RI-CONOSCERE: la biodiversità si studia insieme

Un progetto di citizen science guidato dall’Università di Pisa invita cittadini e cittadine a diventare protagonisti della ricerca scientifica
Scoprire il valore della biodiversità osservando da vicino le specie che abitano il nostro territorio, imparare a riconoscerle e contribuire concretamente alla raccolta di dati scientifici: è questo l’obiettivo di RI-CONOSCERE, progetto di citizen science promosso dall’Università di Pisa nell’ambito del National Biodiversity Future Center, che coinvolge direttamente la cittadinanza nel monitoraggio della biodiversità terrestre e delle acque dolci. Un’iniziativa gratuita e aperta a tutti, che si svolge tra laboratori pratici e teorici, bioblitz stagionali e incontri sul campo, condotti da ricercatori esperti e volontari.
Primo sopralluogo del team del progetto al Lago dei Biondi, dove si sono svolti i campionamenti di DNA ambientale

Il progetto – coordinato dall’Ateneo pisano e guidato scientificamente dalla professoressa Valentina Serra del Dipartimento di Biologia – rappresenta un’occasione unica per partecipare alla ricerca in modo attivo, esplorando il territorio, imparando a utilizzare strumenti di monitoraggio ecologico e contribuendo a mappare la presenza di specie animali e vegetali. Gli appuntamenti, che si svolgono soprattutto nella zona speciale di conservazione delle Cerbaie, tra il Padule di Bientina e il Padule di Fucecchio in Toscana, sono pensati per tutte le età: i partecipanti sono accompagnati in un percorso di conoscenza del ruolo degli organismi negli ecosistemi e dei servizi che questi forniscono.

Materiale per la raccolta dati e DNA ambientale sul campo
L’Università di Pisa mette a disposizione le competenze del proprio team scientifico in ambiti che spaziano dalla zoologia alla botanica, dall’ecologia all’analisi del DNA ambientale, con un approccio multidisciplinare e innovativo. Una rete di giovani ricercatori, studenti e dottorandi anima le attività in collaborazione con l’Ecoistituto delle Cerbaie, le scuole, le associazioni locali e l’Orto e Museo Botanico dell’Ateneo.
Tutti i laboratori sono gratuiti e disponibili sul sito del progetto. Partecipare significa contribuire alla tutela dell’ambiente e alla produzione di conoscenza, rendendo la scienza un patrimonio condiviso e accessibile.
 

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