Giovani innovatori per il territorio: si è concluso il percorso dell’I-Lab

Tra imprese, università e istituzioni, l’iniziativa ha rappresentato uno spazio di confronto concreto per formare figure capaci di guidare la transizione sostenibile e digitale

Progetti pensati per il territorio, idee sviluppate in dialogo con imprese e istituzioni e l’entusiasmo di giovani pronti a trasformare sfide locali in opportunità sostenibili e innovative: così si è concluso l’I-Lab “Co-creazione e innovazione per il territorio“, un percorso formativo e laboratoriale che per due mesi e mezzo ha fatto emergere il ruolo strategico di nuove professionalità come gli innovation broker e gli innopreneur. L’evento finale, ospitato all’Auditorium del Polo Le Benedettine, è stato un momento di condivisione, ispirazione e visione sul futuro delle comunità locali.

Il percorso, promosso dal Contamination Lab e aperto per alcune lezioni anche alle università dell’Alleanza Circle U., ha ampliato il dialogo ai partner accademici sui principi guida di innovazione, sostenibilità e connessione tra enti, risorse e nuove idee. Questo ha permesso ai partecipanti e alle partecipanti al corso “Co-creazione e innovazione per il territorio” di confrontarsi da una parte con realtà internazionali e dall’altra con attori locali come durante la Giornata dell’Università di giovedì 20 marzo. Da gennaio a fine marzo, docenti esperti ed esperte sono intervenuti sui vari aspetti legati all’innovazione, ai modelli di business sostenibili, alla progettazione regionale ed europea e alla ricerca di bandi per portare avanti un dialogo con il territorio.

“Da qualche mese il dialogo tra università e territorio si è animato grazie a una serie di iniziative che hanno messo al centro studenti, ricercatori e ricercatrici – ha commentato il professor Alessio Cavicchi, delegato del rettore per la promozione della cultura imprenditoriale e dell’innovazione sociale e responsabile del corso – L’organizzazione di momenti di incontro, con l’utilizzo di poster per raccontare con un registro semplice e alla portata di tutti quello che l’Università ha fatto sul territorio e quello che i giovani potrebbero fare, ci sembra un modo per avvicinare il mondo della ricerca ai bisogni delle comunità locali, in particolare a cittadini, imprenditori e amministratori pubblici. Speriamo che da questi eventi possano nascere nuove collaborazioni e che si possa ridurre il gap informativo per offrire possibilità di impiego ai nostri giovani. Adesso, insieme al professor Marco Macchia, stiamo già organizzando nuove opportunità di incontro con i comuni dell’Area Vasta di Pisa, così come stiamo preparando opportunità di approfondimento di conoscenza tramite la mobilità all’estero nell’ambito dei progetti Circle U. e Start For Future. Colgo l’occasione per ringraziare lo staff del Contamination Lab così come i colleghi e le colleghe che condividono questa visione della Terza Missione dell’Ateneo”.

La giornata conclusiva è stata caratterizzata dall’esposizione di poster che illustravano le idee sviluppate e adattate dai partecipanti all’I-Lab, tenendo conto dei consigli e degli insegnamenti ricevuti da esperte ed esperti. Inoltre, gli inspirational speech dei principali stakeholder presenti hanno arricchito l’evento, offrendo l’opportunità di valutare la progettualità sviluppata in questi due mesi e mezzo e di interagire direttamente con i partecipanti e le partecipanti.

L’evento si è concluso con la consegna del “Motivational Innovator Award“, un riconoscimento speciale al miglior discorso ispiratore presentato dagli imprenditori e dalle imprenditrici presenti. Questo premio ha celebrato la capacità di innovazione e la visione lungimirante. L’obiettivo primario dell’evento è stato quello di fornire una motivazione chi ha preso parte al percorso I-Lab: in soli tre minuti, le imprenditrici e gli imprenditori hanno dovuto trasmettere la loro passione e la loro esperienza, ispirando i futuri leader del settore.

Il vincitore, Marco Morelli, responsabile estero e commerciale del Liquorificio Morelli, ha incarnato perfettamente lo spirito dell’evento. La sua azienda, con una storia centenaria e un fatturato attuale a sei zeri, è un simbolo di tradizione e qualità nel settore dei liquori e distillati. Tuttavia, Morelli ha dimostrato anche una forte propensione all’innovazione, presentando un discorso che ha saputo coniugare il rispetto per il passato con una visione moderna e dinamica del futuro. Il successo di Morelli è anche un tributo al territorio in cui opera l’azienda. Il Liquorificio Morelli, infatti, è profondamente radicato nella sua comunità locale, contribuendo alla valorizzazione delle risorse e delle tradizioni del luogo. La sua vittoria è un esempio di come l’innovazione possa prosperare in un contesto di forte legame con il territorio e la tradizione.

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