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Zucchi RiccardoLa valorizzazione della ricerca – dice il rettore Riccardo Zucchi – è un’attività fondamentale per lo sviluppo socio-economico del territorio e del Paese. L’Università di Pisa sta investendo molto in questo settore e vuole diventare un modello di motore di un ecosistema etico e sostenibile per la crescita”. A questo scopo occorre valorizzare la proprietà intellettuale generata dall’ateneo, aumentare la sua capacità di trasferirla al mondo imprenditoriale e diffonderne la conoscenza nella società mediante processi, prodotti e servizi innovativi che creano valore.

Si è proposto di valutare gli atenei considerando il numero di brevetti in portafoglio. Questo indicatore invoglia a presentare domanda di brevetto per qualsiasi risultato, anche quelli difficilmente sfruttabili commercialmente e non adatti a trasferire la conoscenza nel tessuto produttivo. L’Università di Pisa sta cambiando i criteri di valutazione interni scegliendo di brevettare risultati per la loro attitudine a essere sfruttati sul mercato. L’indicatore di riferimento diventa quindi il numero di brevetti dati in licenza o ceduti ad aziende. Il risultato di questa nuova strategia è la sostenibilità economica della brevettazione accademica e l’innalzamento della qualità e trasferibilità dei brevetti selezionati per la presentazione.

I brevetti e i risultati della ricerca sono la base per la creazione di spin-off accademici. È quindi necessario favorire la cultura imprenditoriale interna e fornire servizi efficaci a chi decide di rischiare.

Iannaccone Giuseppe“Pubblicare i risultati della ricerca in ottime riviste internazionali – afferma il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone – è fondamentale ed è il punto di partenza. Trasferire le conoscenze nella società è la sfida più grande per le università che vogliano essere motori dell’innovazione e della transizione verde e digitale. L’Università di Pisa vuole assumere questo ruolo con responsabilità verso il Paese, con entusiasmo e con la consapevolezza del cambio di mentalità e di postura che esso richiede nella gestione di un ateneo”.

L’Università di Pisa ha definito una strategia che parte dagli studenti dei primi anni offrendo un insegnamento multidisciplinare su start-up e imprenditoria, fruibile dagli studenti di ogni corso di laurea. L’obiettivo è avvicinare gli studenti di qualunque disciplina ai problemi da affrontare per costruire start up innovative e analizzare gli strumenti necessari a risolvere tali problemi consentendo agli studenti di sfruttare al meglio le loro peculiarità disciplinari.

La curiosità stimolata da questo insegnamento trasversale può essere coltivata ulteriormente e trasformata in creatività e disciplina con le attività offerte dal Contamination Lab dell’università, affiancato dall’ufficio di trasferimento tecnologico dell’ateneo. Qui i partecipanti affrontano reali problemi d’impresa e cercano di sviluppare una idea di business che possa poi essere trasformata in azienda.

Troppo spesso la concessione del marchio spin-off dell’Università di Pisa è stato l’ultimo contatto tra i giovani imprenditori e l’ateneo da cui provenivano.

Priami Corrado“L’Università di Pisa - continua il delegato per la valorizzazione della ricerca e le nuove iniziative imprenditoriali, Corrado Priami - si sta dotando di strumenti per accompagnare la crescita di spin-off utilizzando l’esperienza e l’intelligenza collettiva dell’ateneo. Analisi sulle prestazioni degli incubatori nazionali mostrano che la capacità di fare rete con grandi aziende e investitori e fornire supporto manageriale, negoziale e tecnologico alle aziende è il servizio più gradito e più efficace, al contrario dell’uso di spazi fisici che non sembra essere essenziale. Chi meglio di una grande università come la nostra può offrire questi servizi?”

Pisa è la patria di Galileo Galilei, inventore del metodo scientifico. Pisa è stata scelta da Guglielmo Marconi per la prima trasmissione radio intercontinentale, da Olivetti per costruire il primo calcolatore italiano, ed è stato il luogo in cui sono nati il primo corso di laurea in Informatica e il primo nodo Internet d’Italia. Tra i suoi alumni si contano tre premi Nobel e due medaglie Field, il massimo riconoscimento internazionale per la Matematica, e Pisa è oggi la città italiana con la maggior concentrazione di ricercatori rispetto alla popolazione, dieci volte più alta della media europea. Pisa ha un’altissima qualità della vita. Ci sono tutti gli ingredienti per far crescere aziende che diventino attrattori di talenti, minimizzando la fuga dei cervelli che affligge il nostro Paese e aumentando l’occupazione giovanile qualificata. L’Università di Pisa è al fianco delle giovani imprese con tutta la sua esperienza, conoscenza e rete di contatti, fornendo un aiuto concreto e quotidiano.

“Gli studenti di oggi saranno gli imprenditori di domani – conclude il rettore Zucchi – e dobbiamo dotarli dei migliori strumenti che abbiamo individuato analizzando le più avanzate pratiche a livello mondiale. Vogliamo fornire loro non solo teoria, ma anche esperienze pratiche con aziende di livello internazionale.”

Mercoledì 8 febbraio si è tenuto il primo incontro, in Rettorato, per condividere e armonizzare i piani di sviluppo edilizio e urbanistico dell’Università e della città. Convocato dall’Ateneo ha visto la partecipazione del Comune di Pisa e dei rappresentanti degli studenti. Per l’Università erano presenti il rettore Riccardo Zucchi, il prorettore vicario, Giuseppe Iannaccone, il prorettore e l’ex prorettore per l’Edilizia, rispettivamente Francesco Leccese e Walter Salvatore, la prorettrice per la Coesione della comunità universitaria e il diritto allo studio, Enza Pellecchia, il direttore generale, Rosario Di Bartolo. Per il Comune hanno partecipato il sindaco Michele Conti e l’assessore alle Politiche socioeducative e scolastiche, al diritto allo studio universitario e presenza Conferenza Università Territorio (CUT), Sandra Munno. Gli studenti erano rappresentati dal presidente del Consiglio degli Studenti Andru Budacu Ferrari e dai rappresentanti Daniele Roberti e Pio Dello Ioio.

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L’incontro è partito con l’illustrazione dello stato di attuazione del piano urbanistico e edilizio 2017-2030 dell’Università di Pisa. Diversi i temi dibattuti, a partire dalle grandi opere già concluse (riqualificazione del Palazzo della Sapienza, realizzazione del Polo della Memoria “San Rossore 1938”) e da quelle in corso, quali la realizzazione del nuovo polo didattico di Ingegneria e il completamento del Dipartimento di Scienze Veterinarie a San Piero a Grado. Tra le opere in previsione la realizzazione del Polo didattico di Biologia e di quello di Farmacia, la riqualificazione del Centro Avanzi, il cantiere di Medicina a Cisanello, il polo e i laboratori interdisciplinari nell'ex Area Scheibler.

Sono state sottolineate le necessità di curare la mobilità verso i poli di San Cataldo, Cisanello e San Piero a Grado, di riqualificare gli spazi esterni e verdi, sia come aree di studio che come zone a disposizione dei cittadini, di intervenire sul problema delle residenze universitarie. E’ stato avviato un confronto sulla destinazione finale di palazzi storici, come l’ex Dipartimento di Chimica in Via Risorgimento, il Palazzo del Granduca e gli edifici di via San Zeno. Sullo sfondo è rimasta la questione, centrale per il futuro tanto dell’Ateneo che della città, del nuovo centro Congressi.

Il confronto proseguirà in tempi brevi con incontri ulteriori incontri tematici, dedicati al tema degli spazi e della mobilità e a quello delle residenze studentesche, e va inteso come la fase preliminare ad una discussione più ampia, che dovrà necessariamente coinvolgere l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio, Autolinee Toscane e le altre istituzioni presenti nella Conferenza Università Territorio.

“Sono convinto – ha detto il rettore Riccardo Zucchi - che il futuro della nostra città si gioca sulla capacità delle istituzioni universitarie e scientifiche di fare sistema fra loro e con gli enti locali, per sfruttare l’enorme potenziale di cui disponiamo al fine di attrarre studenti e giovani ricercatori e creare un ambiente favorevole al trasferimento tecnologico e culturale delle conoscenze. L’incontro di oggi costituisce un passo importante in questa direzione, a cui dobbiamo dar seguito in tempi brevi, anche per cogliere le opportunità di finanziamento che si stanno aprendo o si potrebbero aprire a livello nazionale”.

"Con il rettore Zucchi, fin dal suo insediamento – ha dichiarato il sindaco Michele Conti - ho condiviso la necessità di rafforzare il rapporto fra l'Ateneo e il Comune di Pisa, in termini di programmazione, di interesse strategico per la città e di pianificazione urbanistica. L'incontro di stamani è un primo significativo segnale che va in questa direzione, nella consapevolezza che solo insieme, città e università, possono affrontare i bisogni del presente e, in modo competitivo, le sfide del futuro. Non era scontato e non sempre, in passato, si è adottato questo metodo di condivisione. Insieme dobbiamo mettere in pratica formule di integrazione per una virtuosa pianificazione del territorio, tema che è strettamente connesso alle scelte sulla mobilità e ai servizi, una migliore organizzazione degli spazi pubblici anche sul fronte della socialità per i giovani studenti. In quest'ottica la partecipazione attiva dei rappresentanti degli studenti ai tavoli tematici è fondamentale per arrivare all'obiettivo. Pisa è attrattiva non solo per il prestigio dell'Ateneo e per la qualità della ricerca, ma anche per la vivibilità del territorio, per il sistema di welfare e per la qualità della vita, aspetti che, con un forte e necessario coordinamento fra enti, possono essere ulteriormente rafforzati.”

“Riteniamo positiva l’apertura di una discussione sui temi degli spazi universitari e cittadini, della mobilità e della residenzialità studentesca - ha detto il presidente del Consiglio degli Studenti, Andru Budacu Ferrari - È da tempo che, come Sinistra per…, sollecitiamo l'apertura di un dialogo proficuo tra le parti: Università, Comune, Regione e ARDSU (Azienda regionale per il Diritto allo Studio). La situazione abitativa di chi vive a Pisa è fortemente critica. Occorre lavorare per ampliare l'evidente carenza di posti alloggio nelle residenze studentesche, così come è necessario agire a livello cittadino, raggiungendo un accordo che ci dia garanzia sia sui costi degli affitti che sul trattamento che riceviamo. Ci auspichiamo quindi che questo sia il primo passo di una lunga interlocuzione.”

Il professor Emanuele Neri, docente del Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, è stato eletto presidente della Scuola interdipartimentale di Medicina, carica che ricoprirà fino al 31 ottobre del 2025. Succede al professor Riccardo Zucchi, che dal 1° novembre è il rettore dell’Università di Pisa. Il professor Neri ha nominato come vicepresidente la professoressa Marta Mosca, ordinaria di Reumatologia.

“Ringrazio i componenti del Consiglio della Scuola di Medicina – ha commentato il professor Neri - che con il loro voto unanime hanno riposto in me la fiducia dell’area medica universitaria. Il ruolo che vado a ricoprire è di grande responsabilità e molteplice, dall’armonizzazione della didattica dell’area medica al supporto al rettore nei rapporti Università-Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sul fronte didattico e assistenziale. Siamo di fronte a un momento epocale della sanità pisana, con le opportunità di aggiornamento tecnologico legato ai finanziamenti del PNRR, la costruzione del nuovo ospedale di Cisanello, la necessità di rinnovare e dare maggiore sinergia ai rapporti tra Ateneo e AOUP. Sono consapevole e grato per il mandato che il rettore ha voluto dare al presidente della Scuola, già in campagna elettorale, e farò del mio meglio per esserne all’altezza”.

Neri Emanuele

Nato a Pisa nel 1966, il professor Emanuele Neri è ordinario di Radiologia e direttore della Unità Operativa di Radiodiagnostica Universitaria della AOUP. Coordina il gruppo di ricerca dell’Università di Pisa “ImagingLab”, è partner di quattro progetti Horizon 2020, di un progetto Horizon Europe e di un progetto Bando Salute, sviluppando attività di ricerca su temi di sanità digitale e in particolare di intelligenza artificiale. È autore di oltre 200 pubblicazioni a stampa su riviste internazionali e di sette monografie su argomenti di radiodiagnostica

Priami Corrado

Sono 12 i progetti di ricerca che l’Università di Pisa ha selezionato al suo interno e finanziato con quasi mezzo milione di euro per produrre entro sei mesi un brevetto e un prototipo funzionante validato in laboratorio o in ambienti industrialmente rilevanti. Tutti riguardano tecnologie innovative legate agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile in ambito ambientale, economico e sociale, e diversi potranno avere un impatto di interesse pubblico per la società, essendo concentrati nei campi della salute e del benessere. Più in dettaglio, gli ambiti di interesse riguardano l’agrifood, la mobilità sostenibile, l’energia, l’aerospazio, la chimica verde, la fabbrica intelligente e le tecnologie per gli ambienti di vita, con quattro progetti che svilupperanno farmaci utili nel trattamento di infezioni virali, a partire da quella da Covid-19.

I progetti selezionati sono risultati vincitori del bando interno tra le 32 proposte arrivate e il finanziamento ottenuto servirà a innalzare il livello tecnologico delle ricerche, per agevolare l’ultimo miglio del percorso verso il mercato con la nascita di spin off o l’avvio di partnership con grandi aziende nella logica dell'Open Innovation. Avranno inoltre il supporto dell’Ufficio di trasferimento tecnologico dell’Ateneo per depositare la domanda di brevetto secondo gli alti standard qualitativi che l’Università di Pisa si sta imponendo.

Questo bando segna l’inizio di una diversa strategia di valorizzazione della ricerca disegnata dalla nuova governance dell’Ateneo. “Seguendo le migliori pratiche internazionali – spiega il rettore Riccardo Zucchi – l’Università di Pisa intende avvicinarsi ai modelli dei grandi atenei mondiali, promuovendo un dialogo costante e sviluppando le collaborazioni con le macro aziende e i più importanti investitori privati”. Dal canto suo il professor Corrado Priami (foto), delegato per la Valorizzazione della ricerca e le nuove iniziative imprenditoriali, sottolinea che “siamo all’inizio di un percorso in cui la valorizzazione della ricerca è considerata un motore per lo sviluppo sociale ed economico del Paese, attraverso lo sfruttamento economico efficace e responsabile della proprietà intellettuale generata dai ricercatori dell’Ateneo, che molto spesso sono all’avanguardia anche a livello internazionale nelle rispettive discipline”.

Partono lunedì 16 gennaio i corsi di orientamento dell’Università di Pisa destinati agli studenti e alle studentesse dell’ultimo anno delle scuole superiori, che hanno l’obiettivo di favorire un passaggio dalla scuola all’università il più possibile consapevole. I corsi, della durata di 15 ore, sono articolati in tre moduli e sono realizzati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, secondo quanto previsto dal DM 934/2022.

Il programma dei corsi, che dedicano una particolare attenzione alla trasversalità delle competenze, si compone di tre moduli. Il primo, della durata di 4 ore, è un incontro informativo/esplorativo per conoscere l’Università di Pisa, con informazioni utili, ad esempio, sui concorsi per l’accesso ai corsi a numero programmato, accenni ai TOLC, sulle borse di studio erogate dal DSU, sui servizi a supporto della comunità studentesca con disabilità e con DSA, sullo sportello d’ascolto.

Il secondo modulo, della durata di 5 ore, offre la presentazione delle sei aree scientifico-disciplinari dell’Ateneo pisano, con la rispettiva offerta didattica e gli obiettivi formativi dei corsi di laurea erogati, l’organizzazione e la tipologia dei corsi di insegnamento, gli sbocchi lavorativi. Le sei aree sono: Agraria e Veterinaria, Discipline umanistiche, Ingegneria, Medicina e Farmacia; Scienze giuridiche, economiche e sociali, Scienze matematiche, fisiche e naturali.

Il terzo modulo, basato sulle attività laboratoriali, va incontro agli specifici interessi di ciascuno studente e ciascuna studentessa, con la possibilità di scegliere tre attività di 2 ore ciascuno (oppure un’attività da 4 ore più un’attività da 2 ore) tra le ampie proposte dai vari Dipartimenti.


I primi due moduli si tengono nelle seguenti date:

  • 16/01 - Lucca (Chiesa di San Francesco)
  • 17/01 - Lucca (Chiesa di San Francesco)
  • 19/01 - Pisa (Polo Carmignani)
  • 20/01 - Pisa (Polo Carmignani)
  • 23/01 - Livorno (Accademia Navale)
  • 24/01 - Livorno (Accademia Navale)
  • 25/01 - Pisa (Polo Carmignani)

Il terzo modulo si tiene nel periodo dal 3 al 15 febbraio.

Per aderire al corso è necessario che ogni scuola stipuli una convenzione con l’Università, inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Allo stesso indirizzo si può scrivere per ulteriori informazioni e contatti.

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È scomparso negli scorsi giorni il dottor Giorgio Coluccini, già direttore amministrativo dell’Università di Pisa tra il 1989 e il 1998.

Nato a Pietrasanta nel gennaio del 1933, il dottor Coluccini ha iniziato a prestare servizio nell’amministrazione universitaria dal 1955 nella carriera direttiva del personale di ragioneria. Dal 1975 è stato in servizio all’Università di Pisa, con funzioni di responsabilità nell’ambito dei settori economici, patrimoniali, finanziari e contabili. Nel 1985 è stato nominato dirigente, con la funzione di direttore amministrativo vicario.

Il 1° settembre 1989 ha assunto l’incarico di direttore amministrativo dell’Ateneo pisano, che ha tenuto fino al 1° febbraio 1998, anno del suo pensionamento.

DiPortoÈ scomparso negli scorsi giorni il professor Bruno Di Porto, già docente di Storia del giornalismo all’Università di Pisa e per molti anni direttore della Domus Mazziniana.

Sopravvissuto bambino alla persecuzione nazifascista, aveva studiato al liceo romano Tasso e si era laureato in Lettere e Filosofia con una tesi sulle minoranze religiose nel Risorgimento. Il professor Di Porto aveva poi insegnato all’Università di Pisa fino al pensionamento. Esponente di primo piano dell'ebraismo progressivo italiano e protagonista del dialogo interreligioso, incarnava pienamente la tradizione del mazzinianesimo ebraico, coniugando una profonda religiosità e una visione laica della società. Oltre a essere uno studioso dell’ebraismo italiano in epoca contemporanea, il professor Di Porto ha coltivato numerosi interessi, tra cui la storia del giornalismo, la storia del movimento democratico e repubblicano e le vicende dell’Italia risorgimentale, affrontati in un numero significativo di saggi e opere che restano l’eredità viva di un intellettuale dalla poliedrica e preziosa produzione.

Il professor Bruno Di Porto, oltre ad essere stato un uomo di grande cultura, era in possesso di una forte sensibilità, capacità di accoglienza e volontà di un confronto civile e responsabile con i suoi interlocutori.

È attivo sul sito del Centro interuniversitario di documentazione sul pensiero economico italiano (Cipei) presso l’Università di Pisa (Sistema Bibliotecario di Ateneo), il link alla Banca dati degli economisti accademici italiani dell’Ottocento. Per accedervi occorre compilare un semplice formulario di registrazione, in risposta al quale si otterrà in tempi rapidi (1-2- giorni lavorativi) una password per la consultazione.

banca dati economisti

La banca dati – che risulta da un lavoro quarantennale di scavo effettuato dal professor Massimo Augello (Università di Pisa), con la collaborazione di Francesco Celiano, Giovanna De Santi e Daniela Giaconi – contiene dati completi sulla biografia scientifica e sulla bibliografia primaria e secondaria di circa settanta economisti, tra i quali anche figure molto note tra cui Gerolamo Boccardo, Luigi Cossa, Francesco Ferrara, Achille Loria, Angelo Messedaglia, Maffeo Pantaleoni, Antonio Scialoja e Giuseppe Toniolo. Una  maschera di interrogazione consente di ottenere report dettagliati per una gamma molto ampia di criteri e di parole chiave.

La banca dati sarà costantemente aggiornata con nuove informazioni e approfondimenti. È inoltre in fase avanzata di realizzazione un secondo sistema informativo contenente analoghe informazioni sugli economisti italiani del Novecento.

La consultazione è libera in conformità con i principi della scienza aperta e condivisa. Questo strumento può essere estremamente utile per gli studiosi e le studiose di storia delle idee economiche e sociali e in particolare per studenti e studentesse, laureandi e laureande, dottorandi e dottorande che vogliano approfondire lo studio del pensiero economico italiano dell’Ottocento, della sua circolazione transnazionale, nonché del ruolo degli economisti nella società e nelle istituzioni accademiche e politiche dello Stato italiano.

Si sono conclusi i due progetti dell’Università di Pisa finanziati dalla Fondazione CRUI nell’ambito di “Go for IT”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca per promuovere e rafforzare la specializzazione post dottorale. Si tratta del progetto CONTWARE, coordinato dal professor Antonio Brogi del Dipartimento di Informatica e condotto da Stefano Forti (nella foto a destra), dottore di ricerca in Informatica nel 2020, e del progetto ICU4SAT, coordinato dal professor Luca Fanucci del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e condotto da Pietro Nannipieri (nella foto a sinistra), dottore di ricerca in Ingegneria elettronica nel 2020.

FortiLe applicazioni moderne – p.e. smart city, e-health, realtà virtuale – sfruttano l’internet delle cose (Internet of Things, IoT) e sono realizzate da più componenti che vengono installati su nodi diversi della rete per offrire uno o più servizi agli utenti finali.

Il progetto CONTWARE, che si è svolto in collaborazione col professor Ernesto Pimentel dell’Università di Malaga e con Manuel Diaz dell’azienda spagnola SoftCritS, aveva come obiettivo sviluppare e applicare tecniche di Continuous Reasoning (CR) per abilitare la gestione continua QoS-compliant di applicazioni sul continuo Cloud-IoT.

CONTWARE ha implementato e valutato prototipi di Continuous Reasoning tenendo conto dei requisiti di casi d’uso industriali della società SoftCritS. Il progetto ha inoltre prodotto risultati nell’ambito della gestione decentralizzata e osmotica di applicazioni sul continuo Cloud-IoT e nell’ambito della mediazione di obiettivi contrastanti in applicazioni IoT di prossima generazione. I risultati ottenuti, tra cui alcuni prototipi open-source, sono stati descritti in cinque articoli su riviste internazionali e quattro articoli in conferenze nazionali e internazionali.

NannipieriIl progetto ICU4SAT (Instrument Control Unit for Satellite), realizzato in collaborazione con la Brandenburg University of Technology, permette l’esecuzione di algoritmi di intelligenza artificiale e reti neurali a basso consumo energetico a bordo di satelliti, sfruttando la tecnologia FPGA resistente alle radiazioni. Grazie alla riconfigurabilità dinamica delle piattaforme FPGA utilizzate, apre nuove possibilità in termini di risparmio energetico e flessibilità, adattandosi in modo efficiente a un carico di lavoro variabile durante la missione senza la necessità di lanciare nuovi satelliti.

Il progetto ICU4SAT ha raggiunto diversi importanti risultati: dal punto di vista tecnico, è stato sviluppato un primo prototipo completo in grado di agire da unità di controllo per strumenti a bordo di satellite, con capacità sia di controllo che di elaborazione dati, anche con avanzati algoritmi di intelligenza artificiale. Le collaborazioni nate con il progetto hanno poi generato idee progettuali che sono e saranno sottoposte a bandi all’interno del programma Horizon Europe.

Il progetto ICU4SAT non solo è riuscito a ottenere obbiettivi tecnici rilevanti, ma ha anche allargato notevolmente la rete di collaborazioni internazionali dell’assegnista e del suo gruppo di ricerca, aprendo diverse nuove opportunità per il prosieguo del percorso scientifico intrapreso.

Per valorizzare l’esperienza condotta e i protagonisti delle attività di ricerca è stata ideata la piattaforma http://progetto-goforit.it in cui sono raccolti i progetti di ricerca coinvolti, i protagonisti, le istituzioni italiane ed estere, secondo una duplice modalità di “navigazione”.

L’Università di Pisa istituirà un percorso di Dual career per studenti atleti. Il prorettore per la Didattica, Giovanni Paoletti, il delegato per i Rapporti con il territorio e per lo sport, Marco Macchia, la prorettrice per la Coesione della comunità universitaria e per il diritto allo studio, Enza Pellecchia, elaboreranno una proposta da sottoporre alla valutazione degli organi in vista del prossimo anno accademico.

Il percorso di Dual career è rivolto alle studentesse e agli studenti regolarmente iscritti ai corsi di laurea, laurea magistrale, scuole di specializzazione, dottorati di ricerca e master universitari dell’Ateneo pisano, che praticano sport ad alti livelli agonistici, partecipando a competizioni di particolare rilievo a carattere nazionale o internazionale. Il percorso terrà conto delle Linee guida nazionali ed europee per l’incentivo e il sostegno della Dual career degli atleti di alto livello che intraprendono la carriera universitaria.

Nelle more dell’istituzione di tale percorso, le studentesse e gli studenti interessate/i possono scrivere per informazioni e supporto al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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