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ebookOltre 2.000 eBooks di tutti gli ambiti disciplinari presenti sulla piattaforma Science Direct dell'editore Elsevier, pubblicati a partire dal 2008, sono adesso accessibili grazie a un progetto avviato dal consorzio Cipe, al quale hanno partecipato le università aderenti, fra cui l'Università di Pisa, tramite il Sistema Bibliotecario.

Gli eBooks sono consultabili dalla piattaforma Science Direct:

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La piattaforma offre inoltre molteplici opinioni per la ricerca di titoli specifici. I testi possono essere consultati, stampati e scaricati senza alcuna limitazione.

Alla fine del progetto, l'Università di Pisa individuerà una selezione dei testi di maggiore interesse, di cui rimarrà proprietaria.

Convegno Turing"È significativo che la figura di Alan Turing, di cui ricorrono i cento anni dalla nascita, sia celebrata nella città di Pisa, che da sempre si è distinta come culla dell'informatica e che, con la CEP, ha dato vita al primo calcolatore elettronico italiano". Con queste parole, il prorettore vicario Nicoletta De Francesco ha aperto il convegno scientifico dedicato ad "Alan Turing: il genio e l'uomo", che si è tenuto venerdì 17 febbraio 2012 nell'Aula Magna della facoltà di Scienze MFN.

Il convegno fa parte di due giornate organizzate dal dipartimento pisano di Informatica per far conoscere il grande scienziato inglese, che è tra i padri fondatori dell'informatica e dell'intelligenza artificiale e che ha anche dato un contributo fondamentale, durante la seconda guerra mondiale, a decifrare i codici militari nazisti. Il 16 si è tenuta un'edizione speciale della Gara nazionale di programmazione della "Macchina di Turing" per gli studenti delle scuole superiori di tutta Italia che, coordinata dal professor Antonio Cisternino, ha visto la partecipazione dei 34 vincitori delle edizioni passate. La Gara è nata nel 1997 nell'ambito della settimana della cultura scientifica, su iniziativa del dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa, che tuttora la promuove. I suoi obiettivi sono sia la diffusione della cultura informatica, che l'orientamento per i ragazzi delle scuole superiori verso questa disciplina.

Il 17 mattina è stata approfondita la figura di Turing come pioniere dell'informatica e nel pomeriggio, oltre al convegno prima richiamato, è stata rappresentata la pièce teatrale dal titolo "Il bivio di Alan" scritta da Mario Cristiani, Chiara Bodei e Maria Rita Laganà. A interpretare Turing il professor Paolo Mancarella, prorettore per la Didattica, mentre a dare voce alla "Macchina" ha provveduto Francesca Gelichi. A chiudere l'iniziativa la testimonianza del professor Martin Davis, della New York University, grande logico e informatico.

Paolo MancarellaAlan Turing è stato indubbiamente tra i più grandi scienziati del novecento. Poco più che ventenne, ha ideato un modello matematico, noto appunto come "Macchina di Turing", che è tuttora il modello di riferimento di ciò che possa essere calcolato da qualsiasi computer. Durante la seconda guerra mondiale, Turing fu arruolato dal governo britannico nel gruppo di crittografi, o più appropriatamente di crittoanalisti, che aveva il compito di decifrare i codici militari tedeschi. Il suo contributo fu decisivo in varie fasi, per esempio con la partecipazione al concepimento della macchina elettromeccanica messa a punto per decifrare in modo veloce i messaggi della marina militare tedesca. In quanto prima macchina in forma elettronica, questa era, di fatto, l'antenata dei moderni computer.

Nel dopoguerra Turing è stato uno dei pochi scienziati al mondo in grado di comprendere l'importanza dell'integrazione tra teoria del calcolo e tecnologia elettronica, nonché l'inefficienza del progettare macchine diverse per svolgere compiti diversi, rispetto al vantaggio di progettare una macchina universale in grado di elaborare, alla stregua dei dati, le istruzioni per trattarli. Forte di questo bagaglio, Turing s'imbarcò nel progetto di costruire una macchina elettronica capace di eseguire qualsiasi programma. La sua visione di questa sfida era quella, per dirla con le sue stesse parole, di "costruire un cervello".

Nel 1950 Turing ha pubblicato sulla rivista di filosofia "Computing Machinery and Intelligence" un saggio considerato una pietra miliare dell'intelligenza artificiale. Nel saggio ha proposto un esperimento oggi noto come "test di Turing", allo scopo di definire i requisiti necessari affinché una macchina possa essere considerata intelligente.

Data quest'ampia gamma di contributi non c'è da stupirsi se nel 1966 è stato dedicato a lui il "Turing Award", l'equivalente del premio Nobel per l'informatica. L'informatica non è stato il solo ambito cui Turing ha contribuito: dopo avere sconfinato nella filosofia, nel 1952 Turing si occupò di embriologia, sviluppando un approccio matematico alle basi chimiche della morfogenesi. S'interessò anche all'esistenza dei numeri di Fibonacci nella struttura di foglie e piante, con particolare attenzione ai girasoli. E chissà quali altri contributi avrebbe dato, se non fosse stato condannato per la sua omosessualità che all'epoca in Gran Bretagna era considerata un reato. Dovendo scegliere tra le prigioni e la castrazione chimica, scelse quest'ultima. Le conseguenze lo portarono a una profonda sofferenza e con ogni probabilità fu proprio questa a spingerlo al suicidio, nel 1954, quando aveva appena 42 anni. Solo nel 2009 il Governo Britannico ha riconosciuto pubblicamente il contributo di Turing alla scienza e alla vittoria degli Alleati e reso pubbliche scuse per il trattamento che gli era stato inflitto.

Guarda il video della pièce teatrale "Il bivio di Alan".
Guarda il servizio tg di 50 Canale sulla Gara della Macchina di Turing. 


 

Fratelli TavianiL'Università di Pisa si felicita con Paolo e Vittorio Taviani, vincitori dell'Orso d'Oro alla 62a edizione del festival di Berlino con il film "Cesare deve morire", in cui i detenuti del carcere di Rebibbia si trasformano in attori per mettere in scena il "Giulio Cesare" di Shakespeare.

I due grandi fratelli del cinema d'autore italiano sono nati a San Miniato, in provincia di Pisa, e hanno trascorso gli anni della gioventù nella Pisa dell'immediato dopoguerra, frequentando per alcuni periodi la facoltà di Lettere dell'Ateneo pisano. Il contatto con gli ambienti culturali e universitari della città ha stimolato la loro passione per il cinema, spingendoli ad approfondire la conoscenza sia della sua storia che della tecnica, fino a farne attivi animatori del cineclub pisano. Dal Palazzo della Sapienza dell'Ateneo, con la regia del documentario su "Curtatone e Montanara", è partita la loro prestigiosa carriera.

Proprio per sottolineare questo legame, nel marzo del 2008 l'Università di Pisa ha conferito a Paolo e Vittorio Taviani la laurea specialistica honoris causa in "Cinema, teatro e produzione multimediale". "Questa è stata la nostra Università – hanno ricordato i due fratelli in quell'occasione – anni di formazione, forti. Anche se pochi sono gli esami che abbiamo dato. È stata la nostra Università perché qui sono nate le prime sollecitazioni al nostro lavoro nel cinema...".

Leggi tutta la Lectio Magistralis tenuta da Paolo e Vittorio Taviani con il titolo "Itinerari: dalla Sapienza allo schermo"

Logo ANVURNove docenti dell'Università di Pisa sono stati nominati tra i 450 membri, molti dei quali provenienti da atenei e centri di ricerca stranieri, dei Gruppi di esperti della valutazione che avranno il compito di monitorare, per conto dell'ANVUR, la qualità della ricerca per il periodo 2004-2010. Sono rispettivamente i professori Marco Abate e Giuseppe Mario Buttazzo per quanto riguarda l'Area 1 delle Scienze matematiche e informatiche; il professor Ennio Arimondo per l'Area 2 delle Scienze fisiche; la professoressa Maria Perla Colombini per l'Area 3 delle Scienze chimiche; i professori Uberto Bortolotti e Paolo Miccoli per l'Area 6 delle Scienze mediche; il professor Leonardo Tognotti per l'Area 9 dell'Ingegneria industriale e dell'informazione; il professor Guido Paduano per l'Area 10 delle Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche; il professor Neri Salvadori per l'Area 13 delle Scienze economiche e statistiche.

A questi docenti va aggiunto un assegnista del dipartimento pisano di Ingegneria dell'informazione, Filippo Costa, che è stato selezionato tra i 14 collaboratori che si occuperanno di supportare il lavoro dei GEV e come unico referente per l'Area 9 dell'Ingegneria industriale e dell'informazione.

La nomina nei GEV, che è sganciata da criteri di appartenenza alle rispettive sedi universitarie, rappresenta di fatto un attestato dell'autorevolezza scientifica dei docenti selezionati, che vengono riconosciuti tra i massimi esperti della disciplina nel cui ambito operano. Per l'Università di Pisa è dunque motivo di grande soddisfazione, accresciuta dal fatto che un altro docente pisano, il professor Andrea Bonaccorsi, è stato nominato già da diversi mesi tra i sette membri del Consiglio direttivo dell'ANVUR e a lui è stato affidato il ruolo di vice coordinatore delle attività di Valutazione della qualità della ricerca (VQR) per il periodo 2004-2010.

I GEV, che costituiscono l'organismo di base del processo valutativo, sono già operativi e impegnati a completare la scelta dei criteri per sottoporre a valutazione i diversi "prodotti" della ricerca. Nei prossimi due mesi, in parallelo con le attività di selezione e di trasmissione da parte degli atenei di tre "prodotti" per ogni docente, i GEV andranno a definire il database dei revisori. A quel punto potrà partire il vero e proprio processo della valutazione, che sarà successivamente integrato con altri indicatori di qualità. Compito finale dei GEV sarà quello di predisporre il rapporto conclusivo, sulla cui base sarà elaborata la relazione finale dell'ANVUR. L'obiettivo è di completare questo iter in circa un anno.

Anche la PLUS partecipa alle procedure di valutazione delle università (leggi l'articolo)

Ne hanno parlato:
Tirreno Pisa
Nazione Pisa 
TirrenoPisa.it

cover Cani e BambiniCani e bambini: un'attrazione fatale e irresistibile. Ma quali sono le regole per trasformare l'amico a quattro zampe in un perfetto compagno di giochi, bisognoso anche lui di rispetto e attenzione? Angelo Gazzano, ricercatore della facoltà di Medicina veterinaria dell'Università di Pisa, lo spiega in un libro intitolato "Cani e bambini: istruzioni per l'uso", edito dalle Edizioni Plus, da domani in edicola col quotidiano "Il Tirreno", a 3,50 euro. Nel libro sono illustrate dieci semplici regole che, se applicate in modo corretto, aiuteranno a conoscere meglio il proprio animale e a interpretarne il comportamento in modo da trascorrere insieme a lui un'esistenza serena in famiglia.

Il libro, accompagnato da divertenti illustrazioni di Virginia Chiabotti e Umberto Mangiardi, è stato pensato per essere letto direttamente dai bambini, che troveranno consigli utili per un corretto approccio ai cani: mai disturbarli mentre mangiano o dormono; mai dare troppa confidenza a cani sconosciuti; avvicinarsi sempre agli amici a quattro zampe seguendo regole ben precise. Allo stesso tempo, il volume ha sezioni specifiche riservate ai genitori, a cui viene spiegato come guidare i propri figli alla conoscenza dei cani.

Angelo Gazzano è anche responsabile di ETOVET, il gruppo di ricerca in etologia e fisiologia veterinaria e direttore del master in "Medicina comportamentale degli animali d'affezione".

logo PLUSLe Edizioni PLUS hanno aderito all'iniziativa che consente una migliore gestione delle proprie pubblicazioni all'interno della Valutazione della Qualità della Ricerca 2004-2010, l'ambizioso processo di valutazione lanciato dall'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR: www.anvur.org).

La procedura definita prevede che gli autori debbano sottoporre i PDF dei loro lavori migliori, che ANVUR farà esaminare da esperti internazionali anonimi. Ciò può avvenire direttamente, quando l'autore dispone sia del PDF della propria opera che dei diritti di riuso, il che normalmente accade per gli articoli di riviste, specie in ambito scientifico, tecnico, medico e, in misura crescente, nelle scienze sociali. Molto più raramente si verifica per i libri: se l'autore non dispone del file PDF o dei relativi diritti, è invitato a chiederlo al proprio editore, che potrà consegnarglielo o caricarlo direttamente nel sistema.

La gestione dei diritti d'autore lungo l'intero processo è disciplinata da un regolamento cui ciascun partecipante deve aderire. Da un lato, chi carica i file delle pubblicazioni deve garantire di averne i diritti, dall'altro l'ANVUR e i singoli valutatori sono vincolati a un uso delle pubblicazioni strettamente limitato alla procedura, con l'esclusione di qualsiasi riproduzione o distribuzione.

Le previsioni contrattuali sono poi rafforzate da alcune misure tecniche: su tutti i file sarà apposto un watermark che li contrassegnerà come prodotti esclusivamente per uso nella VQR. Sui file dei libri sarà anche apposto un DRM basato su tecnologia Adobe che limiterà l'accesso al file tramite user-id e password, inibendone la riproduzione.

Le Edizioni PLUS, registrandosi a questo servizio, riceveranno direttamente dal sistema le informazioni su quali pubblicazioni del proprio catalogo sono state selezionate per la valutazione al momento stesso del caricamento da parte degli autori dei metadati bibliografici. Riceveranno inoltre le richieste di file PDF, senza la necessità di essere contattati dagli autori. Avranno inoltre la possibilità di caricare i file direttamente sul sistema informatico dell'ANVUR, con le garanzie di protezione offerte da CINECA, evitando di far transitare i file per le mani dei singoli autori. Allo stesso tempo, gli autori saranno informati - al momento del caricamento dei dati bibliografici - che l'editore ha aderito alla procedura e pertanto caricherà direttamente il file.

Le Edizioni PLUS in stretta collaborazione con l'Associazione italiana degli editori hanno collaborato attivamente alla definizione della procedura che consente una migliore gestione delle pubblicazioni da parte dei diversi autori.

Scarica il regolamento

Universiadi

premiata

(Shentzen, 12-23 Agosto 2011)

Rappresentanti dell'Università di Pisa

Nuoto

Rachele Bruni – Facoltà di Scienze Motorie

Medaglia d'oro nella Fondo 10 km.

Alice Franco – Facoltà di Chimica

Medaglia di bronzo nella Fondo 10 km

Martina De Memme – Facoltà di Economia

Quarto posto negli 800 m stile libero, quinto nei 400 m, e settimo nei 1500 m.

premiata Cus

Silvia Florio – Facoltà di Scienze

Sesta nella staffetta 4 x100 stile libero.

Scherma

Stefano Sbragia – Facoltà di Giurisprudenza

Medaglia d'Argento nella sciabola a squadre.

Tommaso Lari – Facoltà di Fisica

Medaglia d'Argento nel fioretto a squadre e ottavo posto nell'individuale.

Martina Batini – Facoltà di Ingegneria

Quinto posto nel fioretto a squadre e settimo nell'individuale.

Tiro con l'Arco:

Silvia Matteucci – Facoltà di IngegneriaAtleta premiato cus

Ha partecipato nella categoria Recurve Women, la specialità più tradizionale.

Jasmil Frandi – Facoltà di Scienze Politiche

Ha partecipato nella categoria Compound Women.

Tiro a Segno:

Andrea Spilotro – Facoltà di Ingegneria

Non si è qualificato per le finali della sua specialità, ma è atleta di ottimo livello, con partecipazioni agli Europei e a competizioni di livello nazionale.

Campionati Nazionali Universitari

(Torino, 20-28 Maggio 2011)

Vincitori di Medaglie d'oro per il CUS Pisapremiatacus

Calcio a 5 maschile

Sean Martini – Facoltà di Medicina

Luca Vasarelli – Facoltà di Ingegneria

Pasquale Mastria – Facoltà di Economia

Valerio Vasile – Facoltà di Scienze Politiche

Giacomo Bertoldi – Facoltà di Giurisprudenza

Vincenzio Ciaralli – Facoltà di Scienze

Diego Rognini – Facoltà di Economia

Antonio Galfano – Facoltà di Scienzecuspremi

Tobias Luft – Facoltà di Medicina

Damiano Umalini – Facoltà di Medicina

Nino Paratore – Facoltà di Informatica

Canottaggio:

Specialità: "Due Con" maschile, 2000 metri

Simone Tonini – Facoltà di Agraria

Alessio Melosi – Facoltà di Scienze

Specialità: "Doppio Esordienti" femminile, 1000 metri

Carlotta del Gaudio – Facoltà di Ingegneria

Natascia Matteis – Facoltà di Medicinapremiaticus2

Pugilato:

Categoria: fino ai 75 kg

Michele Meucci – Facoltà di Economia

Categoria: fino ai 64 kg

Osvaldo Ivan Mastromatteo – Facoltà di Ingegneria

Atletica Leggera:

Lancio del Martello

Micaela Mariani – Facoltà di Ingegneria

Pagina FacebookL'Università di Pisa sempre più social e interattiva approda su Facebook e Twitter. L'Ateneo ha infatti da poco attivato le sue pagine istituzionali sulle più conosciute piattaforme di community per promuovere le attività accademiche e informare gli studenti nel contesto partecipato del web 2.0.

La fan page "Università di Pisa - Pagina ufficiale" inaugurata da qualche settimana, ha già superato i 600 sostenitori. Gallerie fotografiche, video e articoli di interesse per studenti e non solo arricchiscono la pagina, aggiornata ogni giorno con nuovi post.

Facebook non è l'unico social network su cui è arrivata l'Università di Pisa, che si è lanciata anche sul sito di microblogging Twitter, con il nickname "Unipisa" contando ad ora quasi 300 follower. Sul profilo di Unipisa si possono seguire costanti aggiornamenti su eventi e notizie legate alla vita universitaria.

Su YouTube L'università di Pisa ha attivato ben due canali: VideoUNIPI è il canale ufficiale, in cui sono pubblicati i video sulla vita universitaria, mentre il canale Rassegna Stampa SUP è una sezione in cui sono raccolti i filmati della rassegna stampa tratti da Tg e trasmissioni che parlano dell'Ateneo e delle altre istituzioni del Sistema Universitario Pisano.

Pagina TwitterQueste iniziative si collocano all'interno di una nuova e più aperta attività di comunicazione che l'Università ha intrapreso già con il rinnovamento della homepage del sito d'Ateneo con una sezione interamente dedicata alle news e agli approfondimenti su eventi e ricerca.

"Questi nuovi strumenti interattivi diventano anch'essi parte integrante del flusso di comunicazione istituzionale - ha commentato Nicoletta De Francesco, prorettore vicario e delegato alla Comunicazione dell'Università - L'attivazione dei social network testimonia la volontà dell'Ateneo di valorizzare il dialogo con tutta la comunità accademica, ma anche con le diverse realtà esterne, con un'attenzione privilegiata per il mondo giovanile".

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Tirreno Pisa
InToscana.it 
PisaInformaFlash.it 

SzymborskaIl 9 maggio del 2007 Wislawa Szymborska, Premio Nobel per la poesia nel 1996, è stata ospite dell'Università di Pisa e delle facoltà di Lettere e di Lingue, accettando di incontrare i suoi lettori – lei tradizionalmente così riservata - nella Sala degli Stemmi messa a disposizione per l'occasione dalla Scuola Normale. L'Ateneo vuole rendere omaggio alla grande poetessa polacca, nata a Kornik nel 1923 e morta martedì 31 gennaio 2012 a Cracovia, pubblicando l'Editoriale della rivista "Athenet" scritto in occasione di quella visita.

Quando le professoresse Giovanna Tomassucci e Donatella Bremer ci hanno anticipato la notizia del viaggio di Wislawa Szymborska a Pisa, dove avrebbe incontrato gli studenti dell'Ateneo, a stento ricordavamo di aver sentito nominare di tanto in tanto quel nome.

L'ottantaquattrenne poetessa polacca, insignita del Premio Nobel per la letteratura nel 1996, non fa molto per apparire: "è una delle più grandi poetesse dei nostri tempi - ha sintetizzato il critico Stas' Gawronski - ma sembra che non voglia farlo sapere. Gli italiani non hanno mai visto un suo passaggio in televisione o ascoltato la sua voce per radio e, forse, neppure incontrato una sua fotografia su un giornale". Eppure, il tantissimo pubblico che affollava la Sala degli Stemmi della Normale, in gran parte ragazzi e giovani, sprigionava un'energia, un calore e una passione, diremmo quasi un'attrazione magnetica verso la Szymborska, che raramente ci è capitato di constatare, anche in occasione di incontri con artisti assai più affermati e famosi.

Quale è allora il segreto di questa signora esile e riservata, che riesce a far "digerire" la poesia a un pubblico ampio, non composto solo da specialisti? Il suo incontro pisano sembra darci almeno tre risposte.

La prima è nella sua scelta di confrontarsi con la platea, dopo aver affrontato un viaggio di migliaia di chilometri, limitandosi a leggere in polacco alcune poesie e ad ascoltare, interessata e spesso divertita, i commenti dei relatori. Rinunciando così a tenere un discorso o una lezione, a dare una sua interpretazione e magari a tirare una stoccata a destra o a manca, per lasciare spazio esclusivamente al nudo testo poetico. Quanti artisti e quanti intellettuali che ci circondano riescono a resistere a quelle tentazioni?szymborska1

La seconda riguarda la nota di ironia e di disincanto con cui la Szymborska guarda alle faccende del mondo e, in prima battuta, a se stessa. Per esempio, in Ad alcuni piace la poesia: Ad alcuni - cioè non a tutti./E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza./Senza contare le scuole, dov'è un obbligo,/e i poeti stessi,/ce ne saranno forse due su mille... o ne L'ombra: La mia ombra è come un buffone/dietro la regina. Quando lei si alza/il buffone sulla parete balza/e sbatte nel soffitto col testone./Il che forse a suo modo duole/nel mondo bidimensionale... Quanti sono gli artisti e gli intellettuali che si prendono sempre tremendamente sul serio?

La terza sta nella quotidianità dei suoi temi, che appaiono semplici e "vicini", ma quasi mai banali. Quale altro poeta ha dedicato un testo allo Scrivere un curriculum (...A prescindere da quanto si è vissuto/è bene che il curriculum sia breve./È d'obbligo concisione e selezione dei fatti./Cambiare paesaggi in indirizzi/e malcerti ricordi in date fisse...) o ai pensieri de Il gatto in un appartamento vuoto (...Qualcosa qui non comincia/alla sua solita ora./Qualcosa qui non accade/come dovrebbe./Qui c'era qualcuno, c'era,/poi d'un tratto è scomparso/e si ostina a non esserci...)? Oltretutto senza che questo approccio renda estranea la poesia della Szymborska ad argomenti impegnati, come dimostrano, per esempio, La prima fotografia di Hitler (E chi è questo pupo in vestina?/Ma è Adolfino, il figlio dei signori Hitler!/Diventerà forse un dottore in legge/o un tenore dell'opera di Vienna?/Di chiè questa manina, di chi,/e gli occhietti,il nasino?...), Figli dell'epoca (Siamo figli dell'epoca,/l'epoca è politica./Tutte le tue, nostre, vostre/faccende diurne,notturne/sono faccende politiche...) o da ultimo Una fotografia dell'11 settembre (Saltarono dai piani in fiamme, giù/...uno, due, altri ancora/più in alto, più in basso./Una fotografia li ha colti mentre erano vivi/e ora li preserva/sopra il suolo, diretti verso il suolo...)?

Calendario VersilianaMaestri e giovani a confronto sull'arte del sapere, per sviluppare il dialogo tra le diverse generazioni sui temi della filosofia, della legalità, della letteratura, delle tecnologie, dell'economia e dell'arte. Con questa formula partiranno sabato 4 febbraio gli Incontri "invernali" al Caffè della Versiliana, che vedranno come protagonisti il filosofo Remo Bodei; il procuratore capo della Repubblica di Torino, Gian Carlo Caselli; gli scrittori Edoardo Nesi, Marco Malvaldi e Fabio Genovesi; il direttore dell'Istituto di informatica e telematica del CNR di Pisa, Domenico Laforenza; l'economista Tito Michele Boeri e il giornalista economico de "Il Fatto Quotidiano", Stefano Feltri.

A spiegare le tante novità del celebre salotto culturale versiliese è la professoressa Dianora Poletti, preside della facoltà di Economia, che da quest'anno ricopre la carica di presidente della Fondazione "La Versiliana". "Per questo ciclo di incontri - spiega - abbiamo scelto di dedicare particolare attenzione ai giovani, rivolgendoci agli studenti delle scuole superiori e dell'Università, con l'obiettivo di stimolare il loro dialogo e confronto con i 'Maestri del Sapere', senza naturalmente sconfessare il tradizionale approccio che fa del Caffè della Versiliana un salotto letterario aperto e apprezzato anche da un pubblico generalista". Al centro del progetto vi è la collaborazione con l'Università di Pisa, che ha concesso il suo patrocinio all'iniziativa. "Non posso che essere orgogliosa di questo rapporto privilegiato con l'Ateneo pisano – continua la professoressa Poletti – che testimonia l'apprezzamento per il progetto culturale della Fondazione 'La Versiliana', nell'ottica di una sinergia che potrà essere sviluppata con successive iniziative. In questa stessa direzione è significativo anche il patrocinio del CNR-IIT di Pisa. Un'altra novità della manifestazione è la presenza di 'RadioEco', l'emittente radiofonica web interamente gestita dagli studenti dell'Università di Pisa, che seguirà tutti gli appuntamenti del Caffè con interviste ai protagonisti e con la messa in onda degli incontri".

Innovativo è anche il carattere itinerante degli appuntamenti, che si svolgeranno tra il Chiostro di sant'Agostino a Pietrasanta, Villa Bertelli di Forte dei Marmi e la sede istituzionale del Comune di Viareggio.

Il calendario dei sei Incontri al Caffè invernale della Versiliana, tutti a ingresso libero con inizio alle ore 18, è il seguente:

- sabato 4 febbraio - Villa Bertelli, Forte dei Marmi: Remo Bodei, Il senso della filosofia (introduce: Stefano Bucciarelli);

- sabato 11 febbraio – Chiostro di Sant'Agostino, Pietrasanta: Gian Carlo Caselli, Assalto alla giustizia (introduce: Alessandro Pizzorusso);

- sabato 3 marzo - Villa Bertelli, Forte dei Marmi: Edoardo Nesi, Marco Malvaldi, Fabio Genovesi, Giovani Maestri e "toscanità" letteraria (introduce: Adriano Fabris);

- sabato 10 marzo – Sala di Rappresentanza, Comune di Viareggio: Domenico Laforenza, Verso l'Internet del futuro;

- sabato 17 marzo – Chiostro di Sant'Agostino, Pietrasanta: Tito Michele Boeri, Stefano Feltri, Dalla crisi economica alla nuova economia;

- sabato 24 marzo - Chiostro di Sant'Agostino, Pietrasanta, Arte e cultura (in occasione della XX Edizione della Giornata di Primavera del FAI).

Ne hanno parlato:
Tirreno
Tirreno Pisa
Giornale Toscana
Tirreno Viareggio

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