Congresso dell'Associazione Italiana per la Storia del Pensiero Economico
Guerra e potenza economica si trovano intrecciate nelle riflessioni degli studiosi fin dagli albori della scienza economica. Se il tema della guerra come legittimo strumento per l'accumulazione di ricchezza è largamente presente nella letteratura economica tra il XVI e il XVIII secolo, da metà Settecento in poi (Melon, Smith, Ricardo) comincia a delinearsi un'idea "pacifista" dello sviluppo economico secondo cui il commercio, unico volano della ricchezza, può svilupparsi solo in un contesto di pace. Gradualmente, la riflessione si sposta su un altro piano: l'economista è chiamato a definire i mezzi più idonei per sostenere lo sforzo bellico (debito pubblico, imposte, ecc.) cercando di ridurre al minimo il suo impatto distorsivo sull'economia. Sul volgere del XIX secolo, grazie agli studi di ispirazione marxiana, la teoria economica indirizza la propria riflessione sui fenomeni bellici visti non più come eventi estranei alla sfera economica ma, almeno parzialmente, riconducibili alle dinamiche ad essa interne.
La Prima Guerra Mondiale, della quale quest'anno ricorre il primo centenario, rappresenta una cesura profonda con la totale subordinazione dell'apparato produttivo alle esigenze belliche. La teoria economica sviluppa un interesse sempre maggiore per i temi connessi alla guerra. Da Keynes a Rathenau, da Pantaleoni a Brentano, l'esperienza bellica rappresenta uno stimolo pressoché inesauribile per gli economisti nei più svariati campi, dalla teoria monetaria, all'organizzazione produttiva al ruolo dello Stato. Questa tendenza si rafforza con la seconda guerra mondiale: gli economisti ora prendono parte attivamente allo sforzo bellico come consulenti e pianificatori. La guerra stimola direttamente anche la riflessione teorica alimentando nuovi indirizzi di ricerca che in sua assenza non si sarebbero sviluppati (si pensi alla teoria dei giochi).
L'Aispe ha invitato storici del pensiero economico, storici economici, economisti e gli studiosi interessati a presentare proposte di paper e/o di sessione sulle tracce di seguito elencate o su altre attinenti il tema del convegno:
a) Gli economisti e la prima guerra mondiale (in occasione del centenario)
b) La guerra al servizio della potenza economica: dal mercantilismo alla scuola storica
c) L'imperialismo
d) How to pay for the war? Gli economisti e il problema del finanziamento bellico
e) Pacifismo e antimilitarismo nel pensiero economico
f) Keynesismo militare: la guerra sostiene la crescita?
g) La guerra come pianificazione e gli economisti come esperti
h) Chi deve produrre e come? Teoria e prassi della produzione bellica