Il terzo e conclusivo risultato dell’esperimento internazionale Muon g-2 al Fermilab di Chicago, a cui partecipano anche scienziati dell’INFN di Pisa e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, ha raggiunto un traguardo storico: la misura più precisa mai eseguita dell’anomalia magnetica del muone, con un’incertezza di appena 127 parti per miliardo, superando persino l’obiettivo iniziale del progetto (pari a 140 parti per miliardo).
La rilevanza del risultato è stata sottolineata dalla rivista Physical Review Letters, che ha dedicato alla scoperta la copertina del volume pubblicato il 5 settembre. L’esperimento ha confermato e consolidato i valori pubblicati negli anni scorsi, rendendo ancora più solida la media sperimentale globale.
I muoni, particelle simili agli elettroni ma circa 200 volte più massicci, rappresentano un banco di prova fondamentale per il Modello Standard della fisica delle particelle. La misura ad altissima precisione dell’anomalia magnetica del muone permette infatti di esplorare i limiti della teoria e potrebbe aprire la strada a nuove scoperte oltre il modello oggi conosciuto.
“Una collaborazione internazionale di fisici teorici, la Muon g-2 Theory Initiative, ha pubblicato nel 2020 un primo calcolo completo della anomalia magnetica del muone che utilizza dati sperimentali per determinare il contributo adronico – spiegano dall’Università e dall’INFN di Pisa – Questa predizione risulta in forte tensione con la misura sperimentale. Un nuovo risultato pubblicato quest’anno da parte dalla stessa collaborazione, utilizzando calcolo su reticolo, fornisce una previsione che si avvicina al valore sperimentale misurato.
In conclusione, al momento non si osserva una tensione con il Modello Standard, anche se la discrepanza fra i due approcci teorici deve essere compresa per trarre una conclusione definitiva. La misura sperimentale della anomalia magnetica del muone da parte di “Muon g-2″ a Fermilab rimarrà un banco di prova per il Modello Standard e per teorie Beyond Standard Model per molti anni.”
Il sito web dell’esperimento: https://muon-g-2.fnal.gov/