Nuova scienza o scienza nuova? Molto più di un'inversione di parole
Conferenza di Ermanno Bencivenga su Galilei e Vico
Lunedì 11 dicembre alle 15.30, in Aula Pacinotti, Ermanno Bencivenga, della School of Humanities-University of California, Irvine, terrà una conferenza dal titolo “Nuova scienza o scienza nuova? Molto più di un'inversione di parole”.
La conferenza, della durata di circa tre ore, è organizzata nell’ambito delle iniziative promosse, d’intesa con la Scuola di Ingegneria, dalla Scuola di Dottorato “Leonardo da Vinci”. Sarà seguita, il giorno successivo da un incontro aperto ai colleghi e gli allievi, che si terrà presso la Sede di Ingegneria Strutturale dalle ore 9 alle ore 12.
Contenuti della conferenza
Nella nuova scienza di cui Galileo è il padre fondatore, una formulazione è scientifica, quindi cognitivamente attendibile, quando è matematizzata. Nella sua Scienza nuova, Vico parte dall'esempio della matematica ma poi a suo dire lo generalizza mentre in apparenza lo abbandona, utilizzando strumenti letterari e poetici. In realtà, la generalizzazione è, come si può dimostrare, reale e potrebbe aiutarci a uscire da alcune strettoie che una visione troppo ristretta della matematica ha causato nella cultura e nella società.
Ermanno Bencivenga
Ermanno Bencivenga è professore di humanities e filosofia all’Università di California, Irvine. Ha anche insegnato alle università di Pittsburgh, Salisburgo, Milano, Bologna, Padova, Siena e Trento, oltre che alla Luiss di Roma e alla Rice University di Houston. Ha pubblicato 50 libri, fra cui (in inglese) Kant’s Copernican Revolution (Oxford), The Discipline of Subjectivity (Princeton), Logic and Other Nonsense (Princeton), A Theory of Language and Mind (UC Press), Hegel’s Dialectical Logic (Oxford), Ethics Vindicated (Oxford) e (in italiano) Il primo libro di logica (Boringhieri), La filosofia in sessantadue favole (Mondadori), La dimostrazione di Dio (Mondadori), Manifesto per un mondo senza lavoro (Feltrinelli), Una rivoluzione senza futuro (Garzanti), La filosofia come strumento di liberazione (Cortina), Il piacere: indagine filosofica (Laterza), Filosofia in gioco (Laterza), Filosofia chimica (con Alessandro Giuliani; Editori Riuniti), Il bene e il bello (Il Saggiatore). È anche autore di cinque raccolte di poesie, delle raccolte di racconti I delitti della logica e Case e delle tragedie Abramo e Annibale, la prima delle quali è attualmente in corso di rappresentazione in tutta Italia da parte della compagnia del Teatro Kismet di Bari. Ha vinto cinque premi per l’insegnamento, ha fondato e diretto per trent’anni (fino al 2011) la rivista internazionale di filosofia Topoi (Springer) e ha scritto dal 1991 per varie testate nazionali (oggi per Il Sole-24 Ore).