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Elena SalibraSi è spenta dopo una lunga malattia la professoressa Elena Salibra, docente di Letteratura italiana al dipartimento di Filologia Letteratura e Linguistica dell'Università di Pisa. I funerali si terranno domani, venerdì 5 dicembre, alle ore 15, nella chiesa di San Frediano, a Pisa. Nata a Siracusa nel 1949, Elena Salibra si è laureata in Letteratura italiana all'Università di Firenze nel 1971, diventando ricercatrice dell'Ateneo pisano nel 1980. Nel 2005 è stata nominata professore associato nella ex facoltà di Lettere e Filosofia. Oltre a Letteratura italiana, la professoressa Salibra ha insegnato Tecniche di scrittura e tipi testuali, nel corso di laurea in Comunicazione pubblica, sociale e d'impresa, e Tipologie testuali, nel corso di laurea in Sistemi e progetti di comunicazione.

La sua attività di studiosa, iniziata con un volume dedicato a Guido Gozzano (Gozzano, Vallecchi 2002), si è costantemente sviluppata negli anni con ricerche in prevalenza riservate a poeti e prosatori del secondo Ottocento e del primo Novecento: Pascoli, D'Annunzio, Gozzano, Govoni, Caproni, Saba, Quasimodo, Vittorini, Pratolini, Bontempelli, Bertolucci, Bufalino. I suoi studi sono stati pubblicati in numerosi saggi e articoli di riviste.

All'attività accademica, Elena Salibra ha affiancato negli ultimi anni una ricca produzione di poesie, che le ha procurato numerosi riconoscimenti e premi letterari: la sua prima raccolta, Vers.es (Reggio Emilia, 2004), è entrata nella Cinquina del Premio Viareggio-Répaci. Nel 2007 è uscita la sua seconda raccolta, Sulla via di genoard, con introduzione di Marco Santagata (Lecce, Manni), che è risultata finalista al Premio Mondello.

Nell'agosto 2009 è stata pubblicata presso la casa editrice Tiparg di Bucarest la traduzione in rumeno di Sulla via di Genoard. Suoi inediti sono usciti nell'Almanacco dello Specchio, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi (Milano, Mondadori, 2008) e nelle riviste «Nuovi Argomenti», «Paragone», «L'immaginazione», «Caffè Michelangiolo», «Il Portolano», «Polimnia».

Questi sono poi confluiti nella nuova raccolta Il martirio di ortigia, con introduzione di Maria Cristina Cabani (Lecce, Manni, 2010); alcune poesie di questo libro sono state tradotte in francese e pubblicate nella rivista «Nu(e)» di Nizza, in romeno e pubblicate nella rivista «Scrisul Românesc» e in «Critice» di Florian Copcea, in serbo e pubblicate nella rivista «ProFemina» di Belgrado, in tedesco, in olandese e in spagnolo in corso di pubblicazione. Il libro è arrivato finalista al premio Camaiore.

Nel 2011 è uscita una plaquette – La svista – con postfazione di Marco Santagata (Catania, A&B), cui è seguita una autotraduzione in inglese the oversight e una traduzione in tedesco di Franziska Raimund, pubblicata in copie numerate nella collana I diamantini della casa editrice Il Girasole (Catania, 2013) con immagini di stampa calcografica realizzate con acquaforte da Vincenzo Piazza. La raccolta ha vinto il premio Contini Bonacossi 2012 ed è risultata finalista al Premio europeo Tournament 2013.

Il 2014 è l'anno di Nordiche, edito in marzo da Stampa 2009 di Varese: la raccolta di poesie di Elena Salibra ha vinto il Premio Giuria Viareggio-Rèpaci, sezione Poesia, e l'ultima edizione del Premio Letterario Pisa per la Poesia, che ogni assegna riconoscimenti a scrittori, poeti e scienziati che si sono distinti per le loro opere, per i meriti nelle loro professioni e per le loro significative o eccezionali scoperte.

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