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Giovane laureata premiata per la migliore tesi in Agraria

Nel suo studio Lisa Caturegli ha dimostrato che l’uso della gramigna può essere una soluzione efficace per realizzare tappeti erbosi di qualità

Lisa CaturegliÈ stata una giovane laureata pisana ad aggiudicarsi il premio “Stefano Capitanio” assegnato lo scorso 28 maggio alla miglior tesi di laurea specialistica in Agraria dall’Anve, l’Assocazione nazionale vivaisti esportatori. Lisa Caturegli, nata a Pisa nel 1986, si è laureata lo scorso ottobre in “Pianificazione e progettazione delle aree verdi e del paesaggio” con una tesi su “La propagazione vegetativa di gramigne da tappeto erboso con metodi innovativi”, discussa con il professor Marco Volterrani. Nel suo lavoro, la giovane studentessa ha dimostrato che l’uso della gramigna può costituire una soluzione efficace per la realizzazione di tappeti erbosi di qualità.

Il concorso, promosso per ricordare l’opera e il lavoro del vivaista Stefano Capitanio, premia ogni anno la migliore tesi di laurea in Agraria - triennale e specialistica - che riguarda gli aspetti botanici, agronomici, fitosanitari, paesaggistici, economici e legislativi connessi con la coltivazione delle piante ornamentali di tipo mediterraneo.

Il premio, che consisteva in 2.000 euro, è stato ritirato da Lisa Caturegli in occasione della III Giornata nazionale del vivaismo mediterraneo organizzata a Monopoli (BA) dai Vivai Capitanio.

Grazie a due prove sperimentali, Lisa Caturegli ha verificato i vantaggi che questa specie offre grazie alle sue capacità di adattamento a diverse latitudini italiane. La Cynodon dactylon var. dactylon, comunemente chiamata gramigna, è l’unica varietà in commercio che produce semi fertili e può essere insediata, oltre che con la propagazione vegetativa, mediante la semina. I risultati ottenuti rappresentano un’importante conoscenza di base che può essere utilizzata per migliorare le superfici a tappeto erboso in area mediterranea. La gramigna rappresenta una soluzione tecnica per molte tipologie di coperture erbose e sarebbe auspicabile, visti i risultati conseguiti, una sua ampia diffusione in Italia per la realizzazione di tappeti erbosi, anche in ambito sportivo.

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