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INVITO E COMUNICATO STAMPA Inaugurazione della nuova serra tropicale dell’Orto e Museo botanico dell’Università di Pisa

L’appuntamento è venerdì 23 marzo alle 15; l’Orto resterà poi aperto a ingresso gratuito anche sabato 24 e domenica 25 marzo in occasione delle Giornate della Fai

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Venerdì 23 marzo alle 15 si inaugura la nuova serra tropicale dell’Orto e Museo botanico dell’Università di Pisa (Via Luca Ghini, 5). Dopo i saluti istituzionali delle autorità accademiche sono previsti gli interventi della professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale di Ateneo e del professore Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo Botanico. Al termine della cerimonia seguirà una visita guidata della serra che sarà aperta e visitabile gratuitamente, come tutto l’Orto botanico, anche sabato 24 e domenica 25 marzo dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle 16) in occasione delle Giornate Fai di Primavera.
“La serra tropicale è stata ristrutturata dal punto di vista edilizio durante il triennio 2012-2014 – spiega Lorenzo Peruzzi - successivamente è iniziata la progettazione per il nuovo allestimento che ora comprende 150 specie vegetali arbustive ed arboree provenienti dalle aree tropicali del Pianeta, quelle cioè comprese tra i tropici del Cancro e del Capricorno e caratterizzate da temperature elevate durante tutto l'anno”.
In particolare, l’allestimento segue un criterio geografico e ogni aiuola rappresenta un continente per riunire assieme il maggior numero possibile di specie della medesima provenienza, sia di ambienti forestali che di savana. Inoltre, un piccolo spazio vicino all’ingresso è dedicato specificatamente a una collezione di epifite tropicali, tra le quali spiccano alcuni bellissimi esemplari di orchidee.
Tra le altre piante presenti ci sono poi specie rare o a rischio di estinzione come Cycas circinalis e Cycas taiwaniana, esclusive, rispettivamente dell’India meridionale e della Cina meridionale.
Ma la scelta è stata anche quella di ospitare specie molto conosciute, perché coltivate come piante d’appartamento, che in natura però assumono portamenti imponenti, ben diversi da quelli che siamo abituati a vedere nelle nostre abitazioni. Ne sono esempi Chamaedorea elegans, il ben noto Ficus benjamina e la Kenzia, Howea forsteriana, specie esclusiva dell’Isola di Lord Howe, nell’Oceano Pacifico.
Per quanto riguarda l’allestimento, i lavori sono stati coordinati e realizzati sotto la supervisione del direttore dell’Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi, del curatore dell’Orto, Giuseppe Pistolesi e del conservatore del Museo, Lucia Amadei. Hanno collaborato i giardinieri dell’Orto Luca Ciampi, Andrea Giannotti e Otello Malfatti; Luca Davini e Alberto Trinco del Servizio Civile Regionale 2017; Roberta Vangelisti per le realizzazioni grafiche e Leonardo Cocchi per i cartellini identificativi delle piante.

 

22-3-2018

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