Laudatio
di Giovanni Battista Cassano

È un grande piacere ed un onore poter pronunciare questa laudatio rivolta al Professor Salvatore DiMauro, di estrazione Padovana, onorificenza che si celebra peraltro in occasione dell’Anno Galileiano, a 400 anni dalle prime osservazioni astronomiche di Galileo.. È un onore perché la mia Università, confermando la sua lunga tradizione scientifica e di ricerca, sta per conferire la Laurea Honoris Causa ad uno tra gli scienziati più eminenti nel campo delle Neuroscienze, che hanno saputo coniugare l’osservazione clinica alle conoscenze di base, passando dalla neurogenetica, alla biochimica applicata ed infine alla patologia di base; al fondatore stesso della attuale “Medicina mitocondriale”.

Il Professor DiMauro per i primi dieci anni della sua carriera è stato un “cacciatore di difetti enzimatici”. Partendo dall’osservazione clinica, ed utilizzando metodiche sia biochimiche che molecolari, ha avuto modo di definire nuove entità patologiche nel campo delle malattie metaboliche muscolari, come ad esempio le glicogenosi.

Il Professor DiMauro è per riconoscimento internazionale unanime uno dei padri della medicina mitocondriale. Dal 1983 dirige un gruppo multidisciplinare di “mitocondriologi”, riconosciuto come uno dei migliori al mondo. Le malattie mitocondriali in senso stretto sono un gruppo di disturbi causati da alterazioni della catena respiratoria mitocondriale. Gli effetti delle mutazioni che colpiscono la catena respiratoria tendono ad essere multisistemici, coinvolgendo il sistema nervoso centrale, le vie visive ed uditive, il cuore, le ghiandole endocrine, e soprattutto il muscolo scheletrico.

Erroneamente ritenute di estrema rarità, la prevalenza assoluta di queste malattie è oggi stimata in 1-2 su 10 mila persone, e di fatto costituisce il gruppo più frequente fra le malattie neuromuscolari ereditate su base genetica, oltre che uno dei più sottodiagnosticati, anche a causa della loro multisistemicità - che richiede spesso un approccio multidisciplinare ed integrato tra diversi specialisti (neurologi, psichiatri, otorinolaringoiatri, cardiologi, oftalmologi, pediatri, etc.), oltre che laboratori diagnostici particolarmente attrezzati.

Tra i segni clinici che inducono a prendere in considerazione una diagnosi di malattia mitocondriale si ricordano la miopatia, la neuropatia assonale, le crisi epilettiche, l’ipoacusia neurosensoriale, la ptosi palpebrale, l’oftalmoparesi, il diabete mellito, la cardiomiopatia ipertrofica e l’emicrania. In questo gruppo di malattie il Prof. DiMauro ha fornito un contributo fondamentale, in particolare dal punto di vista della ricerca biochimica e genetica, delle correlazioni genotipo-fenotipo, della comprensione dei meccanismi patogenetici. Ad oggi nel campo delle malattie mitocondriali non esiste una strategia efficace di trattamento, se non di tipo fondamentalmente sintomatico e con “integratori muscolari” quali carnitina e coenzima Q10, e questa rimane una sfida fondamentale per i prossimi anni.

Negli anni recenti il Prof. DiMauro, con il suo gruppo di ricerca, ha contribuito all’individuazione di un nuovo sottogruppo di malattie mitocondriali causate dal deficit di un cofattore necessario per il funzionamento della catena respiratoria, il coenzima Q10. Il deficit congenito di coenzima Q10 è stato associato a diverse entità cliniche, da casi severi di malattie multisistemiche infantili, a miopatie isolate, a quadri di atassia cerebellare. Queste condizioni, potenzialmente reversibili con la somministrazione di alte dosi di coenzima Q10, possono oggi essere riconosciute tempestivamente, consentendo così di salvare la vita o migliorare drasticamente la qualità della vita delle persone ammalate, spesso bambini. Un elevato grado di “allerta clinico” da parte di pediatri e neurologi nei confronti di queste possibili diagnosi è pertanto prioritario, anche perché la supplementazione deve avere inizio il più precocemente possibile.

Il circolo vizioso fra mutazioni del DNA mitocondriale, disfunzione della sua catena respiratoria e lo stress ossidativo, che si innesca all’interno di questo organello, rappresenta un importante fattore di progressione non solo delle malattie mitocondriali propriamente dette, ma anche di altre condizioni associate a disfunzione mitocondriale che si manifestano principalmente con un coinvolgimento del sistema nervoso centrale, come le malattie neurodegenerative, quali la malattia di Alzheimer e la Sclerosi Laterale Amiotrofica, ed anche il processo di invecchiamento fisiologico. Questo circolo vizioso si configura come un importante target farmacologico da perseguire nelle future ricerche, laddove la medicina mitocondriale estende nuovi confini all’area delle malattie neurodegenerative.

Presso i suoi laboratori si sono formati numerosi ricercatori e scienziati che oggi, in tutto il mondo, portano avanti il lavoro da lui avviato, ed è un grande onore per tutti noi averlo qui oggi. Il suo ruolo di guida scientifica in questi settori è universalmente riconosciuto e documentato da prestigiose onoreficienze internazionali a lui conferite. E’autore di oltre 600 tra lavori scientifici sulle principali riviste internazionali e capitoli di libri. Per onorare l’ottantesimo compleanno del Dr. Lewis Rowland, ha pubblicato, insieme al Dr. Michio Hirano ed al Dr. Eric Schon, il primo manuale completo sulle malattie mitocondriali, rivolto ai clinici ed agli studenti di medicina.

Colgo l’occasione per ringraziare, a nome dell’Università di Pisa e di tutti i presenti, il Professor Salvatore DiMauro per il suo contributo fondante per la comprensione delle malattie metaboliche muscolari, delle malattie mitocondriali e di altre patologie correlate alla disfunzione mitocondriale, come le malattie neurodegenerative.


Ultimo aggionamento documento: 13-Nov-2009