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Gli immatricolati dell’Università di Pisa
Uno studio sulla provenienza degli studenti dell’Ateneo

Con l’avvio della riforma didattica del 3+2, partita nell’anno accademico 2001/2002, le università italiane hanno affrontato una fase di cambiamento, che ha avuto effetti anche sulla composizione numerica, sulla qualità e sulla provenienza geografica degli studenti. Oggi iniziamo a disporre dei primi dati statistici che ci permettono di capire il senso di questi cambiamenti e di intuire gli effetti positivi e i limiti del processo riformistico. La redazione di Athenet intende promuovere la riflessione su questi temi, proponendo la sintesi di uno studio realizzato dall’Ufficio statistica e valutazione sugli immatricolati all’Ateneo pisano, comparati con quelli delle altre università toscane, e sulla loro provenienza.

 

Nel corso degli anni l’università è diventata a livello nazionale uno dei maggiori strumenti di mobilità sociale. Questo fenomeno impegna le istituzioni ad elaborare e a ricercare le opportune strategie di integrazione attraverso politiche di accesso alla formazione, al diritto allo studio e orientamento sia allo studio verso il mondo del lavoro. Gli atenei quindi oltre a garantire un elevato grado di qualità del sistema formativo, devono organizzarsi per fornire gli strumenti e le strutture necessarie per far fronte alle richieste che provengono dagli studenti cosiddetti “fuori sede”.

La riforma didattica che è partita nell’anno accademico 2001/2002 ha investito le università del ruolo di attori proponenti di nuovi percorsi di studio e di alternative agli studi canonici. Questa è stata l’occasione per individuare le professionalità volte a coprire nuovi settori nel campo lavorativo e a rendere più mirati verso il mondo produttivo i corsi di studio.

Con la riforma didattica, la mobilità studentesca ha tratto notevoli vantaggi, difatti con l’adozione di un sistema di titoli, espressi in termini di crediti didattici acquisiti, i corsi proposti dagli atenei sono diventati molto più leggibili e comparabili tra loro, agevolando quindi la scelta dei percorsi di studio.

Tutti questi elementi hanno indirizzato le università verso un atteggiamento più dinamico, flessibile e a volte quasi concorrenziale per adeguarsi alle richieste degli studenti. Inoltre, la nascita di nuovi atenei e l’estensione di quelli già esistenti verso la “conquista del territorio”, ha portato le università a svolgere una politica più attenta verso l’esterno e di ascolto dei propri pubblici di riferimento.

Date queste premesse, uno degli aspetti più interessanti in merito alle tipologie degli studenti che frequentano gli atenei, è la valutazione della capacità di ognuno di essi di attrarre gli studenti non soltanto dalle zone limitrofe ma anche da zone geograficamente lontane.

Per questo motivo, l’analisi della provenienza degli iscritti, contribuisce alla realizzazione di una programmazione di orientamento adeguata ed efficace delle esigenze alle quali una singola sede deve provvedere sia per quello che riguarda i servizi che gli interventi destinati a favore degli studenti. In questo articolo viene presentata la sintesi di uno studio effettuato dall’Ufficio statistica e valutazione per offrire un quadro generale delle provenienze geografiche sia degli studenti dell’Ateneo pisano sia a livello nazionale.

La riforma didattica è partita nell’anno accademico 2001/2002 con l’attivazione delle lauree triennali (o di primo livello) alle quali successivamente si sono aggiunte le specialistiche (o di secondo livello): è il sistema noto come 3+2.

Le lauree triennali oltre a presentare caratteristiche diverse dalle lauree specialistiche sono rivolte a pubblici diversi, quindi è stato scelto di separare lo studio delle prime da quello delle seconde.

I dati che sono stati esaminati sono quelli relativi agli immatricolati all’Università di Pisa dall’anno accademico 2001/2002 all’anno accademico 2005/2006.

Per l’anno accademico 2004/2005 è stato possibile recuperare dalla banca dati in possesso del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) anche i dati relativi agli immatricolati alle lauree triennali in tutti gli atenei italiani; inoltre, in particolare, l’Università di Pisa è stata comparata alle altre due università toscane: l’Università di Firenze e l’Università di Siena. Si tiene a precisare che i dati presentati per l’Università di Pisa per l’anno accademico 2005/2006 sono stati estratti dall’archivio delle Segreterie studenti il 20 marzo 2006 e possono ancora subire variazioni dovute a ritardi nelle immatricolazioni; questo fenomeno riguarda in modo particolare le lauree specialistiche.

La provenienza degli immatricolati, al fine di dare una visione più immediata e generale del fenomeno è stata compattata per aree geografiche di provenienza (nord-centro-sud-isole); per quanto riguarda la Toscana è stata effettuata un’analisi a parte ed in particolare per l’Università di Pisa è stato considerato il bacino di utenza, cioè le province “storiche” da cui provengono gli immatricolati all’Ateneo pisano.

Analizzando i dati nazionali che riguardano gli immatricolati alle lauree triennali, e comparando l’Università di Pisa con altre università che hanno un numero simile di studenti immatricolati (Università di Catania, Università di Firenze, Università di Chieti, Università di Roma Tor Vergata), notiamo che Pisa con il 35,9% di studenti provenienti da fuori regione, si colloca subito dopo l’Università di Chieti, in cui tale percentuale è del 59,1%.

La Tabella 1 presenta i valori assoluti degli immatricolati per l’anno accademico 2004/2005 alle lauree triennali nelle tre università toscane. Di questi sono stati messi in evidenza gli immatricolati che non risiedono in Toscana. Da questa tabella si evince immediatamente che l’Ateneo Pisano esercita un’attrattività maggiore rispetto all’Università di Firenze. Tra gli studenti pisani residenti fuori regione, sono stati conteggiati anche gli immatricolati residenti nella provincia di La Spezia, che di norma fanno parte del bacino di utenza dell’Università di Pisa. Comunque, anche escludendoli l’Università di Pisa supera quella di Firenze con 2552 immatricolati contro 1967.

Tabella 1
Immatricolati anno accademico 2004/2005
Fonte dati MIUR-archivio segreterie studenti-lauree triennali
Ateneo Immatricolati Provenienti da fuori regione
Pisa 8259 2967
Firenze 8996 1967
Siena 3888 1396

Nella Tabella 2, vengono presentati i valori espressi in percentuale delle provenienze degli immatricolati per regione; in questa tabella per l’Università di Pisa, dagli studenti delle province della Liguria sono stati esclusi gli studenti residenti in provincia di La Spezia, perché compresi nel bacino d’utenza dell’Ateneo.

Tabella 2
provenienza per regione - valori percentuali sul numero degli immatricolati anno accademico 2004/2005 - lauree triennali
Regione di
provenienza
Pisa Firenze Siena
Abruzzo 0,8 0,7 0,7
Basilicata 1,7 1,2 2,6
Calabria 3,4 2,9 3,3
Campania 2,5 2,1 7,5
Emilia Romagna 0,7 1,1 0,6
Friuli Venezia Giulia 0,3 0,3 0,2
Lazio 2,2 1,1 4,4
Liguria 2,0 1,2 0,3
Lombardia 1,3 0,9 0,9
Marche 0,7 1,0 0,8
Molise 0,4 0,2 0,6
Piemonte 0,8 0,5 0,5
Puglia 3,9 2,5 3,8
Sardegna 3,4 1,2 1,1
Sicilia 5,3 2,1 5,6
Trentino Alto Adige 0,3 0,4 0,2
Umbria 0,6 1,6 2,1
Valle d’Aosta 0,0 0,0 0,1
Veneto 0,6 0,7 0,5
Totale 30,9 21,9 35,9

Se si esaminano le percentuali di provenienza, quello che notiamo è che l’Ateneo pisano si colloca immediatamente dopo l’Università di Siena con il più alto numero di studenti immatricolati che provengono da fuori regione, mentre Firenze ricopre l’ultimo posto.

La tendenza generale che emerge da questi dati è che per tutti e tre gli Atenei sono gli studenti residenti al sud a essere i più attratti dalla Toscana.
Oltre all’attrattività a livello nazionale, è interessante scoprire quali siano le facoltà che contribuiscono maggiormente al richiamo di studenti residenti fuori regione.

Dalla Tabella 3 emerge che la facoltà di Lettere e filosofia è l’unica che compare in tutte e tre le Università toscane e in particolare dimostra di attrarre gli studenti residenti nel nord dell’Italia.

Tabella 3
Preferenza delle facoltà degli immatricolati fuori regione
anno accademico 2004/2005 - lauree triennali
Provenienza Pisa Firenze Siena
Centro Ing. Sc.pol Lett.fil
Isole Ing. Sc.pol Med.chir
Nord Lett.fil Lett.fil Lett.fil
Sud Ing. Sc.pol Med.chir

Da questa tabella ricaviamo inoltre l’informazione che l’Ateneo pisano richiama più per l’area scientifica, mentre l’Università di Firenze e l’Università di Siena attraggono più gli studenti dell’area umanistica.

Non bisogna comunque dimenticare che la facoltà di Architettura, presente solo a Firenze, è un punto di attrazione per molti studenti provenienti dal sud Italia.

Per quello che riguarda l’Ateneo pisano è stato possibile realizzare una serie storica delle provenienze fuori regione (sono state escluse sia la Toscana che la provincia di La Spezia). I dati sono considerati a partire dall’anno accademico 2001/2002, che è l’anno in cui è stata messa in atto la riforma didattica. Nella tabella che segue, sono state considerate non solo le lauree triennali, ma anche le lauree specialistiche, le quali sono state attivate man mano a partire dall’anno accademico 2002/2003. Ovviamente gli immatricolati all’anno accademico 2002/2003 e 2003/2004 sono studenti che non hanno effettuato il percorso previsto dalla riforma didattica (prima laurea triennale e poi specialistica), ma sono studenti che provengono dal pre-riforma.

Negli ultimi anni si è osservato un aumento del numero degli immatricolati nell’Ateneo pisano e, considerando i dati relativi alle lauree triennali riportati in Tabella 4, notiamo che a fronte di questo incremento si ha un aumento anche degli studenti provenienti fuori regione. Questa tendenza vale soprattutto, per quanto riguarda l’ultimo anno considerato, per gli studenti che provengono dal sud Italia e si estende non solo alle lauree triennali, ma anche alle lauree specialistiche, ricordando che di queste ultime possiamo considerare solo gli ultimi due anni accademici (2004/2005 e 2005/2006) utili per il completamento del 3+2. Questi dati comunque potrebbero significare una conferma di scelta dello studente, cioè una volta concluso il corso di studi triennale a Pisa, lo studente sceglie di proseguire la sua formazione specialistica sempre nell’Ateneo pisano.

Tabella 4
Serie storica immatricolati fuori regione
provenienza 2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06
trienn. centro 212 199 256 274 291
trienn. isole 437 412 483 486 483
trienn. nord 566 594 666 707 699
trienn. sud 623 482 674 672 806
trienn. altro 76 40 112 106 95
totale trienn. 1.914 1.727 2.191 2.245 2.374
spec. centro 0 206 401 810 808
spec. isole 0 48 93 193 211
spec. nord 0 45 103 202 213
spec. sud 0 61 120 283 235
spec. altro 0 4 8 13 38
totale spec. 0 364 725 1501 1505
totale immatricolati 1914 2091 2916 3746 3879

Se analizziamo più in dettaglio le scelte degli studenti, scopriamo che il centro, il nord e le isole mettono al primo posto la facoltà di Ingegneria seguita da quella di Scienze matematiche, fisiche e naturali sia per quanto riguarda le lauree triennali che le lauree specialistiche. Il nord privilegia la facoltà di Lettere e filosofia seguita da quella di Scienze MFN per quello che riguarda le triennali; per le lauree specialistiche troviamo al primo posto la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali seguita da Lettere e filosofia.

Nella Tabella 5 sono presenti i valori assoluti degli immatricolati residenti nel bacino d’utenza dell’Università di Pisa; come si può notare, per l’ultimo anno considerato si registra una leggera flessione del numero degli immatricolati alle lauree triennali.

Tabella 5
Serie storica - Immatricolati provenienti dal bacinod’utenza
Provincie appartenenti al bacino d’utenza
dell’Università di Pisa
2001/02 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06
trienn. Grosseto 135 152 151 148 138
trienn. Livorno 1162 1407 1194 1243 1187
trienn. Lucca 1367 1468 1500 1573 1419
trienn. Massa Carrara 711 689 678 718 697
trienn. Pisa 1.846 1.731 1.664 1.840 1.650
trienn. La Spezia 391 400 450 415 449
totale trienn. 5.612 5.847 5.637 5.937 5.540
spec. Grosseto 0 14 27 51 47
spec. Livorno 0 90 134 232 348
spec. Lucca 0 88 154 265 276
spec. Massa Carrara 0 25 57 117 127
spec. Pisa 0 137 229 386 428
spec. La Spezia 0 23 53 92 87
totale spec. 0 377 654 1143 1313
Totale 5.612 6.224 6.291 7.80 6.853

Per quello che riguarda le specialistiche, i cui dati come già accennato precedentemente potrebbero subire qualche piccola variazione degli immatricolati in senso incrementale, il numero aumenta comprensibilmente man mano che gli studenti ultimano gli studi di primo livello.

Carla Falconetti
responsabile Ufficio statistica e valutazione
c.falconetti@adm.unipi.it