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L’Unipi scala altre due classifiche mondiali delle università

L’Ateneo pisano migliora la sua performance nello US News Best Global Universities e nel Round University Ranking (RUR)

loghi usnews rur copySono stati pubblicati nei giorni scorsi lo US News Best Global Universities e il Round University Ranking (RUR), due classifiche mondiali di università redatte rispettivamente da un'agenzia americana (US News) e da un'agenzia russa (RUR). Entrambe le classifiche sono basate su dati raccolti da Clarivate Analytics, una tra le aziende leader a livello mondiale nella gestione di dati sulle pubblicazioni scientifiche e sulle attività accademiche.

L'Università di Pisa migliora in entrambi i ranking rispetto allo scorso anno, portandosi al 186° posto in US News (rispetto alla 204° posizione dello scorso anno) e al 209° posto di RUR (rispetto alla 380° posizione del 2018). Anche a livello nazionale i risultati sono positivi, con un 6° posto in US News e, soprattutto, con l'ottimo 2° posto ottenuto in RUR. Il risultato da podio ottenuto in quest'ultima classifica è merito di un miglioramento generalizzato ottenuto in quasi tutti gli indicatori, sia sul fronte della didattica che della ricerca.

Da segnalare, riguardo le singole discipline, la 25° posizione a livello mondiale in US News (2° nazionale) per quanto riguarda la Fisica, e la 3° posizione in RUR a livello nazionale per quanto riguarda le scienze naturali.

Il ranking di US News si concentra maggiormente sulla produttività scientifica degli atenei, e sulla loro reputazione a livello nazionale e internazionale. A tal fine vengono infatti considerati 13 indicatori relativi agli articoli scientifici pubblicati e alle citazioni ottenute. Inoltre, fanno parte degli indicatori i risultati di una indagine sulla reputazione effettuata da Clarivate.

Il ranking RUR invece cerca di misurare le attività accademiche a 360 gradi, utilizzando una miscela di 20 indicatori relativi alla qualità della didattica (40% del punteggio totale) e della ricerca (40%), al livello di internazionalizzazione (10%) e alla sostenibilità finanziaria dell'ateneo (10%).

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