In Agricoltura l’impiego dei microrganismi è fondamentale perché consente:
- la difesa delle piante (controllo biologico) e la stimolazione della loro crescita;
- il biorisanamento di suolo e acque;
- la valorizzazione dei residui e sottoprodotti.
Al fine di una corretta alimentazione i microrganismi sono impiegati:
- come probiotici e produttori di sostanze pre-biotiche;
- nella produzione di bevande, cibi fermentati e mangimi;
- per l’alterazione o la conservazione di cibi, bevande e mangimi.
Il processo che va dall’individuazione dei microrganismi all’ingresso sul mercato richiede un’intensa attività di ricerca: i microrganismi vengono isolati dal loro ambiente, selezionati e subiscono un processo di ampliamento o miglioramento delle loro specifiche proprietà metaboliche. Da qui scaturisce l’invenzione che, se possiede i necessari requisiti (vedi par. 2), può essere oggetto di brevetto.
A seguito di attività di stabilizzazione e formulazione e di valutazione del rischio, la s.a. ed i formulati sono registrati e può avere luogo la produzione industriale.
Attualmente la disciplina dei brevetti sui microorganismi è affidata a:
- la Convenzione di Monaco sul Brevetto Europeo (1973); sono brevettabili i prodotti e i procedimenti microbiologici (tecniche biotecnologiche, microorganismi isolati in natura, microrganismi modificati geneticamente.
Non è consentito il solo deposito di una descrizione scritta della scoperta!
- il Trattato di Budapest (1977); si riconosce a livello internazionale il deposito dei microrganismi per il rilascio di un brevetto. Sono istituite a tal fine specifiche Autorità di deposito Internazionali.