L’Università cura il percorso di brevettazione sostenendo con un budget dedicato i costi della redazione, del deposito, della replica a eventuali rilievi degli esaminatori e delle tasse annuali nazionali. In caso di trattative commerciali in corso l’Ateneo sostiene un parte delle spese del brevetto all’estero (35%), procedura che incrementa il valore del brevetto e lo rende commercialmente più appetibile per le aziende che beneficiano di un mercato internazionale.
Altro aspetto da non trascurare è che le trattative commerciali vengono condotte a livello dell’Ateneo (redazione e scambio di bozze contrattuali, consulenza agli autori, finalizzazione della trattativa). Se la negoziazione ha successo ed avvengono la cessione del brevetto o la concessione in licenza a terzi, agli autori vengono riconosciute delle percentuali sui proventi economici ottenuti, secondo le percentuali indicate all’art. 13 del Regolamento di Ateneo in materia di invenzioni.
Quali vantaggi derivano dalla cessione dell’invenzione all’Università di Pisa?
Ultima modifica: Gio 16 Apr 2020 - 10:04