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La frontiera addosso

Tavola rotonda nella Giornata nazionale per le vittime dell'immigrazione

data 03 Ottobre 2018 16:00  |  luogo Gipsoteca di Arte Antica Piazza S. Paolo All'Orto, 20, 56127 Pisa PI, Italia
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cisp interno 1Mercoledì 3 ottobre, ore 16, la Gipsoteca di Arte Antica dell'Università di Pisa, ospiterà la tavola rotonda "La frontiera addosso" promossa dal Centro Interdisciplinare "Scienze per la Pace" e i corsi di laurea in "Scienze per la pace" in occasione della nella giornata nazionale per le vittime dell'immigrazione.

A distanza di cinque anni dal naufragio di Lampedusa, cosa è cambiato nella gestione dei processi migratori e nei sentimenti dell'opinione pubblica verso i migranti? Come sono mutate le cause, le condizioni e le traiettorie dei viaggi attraverso l'Africa e il Mediterraneo in direzione dell'Europa? A partire da queste domande di urgente attualità, la tavola rotonda vuole promuovere una discussione critica e consapevole su un tema, come quello delle migrazioni, affrontato in modo sempre più spesso emotivo e conflittuale. L'obiettivo è anche quello di orientare politiche e pratiche improntate al rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e della Costituzione, superando ogni schematica contrapposizione tra nativi e migranti.

Più voci si alterneranno e dialogheranno col pubblico, affrontando alcune delle principali questioni aperte. Daniela Padoan, scrittrice, ricostruirà la recente evoluzione delle politiche migratorie nazionali ed europee: dall'allontanamento delle ONG impegnate nei salvataggi in mare alla chiusura di fatto dei porti italiani alle stesse imbarcazioni della Guardia Costiera; dagli accordi tra l'Italia e il governo di Tripoli per intercettare le imbarcazioni in viaggio agli accordi con vari paesi d'origine per operare i rimpatri o per fermare le partenze; dal potenziamento della guardia costiera europea all'esternalizzazione delle procedure di asilo. Emilio Drudi, giornalista, illustrerà l'attuale situazione dell'Eritrea, di cui in Italia si parla molto poco nonostante il legame coloniale e le numerose presenze: un paese tutt'altro che sicuro e pacificato, anche dopo il recente accordo con l'Etiopia, in cui il dissenso continua ad essere violentemente represso e in cui un servizio militare obbligatorio prolungato, di fatto assimilabile a lavori forzati, spinge migliaia di giovani alla fuga. Abraham Tesfai, attivista eritreo del movimento per i diritti dei rifugiati, riporterà le testimonianze da lui stesso raccolte attraverso i social media sulle condizioni di violenza, spinte fino alla tortura e alla riduzione in schiavitù, vissute in Libia dai migranti in transito, e presenterà varie iniziative di contro-informazione e sensibilizzazione su ciò che avviene al di là del Mediterraneo, nel paese verso cui si vorrebbero respingere i migranti. 
Jasmine Accardo e Maria Grazia Krawczyk, esponenti della campagna Lasciatecientrare, faranno il punto sulle numerose criticità del sistema italiano dell'accoglienza fondato sull'emergenza, criticità che hanno alimentato tanto le proteste dei richiedenti asilo e delle associazioni, quanto un discorso pubblico sempre più ostile verso i migranti e il settore cooperativo in generale.

In occasione della tavola rotonda verrà presentato il Corso di Alta Formazione "Diritti e migrazioni. Strumenti per convivere in una società che cambia", giunto alla quarta edizione, le cui lezioni inizieranno il 6 ottobre prossimo. Verrà inoltre inaugurata la mostra fotografica "Storie illustrate di minori migranti", realizzata in collaborazione con Terre des Hommes.
La mostra verrà presentata da due dei curatori, Claudia Bellante e Mirko Cecchi, e proseguirà dal 23 al 31 ottobre a Palazzo Vitelli.

 

Info e Contatti:
segreteria@pace.unipi.it https://pace.unipi.it/index.php?lang=it

Allegati:

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