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maria_letizia_gualandiMaria Letizia Gualandi, del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell'Università di Pisa, è stata nominata membro del Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT). La professoressa Gualandi attualmente insegna "Metodologia della ricerca archeologica" nel Corso di Studi in Scienze dei Beni culturali ed è responsabile del Laboratorio MAPPA (Metodologie APPlicate all'Archeologia), al cui interno è stato realizzato il primo open digital archaeological archive italiano (MOD), che rende accessibili a tutti i dati delle indagini archeologiche: grazie al MOD, l'Ateneo pisano è al primo posto fra le Università italiane per il rilascio di "dati aperti" (fonte: Ministero per la semplificazione e la Pubblica amministrazione).

La designazione da parte del Ministro Dario Franceschini è arrivata a fine giugno e, oltre alla prof. Gualandi, ha riguardato Christian Greco, già allievo dell'Università di Pisa e ora direttore del Museo Egizio di Torino, e il professor Eugenio La Rocca, della Sapienza di Roma. I neo ricostituiti Comitati tecnico scientifici sono organi consultivi del ministero e sono in tutto sette: per i beni archeologici, per i beni architettonici e paesaggistici, per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico, per gli archivi, per i beni librari e gli istituti culturali, per la qualità architettonica e urbana e per l'arte contemporanea e per l'economia della cultura.

"Sono grata al Ministro, on. Dario Franceschini, e al prof. Giuliano Volpe, Presidente del consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici, per la fiducia accordatami – ha dichiarato Maria Letizia Gualandi – la nomina nel Comitato tecnico-scientifico per i Beni archeologici è per me fonte di grande soddisfazione e un riconoscimento per l'attività svolta in questi ultimi anni in favore di una riorganizzazione del lavoro nel settore dei Beni archeologici (semplificando ed eliminando sovrapposizioni di procedure e ambiguità di ruoli), di un miglioramento degli standard della documentazione degli scavi, dell'introduzione anche in Italia di archivi di dati archeologici in formato open, che consentano una maggiore e più veloce circolazione delle informazioni, senza le quali oggi è estremamente difficile fare ricerca, fare una tutela efficace e tempestiva, promuovere una valorizzazione del nostro patrimonio archeologico che non scada in una mercificazione selvaggia e becera. La nomina è anche un riconoscimento a tutta l'area umanistica dell'Università di Pisa che, nonostante le drastiche riduzioni di personale, continua a rimanere ai primi posti in Italia per le ricerche nel settore dei Beni culturali e per la formazione dei futuri archeologi e storici dell'arte".

Ne hanno parlato:
Nazione Pisa
Tirreno Pisa
GoNews.it
Tirreno.it
PaginaQ.it
StampToscana.it
PisaToday.it

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