Stranded
Seminario di commemorazione del naufragio di Lampedusa
Il 3 ottobre, nella Gipsoteca di Arte Antica, il Centro Interdisciplinare "Scienze per la Pace" organizza il seminario "Stranded", in occasione del terzo anniversario del Naufragio di Lampedusa.
Il 3 ottobre 2013, a poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio lungo circa 20 metri, salpato due giorni prima dal porto libico di Misurata con più di 500 persone a bordo, in gran parte di nazionalità eritrea, è affondato in seguito ad un incendio.
Si è trattato di una delle più gravi sciagure marittime nel Mediterraneo dall'inizio del XXI secolo: 366 morti accertati e almeno 20 dispersi. I superstiti sono stati 155, di cui 41 minori.
La tragedia di Lampedusa ha suscitato una grande reazione emotiva e ha alimentato un intenso dibattito sulla questione dei migranti, sulle politiche di accoglienza o di respingimento e sul senso stesso dell’Europa come “patria dei diritti umani”.
L’Italia, lasciata per lo più sola a fronteggiare questa enorme emergenza umanitaria, ha reagito anche sul piano simbolico, stabilendo – con la l. 21 marzo 2016, n. 45 – che il 3 ottobre sia Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, per ricordare (come recita l’art. 1) chi "ha perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”.
Il Centro interdisciplinare “Scienze per la pace” dell’Università di Pisa ha organizzato un seminario intitolato Stranded. Naufragato, arenato, incagliato, spiaggiato, abbandonato, per ricordare l’evento di Lampedusa e promuovere, insieme ai Corsi di laurea in Scienze per la pace, una riflessione matura e consapevole che possa anche orientare le politiche future.
Programma
orario 15,30-18,30
Presentazione
Eleonora Sirsi
Introduzione
Pierluigi Consorti
Il soccorso ai migranti
Carola Martino
I luoghi
Sonia Paone
La condizione irregolare
Lorenzo Milazzo
I muri
Marcello Di Filippo
Gli interventi saranno alternati con la lettura di passi del XXVI canto dell’Inferno, a cura di Lorenzo Bastida.