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Domenica 2 luglio la seconda apertura gratuita dell’Orto e del Museo botanico

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Dopo il successo del 4 giugno, arriva la seconda delle “Domeniche al verde”, la giornata di apertura gratuita dell’Orto e Museo botanico dell’Università di Pisa. L’iniziativa è nata da una proposta del presidente del Consiglio comunale di Pisa Ranieri Del Torto e subito raccolta e rilanciata con entusiasmo dal rettore Paolo Mancarella e dalla presidente del Sistema Museale di Ateneo (SMA), Nicoletta De Francesco, oltre che dal direttore scientifico dell'Orto e Museo Botanico, Lorenzo Peruzzi. Grazie al loro impegno, il giardino secolare a ridosso della Torre di Pisa (accesso da via Ghini 13 o da via Roma 56) resterà aperto gratuitamente ai visitatori la prima domenica di ogni mese.

La prima “domenica al verde" aveva riscosso molto successo, con un totale di 685 visitarori, cioè una media di oltre 60 visitatori ogni ora. Per maggiori informazioni: 050 2211310, 050 2211318, www.sma.unipi.it.
L’Orto Botanico
L’Orto botanico è stato fondato nel 1543-1544 da Luca Ghini (1490-1556), naturalista, medico e botanico imolese: si tratta del primo Orto botanico universitario del mondo. Costruito originariamente sulle rive del fiume Arno, fu trasferito nell’attuale sede nel 1591 e poi ampliato progressivamente fino all’attuale estensione di 3 ettari. Della originale disposizione oggi rimangono sei grandi vasche di arenaria. Ospita piante dei 5 continenti: le succulente dei deserti africani e americani; le piante aromatiche della macchia mediterranea; le specie delle paludi toscane; numerosi alberi secolari e tante altre.
L’Orto contribuisce alla didattica universitaria, alla ricerca scientifica, alla conservazione della biodiversità; promuove attività didattiche e divulgative rivolte alle classi scolastiche e al pubblico.

Il Museo Botanico
Il Museo botanico è l’erede dell’antica Galleria, istituita nel 1591 dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici per raccogliervi le “opere della natura”. Vi erano associati uno studio di pittura, dove un miniatore eseguiva dal vero illustrazioni botaniche, e una fonderia per la preparazione dei medicamenti.
Di questo primo periodo si conservano oggi la Quadreria, composta di ritratti seicenteschi di illustri botanici, il Portone monumentale dell’entrata alla Galleria e lo “Studiolo” per i semi dell’Orto botanico. Il Museo conserva inoltre oggetti legati all’insegnamento della botanica universitaria dalla fine del Settecento. Alcuni sono vere opere d’arte, come i modelli botanici in cera e in gesso e le tavole didattiche acquarellate (XIX sec.). Altre raccolte sono i campioni vegetali in vitro, la xiloteca, i modelli didattici, gli strumenti della botanica e le collezioni paleobotaniche. Infine, il Museo conserva gli Erbari, insostituibili strumenti di lavoro per i ricercatori di tutto il mondo. Gli Erbari sono le collezioni attualmente più utilizzate.

28-06-2017

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