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Lunedì, 21 Novembre 2022 11:13

Le scimmie gelada usano le pietre per “disegnare”

Un disegno è il prodotto dell’utilizzo di un oggetto che rilascia una traccia colorata su una superficie. Per disegnare sono indispensabili raffinate tecniche di manipolazione, che includono una selezione accurata dell’oggetto e della superficie su cui vogliamo lasciare una traccia. Questa attività non è esclusiva della nostra specie. Alcuni hanno infatti insegnato ad altre specie animali, come scimmie ed elefanti, a disegnare fornendo loro il materiale adatto e un training adeguato. Ora, per la prima volta, Elisabetta Palagi (Università di Pisa), Virginia Pallante (Università di Amsterdam), Achim Johann (NaturZoo di Rheine) e Mike Huffman (Università di Kyoto) hanno osservato due maschi di gelada (Theropithecus gelada) sviluppare spontaneamente due differenti tecniche di manipolazione delle pietre che portano al rilascio del colore su superfici dure, costituite da cemento o pietra. Lo stusio è stato pubblicato sul Journal of Ethology.

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Bernd, un maschio sub-adulto, ha sviluppato una tecnica che consiste nello strofinare in modo ripetuto una pietra su una superficie orizzontale o verticale (etching and releasing technique). La tecnica di Bako, il maschio dominante della colonia, appare invece più complessa. Dopo aver selezionato la pietra, il cui colore contrasta con quello della superficie su cui verrà utilizzata, Bako la strofina in modo vigoroso producendo polvere e piccoli frammenti colorati. A questo punto la scimmia afferra i piccoli frammenti tra pollice e indice (presa di precisione) e traccia dei segni sulla superficie (grind and finger technique).

“Nonostante non sia possibile affermare con certezza che l’intenzione dei due maschi sia deliberatamente quella di colorare una superficie, Bako e Bernd mostrano una forte preferenza nella scelta dei supporti dove effettuare questa attività – spiega la professoressa Elisabetta Palagi dell’Ateneo pisano - Queste azioni avvengono quasi esclusivamente laddove la pietra può lasciare il segno, raramente vengono scelte superfici inconsistenti. Inoltre, quando impegnati in queste attività “artistiche”, i soggetti mostrano una grande attenzione a quanto stanno facendo, non distogliendo quasi mai lo sguardo dalla superficie su cui avviene il rilascio del colore”.

“La manipolazione delle pietre, con conseguente rilascio di colore – conclude Palagi – appare alquanto piacevole (auto-remunerativa) per gli animali, come succede per ogni forma di gioco in molte specie animali, inclusa la nostra. Queste osservazioni, seppur episodiche, suggeriscono come la creatività e l’innovazione, attività ritenute quasi esclusivamente umane, possano invece avere radici antiche nell’evoluzione del comportamento umano”.

 

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Lunedì, 21 Novembre 2022 09:57

La professoressa Elena Bonaccorsi è la nuova direttrice del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa

elena bonaccorsiÈ la professoressa Elena Bonaccorsi la nuova direttrice del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Già direttrice del Museo negli anni 2019-2020, Elena Bonaccorsi è docente di Mineralogia e svolge la sua attività di ricerca presso il dipartimento di Scienze della Terra, dove si occupa di cristallografia strutturale e cristallochimica di minerali.

Oltre all’attività accademica, Elena Bonaccorsi è stata membro del Comitato Scientifico Regionale della Toscana per l’Educazione Scientifica e responsabile del GEOLAB laboratorio didattico di Scienze della Terra del suo dipartimento. Collabora con la Ludoteca Scientifica per l’organizzazione dei percorsi dedicati alle scuole. Ha organizzato diverse mostre didattico-scientifiche e laboratori didattici a Pisa, Firenze e Genova. Ha svolto workshop per insegnanti all’interno dell’iniziativa regionale Pianeta Galileo, sessioni in convegni nazionali sulla didattica delle geoscienze e corsi di formazione per insegnanti.

“Il prossimo anno – dice la direttrice – ci vedrà impegnati nella realizzazione di progetti avviati dalla precedente direzione sotto la guida del professor Damiano Marchi, come l’inaugurazione della “Sala dell’evoluzione dell’uomo”, un allestimento permanente che presenterà le principali tappe evolutive dell’uomo, con un approfondimento dedicato a Homo naledi. Abbiamo inoltre in programma l’apertura al pubblico dell’esposizione temporanea “Kryptos. Inganno e mimetismo nel mondo animale”, dedicata all’affascinante arte di nascondersi degli animali, ma anche di fingersi qualcosa di diverso per ingannare le prede o i possibili predatori. Sarà inoltre rinnovato l’allestimento della Galleria dei minerali. Il museo continuerà il suo lavoro di presenza nell’università, sul territorio, nelle scuole, con le insegnanti e gli insegnanti, con i visitatori esperti, con i visitatori di passaggio, con chi vuole imparare e con chi vuole giocare con la natura.  Con l’obiettivo di rendere il museo sempre più vicino alle persone”.

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