Incontro con Marco Grondona per il Seminario di Interpretazione Testuale
Lunedì 20 aprile alle 17.30, nell'Aula Multimediale di Palazzo Ricci, Marco Grondona tiene la lezione "Mallarmé, Francesco Orlando e la musica: una lettura di Sainte".
L'incontro fa parte del settimo ciclo di lezioni del Seminario d'Interpretazione Testuale.
La lezione di lunedì serve a "leggere" Sainte di Mallarmé con gli occhi del semplice appassionato di musica, in ricordo del mito "ceciliano" che corona la celeberrima apologia della musica nel Mondo come volontà e rappresentazione di Schopenhauer, convinti come siamo che esegeti pure finissimi rimangono fatalmente esclusi dall'intendere ogni verso se non lo recitano portando negli occhi e nel cuore la grande rappresentazione di Raffaello alla pinacoteca di Bologna.
Il contatto, poi, con alcuni fra gli slogans più popolari - ed ahimé talvolta retoricamente enfatizzati - di Richard Wagner attorno al "silenzio eloquente" (che è maledettamente finito nella vulgata politica sotto la misera veste del "silenzio assordante") spinge dritti dritti a cogliere tutto quel che v'è da capire nel fulmen della clausula su Cecilia "musicienne du silence", invitando ad una verifica concreta fra le note dell'intonazione di Ravel: nel 1896 il maestro ventenne provò infatti a musicare Sainte da paziente artigiano anche se col suono che svanisce, per ragioni forse solo di calendario, aveva meno dimestichezza che Ligeti o Werner Henze.
Marco Grondona insegna Armonia Comparata ed Educazione all'Ascolto e Drammaturgia Musicale presso il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica. Avvezzo per formazione alla curiosità e la premura esegetica della filologia classica, applica sostanzialmente quanto ha appreso in quegli anni al commento dei "testi" musicali, in particolare i capolavori della storia del melodramma che - per essere spesso poco meno di "satura lanx" - pongono questioni sovente ineludibili di forma e coerenza. Fra i lavori recenti uno, stravagante ma non per questo meno provato, sulla fortuna del pianoforte (Area/ETS, 2013), un'analisi degli abbozzi di Puccini per Tosca (LIM, 2011) ed un commento alla Suor Angelica (LIM, 2014).
Il Seminario di Interpretazione Testuale intende essere un luogo d'incontro e di discussione aperto a tutti i docenti e agli studenti interessati. Esso promuove cicli di lezioni con cadenze regolari su temi non prefissati con l'unica indicazione, per chi interviene, di concentrarsi analiticamente su un singolo testo.
L'intento è quello di privilegiare la centralità e l'autonomia delle opere letterarie, nella convinzione che esse parlino della realtà, anche se secondo modi e forme diversissimi dai discorsi dimostrativi e ideologici a cui troppo spesso vengono ricondotte.
Ai relatori si chiede di 'fare parlare' un testo, mostrando come, attraverso un uso assai peculiare della lingua, esso costruisce un'immagine fine e complessa del nostro rapporto col mondo. In questo senso, pur nel rispetto di appartenenze disciplinari e specialismi, l'approccio al fenomeno letterario sarà concepito come trasversale: al di là degli steccati di epoca, lingua, cultura e nazionalità; e all'insegna di un'idea ampia di letteratura, dai generi canonici fino ai limiti incerti del non letterario.
L'appello è rivolto soprattutto ai giovani, sia come uditori che come animatori di incontri concepiti anche quali occasioni, a loro riservate, di esporre pubblicamente i risultati di ricerche in corso. L'augurio è che le attività del Seminario, senza nulla sacrificare al necessario rigore metodologico e storico, si svolgano con spirito di problematicità e di divulgazione della conoscenza.