Il Centro Interdisciplinare Scienze per la Pace (CISP) dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Gruppo Umana Solidarietà (GUS) e con la Casa delle Agriculture, ha aperto le iscrizioni al nuovo Corso di Alta Formazione “Giornalismo di pace: dalla teoria alla pratica”. Si tratta della prima esperienza formativa di questo tipo in Italia.
Il Corso è gratuito, si avvale del patrocinio della Rete delle Università Italiane per la Pace e si inserisce nelle attività del Progetto GEA – Global, Green, Generative and Equal Educational Activities, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
La formazione si ripete in tempi diversi su due sedi. Nei giorni 29, 30 e 31 agosto 2025 16 ore di lezione si svolgeranno a Castiglione d’Otranto (LE), mentre nei giorni 26 settembre, 3, 10 e 17 ottobre 2025, 17 ore di lezione si svolgeranno a Pisa.
La formazione è rivolta a giornalisti/e, foto e video-reporter, documentaristi/e, operatrici e operatori dell’informazione, addetti/e stampa e comunicazione di organizzazioni non governative, studiosi/e, studenti e studentesse interessati/e.
Il Corso ha ottenuto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (CNOG) l’accreditamento di sei eventi formativi tra quelli inclusi in programma: tre presso la sede di Castiglione (11 CFU totali) e tre presso la sede di Pisa (9 CFU totali). L’iscrizione a questi eventi, da parte di giornalisti/e iscritti all’Ordine, dovrà avvenire attraverso il portale dedicato. Per i sei eventi formativi accreditati dal CNOG, il CISP raccoglierà esclusivamente le iscrizioni dei non giornalisti.
La domanda di ammissione va presentata al CISP entro e non oltre il 22 agosto 2025 per gli eventi formativi presso la sede di Castiglione d’Otranto ed entro e non oltre il 20 settembre 2025 per gli eventi formativi presso la sede di Pisa.
Presentazione e obiettivi
Il Corso di Alta Formazione del CISP nasce con l’obiettivo di approfondire il ruolo dei media in uno scenario complesso segnato da crisi globali di natura ambientale, sociale, democratica e geopolitica. Il corso propone un modello di giornalismo di pace, che non solo rispetta i principi deontologici della professione, ma contribuisce attivamente alla comprensione delle cause profonde dei conflitti e alla loro trasformazione nonviolenta. Attraverso strumenti teorici e pratici, si invitano i professionisti dell’informazione a ripensare ogni fase del proprio lavoro: dalla scelta delle notizie all’uso del linguaggio, dalla selezione delle fonti alla relazione con i territori, promuovendo un’informazione più giusta, inclusiva e capace di costruire coesione sociale.
Programma dettagliato, modalità di iscrizione e di certificazione sono consultabili sulla pagina web del corso.