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Nasce a Pisa la rete museale cittadina che coinvolge tutti gli enti del territorio interessati alla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali. È stato presentato martedì 12 ottobre il protocollo d’intesa per la rete “PPM – Pisa percorsi Museali” che dà vita a un coordinamento tra tutte le realtà museali cittadine e le amministrazioni competenti nel territorio: Comune di Pisa, Direzione Regionale Musei della Toscana - Ministero della Cultura (Museo nazionale di Palazzo Reale e Museo nazionale di San Matteo), Fondazione Pisa (Palazzo Blu), Opera della Primaziale Pisana (Musei delle Sinopie, della Primaziale, del Camposanto), Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Pisa (Museo delle navi antiche di Pisa), Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pisa.

Alla presentazione erano presenti Chiara Bodei, presidente Sistema Museale di Ateneo, Andrea Cinacchi, Opera Primaziale Pisana, Pierluigi Nieri, direttore Musei Statali di Pisa, Alessandro Cerami, , Fondazione Pisa, Antonio Cisternino, Università di Pisa, Dario Matteoni.

accordo musei pisa Un momento della presentazione in Comune.

Obiettivo dell'accordo è quello di creare un coordinamento tra le varie realtà museali pisane e le amministrazioni competenti, che favorisca la messa a punto di strategie e politiche comuni.

Anche il Sistema Museale di Ateneo (SMA), con la sua presidente Chiara Bodei, ha dunque aderito al progetto, con la convinzione che nella creazione di una rete dei musei che promuova e rilanci il ruolo culturale e turistico della città, un ruolo di particolare rilievo debba essere giocato dall’Università di Pisa.

"La prima iniziativa concreta, già in fase di sperimentazione e curata da Antonio Cisternino dell’Università di Pisa - ha sottolineato la professoressa Chiara Bodei - è lo sviluppo di un sistema di informazioni culturali e turistiche rinvenibili nei vari punti di interesse cittadini, organizzate in percorsi di una sorta di metropolitana virtuale. Il sistema informatico sottostante è innovativo e allo stesso tempo non richiede forti investimenti, dato che l’accesso è garantito da semplici QRcode. A differenza di altri sistemi già esistenti, il contenuto a cui si accede è progettato per essere cambiato e anche adattato alla tipologia di chi vi accede (turisti, studenti, cittadini) e quindi per non diventare obsoleto. Lo SMA ha già una linea dedicata che collega i suoi musei: ogni QR code è perciò un’utile finestra per chi passa sui singoli musei, la loro storia e quanto offrono".

 

MalagoIl presidente del CONI, Giovanni Malagò, sarà ospite dell'Università di Pisa per discutere di Dual Career e dell'idea di formare una commissione che elabori delle linee guida a livello nazionale per coniugare l’impegno nello studio universitario con quello sportivo di alto livello. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con il Centro di Medicina Riabilitativa "Sport and Anatomy" dell'Ateneo pisano, si terrà giovedì 14 ottobre, alle ore 16, nell'Aula Magna Nuova del Palazzo La Sapienza.

Dopo i saluti istituzionali del rettore Paolo Maria Mancarella e del sindaco Michele Conti, l'introduzione al tema sarà affidata al prorettore con delega allo Sport dell’Università di Pisa, Marco Gesi. Subito dopo interverranno i rappresentanti delle federazioni interessate: Antonio Dima, presidente del Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI); Laura Capranica, president of the European Student Athlete Network (EAS); Paolo Bouquet, presidente Unisport Italia. Le relazioni di Salvatore Sanzo, consigliere nazionale del CONI, e di Sara Morganti, medaglia di bronzo alle recenti paralimpiadi di Tokyo, faranno da premessa alle riflessioni conclusive del presidente CONI, Giovanni Malagò.

Al termine dei lavori saranno consegnate le benemerenze CONI.

"Il dibattito sulle Dual Career e l'elaborazione di Linee guida nazionali sul tema - ha sottolineato il professor Marco Gesi nel presentare il workshop - sono di grande interesse per l'Ateneo pisano, che insieme ad altre cinquanta università fa parte di Unisport Italia, la Rete accademica che si propone di valorizzare le potenzialità dello sport universitario come strumento efficace e trasversale di formazione, ricerca, innovazione e di miglioramento del benessere e dell’esperienza universitaria in generale. Siamo quindi molto orgogliosi di poter organizzare a Pisa un confronto di così alto livello e grati al presidente Malagò di aver accettato l'invito a partecipare"

mattarellaSi terrà alla presenza del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, l’inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022 dell’Università di Pisa, il 678° dalla sua fondazione. La cerimonia si svolgerà lunedì 18 ottobre al PalaCus di Pisa, con inizio alle ore 11.

"Una grande emozione e un grande onore. - ha commentato il rettore Paolo Mancarella - Poter inaugurare il nuovo Anno Accademico alla presenza del Presidente della Repubblica, ha per tutti noi un valore che va ben oltre la mera retorica istituzionale. Le parole del Presidente, in questi anni, ci hanno sostenuto nei momenti più difficili e poterlo accogliere nella nostra Università per la cerimonia più importante è anche l'occasione di dirgli grazie. Oltre a permetterci di dare un segnale di ottimismo per il futuro ancor più forte a tutta la nostra comunità che, proprio in queste settimane, è tornata ad animare le aule e le strutture dell'Ateneo. Il 18 ottobre sarà una grande giornata per l'Università di Pisa e per tutta la città».

La giornata pisana del Capo dello Stato inizierà alle ore 10 con la visita del Palazzo della Sapienza, simbolo e sede storica dell’Ateneo, che di recente è tornato a risplendere dopo una profonda ristrutturazione durata alcuni anni. Il Presidente Mattarella, accompagnato dal rettore Paolo Maria Mancarella, si soffermerà nelle due Aule Magne prima di inaugurare simbolicamente la nuova Biblioteca di Scienze giuridiche, economiche e sociali.

Il corteo si sposterà quindi al PalaCus di via Federico Chiarugi per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2021/2022, in programma alle ore 11. Alla presenza del Presidente Mattarella, il Coro e l’Orchestra dell’Università di Pisa eseguiranno l’Inno di Mameli. Subito dopo interverrà il Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e il rettore Paolo Maria Mancarella leggerà il suo Indirizzo di saluto.

Seguiranno gli interventi di Giovanni Passalacqua (studente), Elena Orbini Michelucci (personale tecnico-amministrativo), Leonardo Massantini (dottorando in Filosofia), Daniele Mazzei (ricercatore senior di Informatica) e di Paola Binda (professoressa associata di Fisiologia).

Chiuderanno la cerimonia il Coro e l’Orchestra dell’Ateneo con l’esecuzione dell’Inno universitario.

In considerazione della situazione pandemica e delle esigenze di sicurezza, l’accesso al PalaCus sarà consentito a un numero limitato di invitati, in possesso di Green Pass, mentre la cerimonia sarà trasmessa in diretta streaming sul canale http://call.unipi.it/UnipiInaugurazioneAA2122 e sul canale http://call.unipi.it/UnipiInaugurazioneAA2122LIS con traduzione simultanea nella LIS, Lingua dei Segni Italiana.

Per quanto riguarda i giornalisti, la richiesta di accredito andrà presentata alla Prefettura di Pisa, collegandosi a questo link

 

Come molti altri studenti, Lorenzo si è appena immatricolato al corso di laurea in Matematica dell’Università di Pisa, nel suo caso dopo aver completato gli studi di scuola secondaria in Gran Bretagna e aver già frequentato il primo anno del corso di laurea in Matematica all'Università di Göttingen. La particolarità è che Lorenzo ha appena 14 anni, essendo nato nel 2007.

“Ho frequentato il mio primo anno di Matematica in Germania ed è stata una grandissima esperienza formativa - ha dichiarato questo ragazzo prodigio, che all’età di nove anni ha scoperto il fascino della matematica attraverso le equazioni e che con il sostegno continuo dei genitori è riuscito a raggiungere il traguardo storico per l’Italia di immatricolarsi alla sua età - Ho lavorato tantissimo per superare gli esami e nel frattempo ho anche preparato gli A-Level di Cambridge. Superato l’esame di maturità inglese ho ricevuto offerte da università importantissime in Italia e all’estero, ma il mio sogno è sempre stato quello di studiare a Pisa, l’Università di Alessio Figalli che per me è come Superman, anche se preferisco l’algebra”.

lorenzo home

“I corsi sono iniziati da una settimana - ha continuato Lorenzo - e sono felice, il livello è altissimo e ogni giorno è una grande scoperta: ho capito che a Pisa si studia per imparare a studiare e fare della buonissima ricerca”.
Per il resto, nei rari momenti non dedicati allo studio, Lorenzo segue le mode dei suoi coetanei, giocando alla playstation, chattando con gli amici e leggendo libri di fantascienza. Con nella testa due obiettivi già molto chiari: “il mio sogno - ha detto - è quello di studiare la matematica anche da adulto e intanto vorrei far vedere ai ragazzi italiani che esiste un modo per avvicinarsi a questa materia con interesse e passione”.

Il master SINT in "Management e auditing di sistemi integrati per l'ambiente, l'energia, la qualità e la sicurezza per la sostenibilità" dell'Università di Pisa, a seguito della verifica tecnica dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha ottenuto il riconoscimento del Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit come Scuola per la formazione di auditor interni e consulenti ambientali EMAS. Il prestigioso riconoscimento rilasciato dall'ente di cui si avvale il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio, qualifica e distingue ulteriormente il master organizzato dal Dipartimento pisano di Ingegneria civile e industriale e dal Consorzio universitario QUINN (www.consorzioquinn.it).

Il master SINT - la cui nona edizione è in partenza il 3 dicembre - è finalizzato a trasmettere ai partecipanti l’approccio metodologico e le conoscenze chiave per lo sviluppo, la gestione e la valutazione di sistemi integrati nei settori di interesse e, più in generale, per conferire sostenibilità ai sistemi organizzativi.

I partecipanti potranno ottenere, oltre al diploma di master universitario di primo livello, ben cinque attestati di auditor interno immediatamente spendibili nel mondo del lavoro per i sistemi di gestione - Ambiente (ISO 14001), Qualità (ISO 9001), Energia (ISO 50001), Salute e Sicurezza (ISO 45001) e Responsabilità Sociale (SA 8000). Infine, coloro che svolgeranno il project work su tematiche EMAS in specifiche aree tecniche, riceveranno l'attestato di consulente e revisore ambientale EMAS riconosciuto dal Comitato Ecolabel Ecoaudit.Master SINT

"I possibili destinatari - ha commentato il direttore, professor Franco Failli - sono assai diversificati, dai manager dei sistemi di gestione, al personale con alto potenziale impegnato in azienda a diffondere la cultura della sostenibilità, dai professionisti dei sistemi integrati a tutti i laureati in materie scientifiche, tecniche ed economiche. Il master è inoltre pienamente compatibile con l'attività lavorativa e prevede tutta una serie di agevolazioni".

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.mastersint.it oppure la segreteria al numero 050/2201232 o alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il Comune di Seravezza ha dato alle stampe un'agile pubblicazione dal titolo “Gli studenti riflettono sulla Carta Costituzionale” che raccoglie le esperienze portate avanti in questi anni con la Fondazione Leonetto Amadei e l'Università di Pisa per promuovere fra i giovani la conoscenza della legge fondamentale dello Stato italiano. La presentazione del volume è avvenuta in piazza della Costituzione Italiana, presso le Scuderie Granducali di Seravezza. Sono intervenuti il sindaco Riccardo Tarabella, il Presidente del Consiglio comunale Riccardo Biagi, le signore Lucia e Marta Amadei in rappresentanza della Fondazione intitolata al padre Leonetto, il professor Saulle Panizza, responsabile scientifico del Laboratorio di Cultura Costituzionale dell'ateneo pisano, Alessandra Foffa dell'Ufficio eventi istituzionali del Comune di Seravezza e Matteo Castagnini, autore della bella illustrazione riprodotta sulla copertina del volume.

 Costituzione volumi

Il libro fornisce un resoconto del percorso che l'amministrazione comunale ha tracciato soprattutto a beneficio degli studenti con lo scopo di favorire un arricchimento del loro bagaglio di cultura costituzionale. Un percorso avviato nel novembre di quattro anni fa nel ventennale della scomparsa di Leonetto Amadei – con una giornata di studio in omaggio all'insigne giurista, deputato e padre costituente nativo di Seravezza –, proseguito nel maggio 2018 con la pubblicazione degli atti di quel convegno e concluso nel giugno 2019 con il concorso d'idee focalizzato su una delle parti più significative della Carta Costituzionale, quella dedicata al principio di uguaglianza e alle sue declinazioni. Il progetto prevedeva un appuntamento conclusivo nel 2020, slittato a quest'anno a causa della pandemia, poi definitivamente cancellato per il perdurare dell'emergenza sanitaria. Il volume resta come testimonianza di una bella esperienza e di intensi anni di collaborazione nel nome di Leonetto Amadei, che in vita fu instancabile nel diffondere i valori costituzionali fra i più giovani. Valori che oggi più che mai si riscoprono centrali nella riflessione politica e sociale e certamente attuali anche nelle esperienze quotidiane di ciascuno di noi.

In un passaggio della testimonianza che il professor Panizza ha affidato alle pagine del libro lo studioso sottolinea un aspetto importante del progetto realizzato a Seravezza. “L’intero percorso svolto nelle scuole” scrive “è risultato perfettamente coerente con quello che anche il Parlamento avrebbe poi consacrato, approvando la legge 20 agosto 2019, n. 92, contenente l’introduzione – o, se si preferisce, la reintroduzione – dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica. Partendo dall’idea che essa, con al centro la conoscenza della Costituzione, contribuisca alla formazione di cittadini responsabili e attivi e alla promozione della partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri, la legge ha stabilito che sia istituito, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, per sviluppare la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civili e ambientali della società. L’esperienza svolta a Seravezza ha anche anticipato un’altra delle linee portanti della scelta del legislatore, quella contenuta nell’art. 8 (Scuola e territorio). In esso si prevede, infatti, che l’insegnamento trasversale dell’educazione civica è integrato con esperienze extra-scolastiche, a partire dalla costituzione di reti anche di durata pluriennale con altri soggetti istituzionali, con il mondo del volontariato e del Terzo settore, con particolare riguardo a quelli impegnati nella promozione della cittadinanza. Si aggiunge, poi, che i Comuni possono promuovere ulteriori iniziative in collaborazione con le scuole, con particolare riguardo alla conoscenza del funzionamento delle amministrazioni locali e dei loro organi, alla conoscenza storica del territorio e alla fruizione stabile di spazi verdi e spazi culturali”.

Costituzione gruppo

L'esperienza di Seravezza, quindi, anticipatrice della nuova legge che reintroduce l’insegnamento trasversale dell’educazione civica nelle scuole italiane. Un'evidenza accolta con grande soddisfazione dall'Amministrazione comunale che ringrazia l'Università di Pisa e la Fondazione Leonetto Amadei per la proficua collaborazione di questi anni. Una collaborazione figlia peraltro del lavoro già svolto assieme negli anni Novanta con le cerimonie di inaugurazione del Dottorato di ricerca sulla Giustizia Costituzionale dedicato a Leonetto Amadei e coordinato dal professor Alessandro Pizzorusso.
“A noi sembra che in questi anni sia aumentato l’apprezzamento del valore che la nostra Carta costituzionale rappresenta in quanto baluardo dei diritti fondamentali della persona”, hanno scritto le sorelle Lucia e Marta Amadei. “Ricordiamo con tutto il nostro affetto e rimpianto la nostra carissima sorella Anna, che ci ha lasciati, alla quale stava molto a cuore l’attività della Fondazione. Il volume è dedicato alla sua memoria. Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato”.

Il volume riporta in appendice i 12 articoli che esprimono i principi fondamentali della Costituzione Italiana. Sarà presto distribuito agli studenti dell'Istituto comprensivo di Seravezza e delle scuole versiliesi che hanno partecipato alle varie fasi del percorso di riflessione sulla Carta costituzionale: Istituto superiore Chini-Michelangelo, Istituto tecnico liceale Don Lazzeri-Stagi e sede distaccata di Seravezza dell'Istituto alberghiero Marconi.

(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Seravezza)

Romanelli MarcoParte con l’anno accademico 2020/2021 il nuovo master di secondo livello dell’Università di Pisa in Medicina termale e idrologia medica, diretto dal professor Marco Romanelli, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia universitaria al Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale. Il master mira a formare delle figure professionali che sappiano gestire in modo appropriato e altamente specializzato i vari ambiti trattati, a partire dalla prevenzione fino alla scelta del tipo di intervento, considerando tutti gli aspetti clinico interventistici, in una visione interdisciplinare con favorevole rapporto costo/beneficio e costo/opportunità, e seguendo le indicazioni scientifiche dell'evidence based medicine.

In particolare, il master preparerà i partecipanti a individuare, applicare e valutare gli interventi di prevenzione e cura delle patologie nel settore della medicina termale e dell'idrologia medica, utilizzando tutte le tecniche innovative disponibili in una visione globale del paziente e, pertanto, a intervenire in relazione alle condizioni di rischio del paziente. Gli allievi impareranno inoltre a collaborare con gli altri operatori addetti all'assistenza per applicare e valutare gli interventi nelle varie discipline necessarie per una maggiore efficacia dell'intervento assistenziale. Essi stessi, con l’istruzione ricevuta, potranno infine agire come ideatori e responsabili di corsi di formazione.

“Quella pisana – ha dichiarato il professor Romanelli (nella foto a lato) – è una delle pochissime proposte formative esistenti in Italia su questi temi e la sua creazione è stata stimolata anche dalla Regione Toscana per dare eseguito alla legge nazionale che ha promosso e agevolato la realizzazione di master sulla medicina termale. Del resto, considerando il numero e la qualità dei centri termali, oltre che il giro di affari delle aziende interessate e di addetti del settore, è facilmente comprensibile l’importanza del master per il territorio pisano, toscano e non solo”.

Il master in Medicina termale e idrologia medica sarà erogato in modalità sia frontale che a distanza. Saranno ammessi un massimo di 25 discenti in modalità frontale e 25 in modalità e-learning, oltre a un massimo di 10 uditori. La scadenza per presentare la domanda è fissata al 20 dicembre e la quota di iscrizione è di 1.500 euro in modalità frontale e 1.000 euro in modalità e-learning. Le lezioni inizieranno a gennaio 2021

Per ulteriori informazioni si può contattare la segreteria dell’U.O. Dermatologia, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 050/992436, o in alternativa la direzione di Area medica, alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero 050/2211839.

Per la prima volta la Medaglia Dirac, uno dei principali premi scientifici internazionali, è stata assegnata a una ricercatrice italiana, Alessandra Buonanno, che lavora in Germania, nell’Istituto Max Planck per la Fisica gravitazionale di Potsdam.

Conferita dal Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam (Ictp), la medaglia Dirac ha premiato la professoressa Buonanno per le sue ricerche teoriche alla base della rilevazione delle onde gravitazionali. Oltre a essere la prima italiana, Buonanno è la seconda donna in assoluto a ricevere la medaglia Dirac.

Alessandra Buonanno è a capo della divisione di Astrofisica e Relatività Cosmologica dell’istituto tedesco Max Planck. Dopo la laurea e il dottorato di ricerca in Fisica all’Università di Pisa, la ricercatrice ha lavorato al Cern di Ginevra e poi in Francia, nell’Institut des Hautes Etudes Scientifiques (Ihes). Ha inoltre lavorato nel Laboratorio di Astrofisica e Cosmologia (APC) di Parigi (2001), nell’Università del Maryland (2005) e nel 2014 è stata nominata co-direttrice dell'Istituto Max Planck per la fisica gravitazionale di Potsdam.

“La Medaglia Dirac 2021 assegnata ad Alessandra Buonanno, che è stata studentessa e dottoranda presso il nostro Dipartimento nel periodo dei suoi studi in Fisica – ha commentato il direttore del Dipartimento di Fisica, professor Dario Pisignano - ci rende felici, e fieri del livello della formazione in Fisica che l’Università di Pisa riesce con continuità, ormai da decenni, ad erogare”.

"Spero che questo premio possa fornire un messaggio positivo a tutti i giovani, e in particolare alle giovani donne, che desiderano intraprendere la strada della scienza". La professoressa Buonanno in una foto di A. Klaer.

“La Medaglia Dirac premia un lungo e difficile lavoro di studio delle equazioni di Einstein applicate a coppie di buchi neri. I risultati ottenuti con sofisticati metodi matematici da Alessandra Buonanno e Thibault Damour, due dei quattro vincitori, sono la chiave per rilevare e decifrare il segnale portato dalle onde gravitazionali", ha spiegato il professor Francesco Fidecaro del Dipartimento di Fisica, impegnato nella collaborazione internazionale Virgo per la rilevazione delle onde gravitazionali. Masse, distanza, rotazione dei buchi neri osservati da Virgo e dalla collaborazione americana LIGO sono ottenute per buona parte con le formule di Buonanno e Damour. La formazione di Alessandra Buonanno in Fisica Teorica le ha permesso di dare un contributo fondamentale alla comprensione degli interferometri per onde gravitazionali. Nel 2001 ha mostrato (con Yanbei Chen del California Institute of Technology) che la configurazione ottica degli interferometri Virgo e LIGO può aggirare il limite quantistico imposto dal principio di indeterminazione di Heinsenberg su una massa libera. Ciò è dovuto alle correlazioni tra il rumore granulare dei fotoni e il rumore della pressione di radiazione, che fino ad allora erano state erroneamente trascurate. Le loro analisi hanno identificato un nuovo effetto ottico-meccanico (molla ottica), che è stato poi verificato sperimentalmente nell'interferometro da 40 metri di Caltech e negli esperimenti di cavità ottiche da tavolo. La soluzione proposta è ora uno standard per gli interferometri, presenti e futuri.

I notevolissimi risultati scientifici di Alessandra Buonanno sono dunque dovuti soprattutto alla sua capacità di affrontare e risolvere problemi di notevole difficoltà tecnica e concettuale, e i suoi anni pisani (1987-1996) sono stati sicuramente molto importanti per la sua formazione scientifica. Alessandra Buonanno ha beneficiato del clima presente nel corso di laurea in Fisica pisano, ricorda il professor Paolo Rossi, fisico teorico del Dipartimento di Fisica, “caratterizzato dal costante interscambio con i professori e tra i compagni di studi, spesso di alto livello.” In particolare, in quegli anni diversi giovani teorici si riunivano intorno alla figura carismatica di Giuseppe Curci (1950-2006), purtroppo precocemente scomparso, che con notevole visione avviò molti di loro prima verso la conoscenza di raffinate tecniche analitiche e poi verso l’applicazione delle più sofisticate tecniche numeriche ai problemi che non ammettevano una trattazione analitica. Un’altra figura di rilievo nel gruppo teorico era Michele Maggiore, che proprio in quegli anni aveva cominciato a interessarsi alla fisica delle onde gravitazionali. Allieva di Curci per la laurea e di Maggiore per il dottorato, Alessandra Buonanno ha saputo mettere bene a frutto gli insegnamenti pisani ed ottenere gli straordinari risultati che oggi le vengono così autorevolmente riconosciuti.

“Sono molto grata al Dipartimento di Fisica; gli anni di formazione a Pisa sono stati fondamentali per la mia carriera scientifica – ha detto Alessandra Buonanno - Spero che questo premio possa fornire un messaggio positivo a tutti i giovani, e in particolare alle giovani donne, che desiderano intraprendere la strada della scienza”. La professoressa ha aggiunto: “la passione, la determinazione, la fiducia in se stessi e la disciplina sono essenziali per ottenere importanti risultati nella ricerca. È cruciale eliminare le barriere culturali e sociali che non permettono a molte donne di sviluppare pienamente queste qualità, impedendo loro di scegliere o di continuare la carriera scientifica”.

Venerdi 27 agosto è venuto a mancare il professor Piero Luigi Ipata, professore Emerito di Biochimica dell'Ateneo pisano e insignito dell'ordine del Cherubino. Le esequie si svolgeranno lunedì 30 agosto a Pisa, presso la Chiesa di Santo Stefano.
Pubblichiamo di seguito il ricordo del professor Ipata scritto dai colleghi, allievi e amici che nel Dipartimento di Biologia lo hanno avuto come compagno di viaggio.

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Il professor Piero Luigi Ipata, dal 2004 Professore Emerito di Biochimica presso l’Università di Pisa, insignito dell'Ordine del Cherubino nel 1991, il fautore dell’ingresso della Chimica Biologica in quella che è stata la Facoltà di Scienze dell’Ateneo pisano, scienziato di fama internazionale e amante appassionato della didattica della sua disciplina, la sera del 27 agosto 2021 si è spento circondato dall’affetto dei suoi cari.

Nato a Pescara nel 1932, laureatosi in Medicina e Chirurgia a Roma nel 1957, dopo esperienze all’estero e a Pisa, Perugia e Camerino (ateneo di cui era stato Rettore negli anni 1972-73), era tornato a Pisa, per rimanervi, nel 1974. Con lui scompare un pezzo di storia della biochimica italiana, un campione di disponibilità e tifoso sviscerato dell’istituzione a cui apparteneva. Un uomo sempre pronto a stupirsi del nuovo e che ha avuto la virtù di farsi guidare da ciò che l’evidenza del nuovo indicava, senza pregiudizi o forzature. Uno scienziato che ha insegnato ai suoi allievi il culto del controllo nella sperimentazione e la dedizione all’insegnamento.

Con lui scompare un amico di avventure alla ricerca di segreti che la natura centellina, sempre reticente, a chi si è intestardito a studiarla, un fratello maggiore con cui è stato bello condividere ansie, aspettative, successi e delusioni. Piero ha aspettato con trepidazione, insieme ai coautori del suo ultimo lavoro (siamo nel 2019), il verdetto del referaggio, e ha gioito con loro per il successo con fragorosa intensità, come un giovane ricercatore alle prime armi: così vogliamo ricordarlo.

I biochimici che nel Dipartimento di Biologia lo hanno avuto come compagno di viaggio

Si è conclusa la seconda edizione della summer school dell’Università di Pisa su “Consciousness and Cognition” (https://www.unipi.it/index.php/humanities/item/16643-consciousness-cognition) diretta dal professor Bruno Neri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, organizzata in collaborazione con l’Istituto Lama Tzong Khapa (ILTK) e con l’Associazione Frontiers of Mind. La scuola ha usufruito di un significativo contributo da parte dell’Unione Buddista Italiana sotto forma di borse di studio destinate agli studenti provenienti da paesi a basso reddito pro capite. 

Nonostante il riacutizzarsi dei problemi sanitari dovuti al Covid, 30 studenti (19 in presenza e 11 a distanza), provenienti da 18 nazioni e quattro continenti, hanno partecipato alla scuola che si è svolta dal 28 agosto al 5 settembre. L’evento ha goduto della impareggiabile cornice dell’ILTK, che ha messo a disposizione una tensostruttura appositamente attrezzata all’interno del parco di sua proprietà. In tal modo gli studenti hanno potuto usufruire anche di un programma integrativo con sessioni di meditazione e yoga guidate, offerto dall’Istituto. 

Parola chiave la multidisciplinarità che ha richiesto il coinvolgimento di ben 16 docenti, interni ed esterni all’Ateneo, con esperienze specifiche che spaziano dalla filosofia alla meccanica quantistica, dalla psicologia/psicanalisi alle neuroscienze, all’intelligenza artificiale, alla biosemiotica, alle tecniche diagnostiche, agli stati non ordinari di coscienza indotti con l’uso di sostanze psicoattive, l’ipnosi, le pratiche contemplative.

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Uno degli obiettivi a cui il progetto è improntato è quello di proporre anche visioni alternative a quella riduzionista imperante nel campo delle neuroscienze, in modo da fornire agli studenti, su un problema che è, di fatto, ancora completamente aperto, gli strumenti per porsi le giuste domande, piuttosto che una serie di risposte preconfezionate.

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