Il razzismo, tra pseudoscienza e pregiudizio (prima parte)

Seminario del corso di Cultura e metodo scientifico

data 30 Settembre 2013 16:00  |  luogo Polo Pace Via Emanuele Filiberto, 1, 56127 Pisa PI, Italia
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dita incrociateIl tentativo di definire criteri “oggettivi” per classificare le persone umane, con l’intento razionale di studiare le basi biologiche della variabilità, ha fornito argomenti alla costruzione di una teoria che sostiene che le differenze socioeconomiche sono un riflesso della diversità “naturale” tra gli esseri umani.
Questo falso paradigma, che prende il nome di razzismo scientifico, è basato su presupposti ideologici che mirano a giustificare le disuguaglianze per classe, censo, sesso, etnia e via dicendo, come conseguenza di una legge di Natura.
Sulla base di questo pregiudizio il razzismo scientifico è riuscito a legittimare la tesi della superiorità dei bianchi, e quindi del loro diritto di sopraffazione su altri gruppi umani, e ad avallare molteplici forme di discriminazione, per creare e perpetuare un ordine sociale, in cui le classi dominanti hanno ottenuto e mantenuto privilegi e diritti a danno delle classi subalterne. Nella storia il razzismo scientifico ha avuto pesanti conseguenze sul piano socio-culturale ed è servito da pretesto per giustificare lo schiavismo, il colonialismo, la segregazione di gruppi etnici minoritari, la discriminazione, la tortura, la persecuzione e persino il genocidio.
Percorreremo un paio di secoli di storia del razzismo scientifico per arrivare a dimostrare che il concetto di razza applicato alla nostra specie è privo di fondamento scientifico come lo è l’idea di superiorità genetica di un qualsiasi popolo su di un altro.  Purtroppo però, se il razzismo scientifico è del tutto screditato, non possiamo illuderci che il razzismo sia sconfitto. Per questo dobbiamo ancora lavorare, ma almeno sappiamo che non possiamo chiedere alla scienza di fornire supporto al pregiudizio.

Il corso di Cultura e metodo scientifico

Da Galileo a Newton, da Darwin ad Einstein, il metodo scientifico ha rivoluzionato la nostra visione del mondo. Si pensi a quello che era il Cosmo per Dante, con la terra e l'Uomo al centro di tutto, e alla moderna concezione dell'Universo nato dal Big Bang, dove la Terra e l'Uomo non sono altro che un insignificante dettaglio in un angolo sperduto di una galassia tra le tante.
La comprensione delle leggi fondamentali ha portato anche al dominio di una tecnologia quasi onnipotente: i computer e la plastica, gli antibiotici e le bombe atomiche, Internet e gli smartphone, la TAC e gli aerei a reazione hanno, nel bene e nel male, cambiato radicalmente la civiltà nel corso degli ultimi due secoli.
Spesso, purtroppo, nel comune sentire prevalgono visioni della realtà ispirate più dalla fantasia che da una consapevolezza precisa di ciò che ci circonda.
Questo corso intende presentare in modo rigoroso ma accessibile agli studenti dell'ateneo (e alla cittadinanza interessata) quegli argomenti che non dovrebbero mancare nel bagaglio culturale di un laureato in qualunque disciplina. Argomenti quali Relatività, Teoria dei Quanti e Cosmologia, Evoluzione, Genetica, Scienza dei Materiali, Informatica e Teoria dei Numeri verranno trattati da docenti delle varie discipline in circa 20 lezioni e seminari. Inoltre, durante il Corso verranno suggeriti agli studenti seminari conferenze proposti nell'ambito della Ricerca dell'Area pisana (Università, INFN, CNR, SNS...). La presenza anche a questi incontri sarà riconosciuta valida per il raggiungimento della soglia di presenze necessaria per essere ammessi a sostenere l'esame finale di profitto.Il Corso vale 6 CFU che possono essere spesi nei crediti liberi dei vecchi ordinamenti e, previa approvazione dei Corsi di Laurea di appartenenza, nei crediti liberi dei nuovi ordinamenti.

 

Info e Contatti:
amrossi@biologia.unipi.it http://www.di.unipi.it/~romani/DIDATTICA/CMS/CMS.html

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