Presentazione di due volumi dedicati agli scavi
Venerdì 9 Febbraio, alle ore 16.00, presso la Gipsoteca di Arte Antica, si svolgerà l'incontro dal titolo "Pisa etrusca e romana. Le necropoli di via Marche", dedicato alla presentazione di due volumi dedicati agli scavi archeologici delle necropoli rinvenute nell’area di Via Marche a Pisa tra il 2005 e il 2006, "Pisa Villanoviana" e "Pisa romana".
Entrambi i volumi sono editi dalla Pisa University Press in modalità open access e sono liberamente scaricabili dal sito.
Dopo l'introduzione di Ilaria Benetti (Soprintendenza APAB Pisa e Livorno) avranno luogo gli interventi delle prof.sse Marisa Bonamici e Maria Letizia Gualandi (Dipartimento Di Civiltà e Forme del Sapere).
Le ricerche multidisciplinari che hanno portato alla pubblicazione di questi volumi sono frutto della collaborazione tra la Divisione di Paleopatologia del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Pisa e Livorno, e sono state in parte finanziate dalla Fondazione Pisa.
Il primo volume, dal titolo "Pisa Villanoviana. La necropoli di Via Marche" (Pisa University Press, ottobre 2023) è a cura di Simona Minozzi, Emanuela Paribeni e Claudia Rizzitelli, è dedicato alla necropoli villanoviana (IX-VIII sec. a.C.) con tombe a cremazione che testimoniano la presenza di una comunità etrusca della prima età del ferro a Pisa.
La frequentazione millenaria nell’area di via Marche, fuori le mura settentrionali di Pisa, si lega alla presenza dell’Auser, fiume che anticamente confluiva nell’Arno e elemento di attrazione degli insediamenti, ma anche causa di distruzioni e mutamenti di destinazione d’uso.
In questo volume si presentano le tombe di una comunità della prima età del ferro (IX-VIII secolo a.C.) che adotta la cremazione, cinerari e rituali conformi a quelli delle necropoli villanoviane dell’Etruria propria e padana. Questa fase di formazione della città etrusca è preceduta da una frequentazione della fine dell’età del bronzo di cui restano poche tracce. Mentre una ricca documentazione materiale dei secoli tra VII e II a.C. testimonia l’insediamento che fiorisce sull’area cimiteriale abbandonata.
Il secondo volume, dal titolo "Pisa romana. La necropoli di Via Marche", a cura di Fabio Fabiani e Claudia Rizzitelli, è dedicato alla necropoli romana ad inumazione e delinea le vicende insediative del suburbio pisano dall’età tardo-repubblicana fino all’età altomedievale (I sec. a.C. – VII sec. d.C.).
L’area di via Marche, nella periferia settentrionale di Pisa, conserva le tracce di una storia millenaria. Nel volume si seguono le vicende insediative di questo tratto del suburbio dall’età tardo-repubblicana fino all’età altomedievale (I secolo a.C. - VII secolo d.C.). Il filo conduttore della narrazione è rappresentato dal fiume Auser, che in età romana lambiva la città, insieme all’Arno.
Sulle sponde del fiume, nel tempo, sono state apprestate opere spondali per l’attracco delle imbarcazioni e per l’immagazzinamento delle merci e, tra III e VII secolo d.C., è stata impiantata la più estesa necropoli urbana. I corredi funerari permettono di arricchire la comprensione dei riti e dei costumi che caratterizzavano la società del tempo.