le altre piante presenti ci sono poi specie rare o a rischio di estinzione come Cycas circinalis e Cycas taiwaniana, esclusive, rispettivamente dell’India meridionale e della Cina meridionale. Ma la scelta è stata anche quella di ospitare specie molto conosciute, perché coltivate come piante d’appartamento, che in natura però assumono portamenti imponenti, ben diversi da quelli che siamo abituati a vedere nelle nostre abitazioni. Ne sono esempi Chamaedorea elegans, il ben noto Ficus benjamina e la Kenzia, Howea forsteriana, specie esclusiva dell’Isola di Lord Howe, nell’Oceano Pacifico.
Per quanto riguarda l’allestimento, i lavori sono stati coordinati e realizzati sotto la supervisione del direttore dell’Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi, del curatore dell’Orto, Giuseppe Pistolesi e del conservatore del Museo, Lucia Amadei. Hanno collaborato i giardinieri dell’Orto Luca Ciampi, Andrea Giannotti e Otello Malfatti; Luca Davini e Alberto Trinco del Servizio Civile Regionale 2017; Roberta Vangelisti per le realizzazioni grafiche e Leonardo Cocchi per i cartellini identificativi delle piante.

23-3-2018

Questo sito utilizza solo cookie tecnici, propri e di terze parti, per il corretto funzionamento delle pagine web e per il miglioramento dei servizi. Se vuoi saperne di più, consulta l'informativa