Il Rapporto AlmaLaurea 2023 sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati dell’Università di Pisa evidenzia i punti di forza e anche alcuni punti di debolezza che da tempo caratterizzano l’Ateneo. Viene confermata innanzitutto la sua spiccata attrattività, con il 28,8% dei laureati delle triennali che proviene da fuori regione (sono il 26,8% in Toscana e il 20,8% in Italia) e il 44,1% dei laureati delle magistrali biennali (38,7% in Toscana e 30,5% in Italia). Meno lusinghiere le percentuali che riguardano i laureati di cittadinanza estera, ambito in cui l’Università di Pisa si ferma al 2,4% per le triennali e al 4,2% per le magistrali biennali, contro rispettivamente il 3,5% e il 6,8% della Toscana e il 3,3% e il 6,8% dell’Italia.
L’età media di laurea e, ancor di più, la quota di laureati in corso sono punti dolenti già noti, mentre il voto medio di laurea (105,6) vede Pisa leggermente sopra sia il dato regionale (104,9) che quello nazionale (104). In linea con quanto avviene in Toscana, e comunque molto alta, è la percentuale dei laureati che si dichiara soddisfatta dell’esperienza universitaria nel suo complesso, che per l’Ateneo pisano è pari all’88,7%. Il 73,3% sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso ateneo e il 7,9% si iscriverebbe a un altro corso dello stesso ateneo.
Molto positivi, anche qui come da tradizione, sono i risultati relativi alla condizione occupazionale, soprattutto per quanto riguarda i laureati di secondo livello contattati a uno e a cinque anni dal conseguimento del titolo. In questi casi il tasso di occupazione è rispettivamente dell’80,4% e del 90,5% per l’Università di Pisa, contro il 78,6% e il 90,2% della Toscana e il 77,1% e l’88,7% dell’Italia. Non solo. Anche a livello di retribuzione mensile netta, i laureati pisani dichiarano una media di 1.409 euro a un anno dal titolo e 1.783 euro a cinque anni, contro rispettivamente 1.352 euro e 1.698 euro della regione e 1.366 e 1.697 euro del dato nazionale. La laurea viene giudicata efficace o molto efficace ai fini lavorativi dal 75,1% degli intervistati pisani, a un anno dalla laurea, con un dato più alto del 72,6% toscano e del 68,7% italiano.
“I dati di Almalaurea – ha commentato la delegata per le Attività di orientamento, Laura Elisa Marcucci – sono incoraggianti, perché dimostrano come l’Università abbia un ruolo fondamentale nell’aiutare le giovani e i giovani a costruirsi un progetto di vita soddisfacente. Tuttavia, si può e si deve migliorare. In particolare, occorre aiutare le nostre studentesse e i nostri studenti a compiere il loro percorso di studi nei tempi stabiliti. Per questo l’Ateneo sta investendo sull’orientamento in ingresso, per far sì che la scelta sia quella giusta sin dall'inizio, e sul sostegno in itinere, che grazie al peer-tutoring permetta di superare più facilmente gli ostacoli che possono presentarsi durante il percorso formativo. L’Università di Pisa ha già messo in campo diverse attività di orientamento per le studentesse e gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, anche grazie ai fondi del PNRR, e ha partecipato con venti progetti, di cui due come capofila nazionale, al recente bando del MUR relativo ai Piani Lauree Scientifiche (PLS) e Piani per l'Orientamento e il Tutorato (POT)”.
Il Rapporto AlmaLaurea 2023 ha analizzato le performance formative di oltre 281.000 laureati del 2022 di 77 università. In particolare, si tratta di 155.000 laureati di primo livello, 94.000 dei percorsi magistrali biennali e 32.000 a ciclo unico. Il Rapporto di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati ha analizzato circa 670.000 laureati di 78 università, di primo e secondo livello del 2021, 2019 e 2017 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.
I laureati nel 2022 dell'Università di Pisa coinvolti nel Rapporto sul profilo dei laureati sono 7.284. Si tratta di 3.879 di primo livello, 2.717 magistrali biennali e 688 a ciclo unico. L’Indagine sulla condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 14.004 laureati. I dati si concentrano sull’analisi delle performance dei laureati di primo e di secondo livello usciti nel 2021 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati di secondo livello usciti nel 2017 e intervistati dopo cinque anni.
Tutti i dati sono consultabili sul sito www.almalaurea.it
La scheda completa dell’Università di Pisa è disponibile negli allegati insieme al rapporto di comparazione fra gli atenei toscani.