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Il tempo, la storia e la percezione del cambiamento

Il dipartimento di Civiltà e forme del sapere ha presentato il suo progetto di eccellenza

Il tempo e la storia, tra innovazioni e persistenze, tra progressi e crisi, e la percezione del cambiamento nell'area dell'Europa mediterranea sono i temi generali intorno ai quali il dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell'Università di Pisa ha costruito il suo "progetto di eccellenza". Il dipartimento è stato infatti una delle 180 migliori strutture selezionate in tutta Italia dal ministero, ottenendo un finanziamento di oltre 8 milioni di euro per il quinquennio 2018–2022.

Martedì 13 novembre la Gipsoteca di Arte Antica ha ospitato una giornata di presentazione alla comunità universitaria e alla città intera del progetto di eccellenza, che ha come titolo: "I tempi delle strutture. Resilienze, accelerazioni e percezioni del cambiamento nello spazio euro-mediterraneo". Dopo i saluti del rettore Paolo Mancarella, dell'assessore comunale con delega alle Politiche integrate con le università, Paolo Pesciatini, e del direttore del dipartimento, Pierluigi Barrotta, sono intervenuti i referenti delle quattro linee di ricerca del progetto: Marilina Betrò per l'area antica, Giuseppe Petralia per l'area medioevale, Cinzia Maria Sicca per l'area moderna e Alberto Mario Banti per l'area contemporanea. Erano inoltre presenti i professori Simone Collavini, vice direttore del dipartimento, e Federico Cantini, responsabile della Commissione comunicazione dello stesso dipartimento.
In Gipsoteca sono stati anche esposti, e lo saranno fino al 17, alcuni poster che illustrano le varie attività collegate al progetto.

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All'interno delle quattro linee di ricerca gli studiosi del dipartimento esamineranno specifici momenti e processi caratterizzati dalla compresenza dei due aspetti, della resilienza e dell'accelerazione, colti nelle diverse forme della loro relazione.

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"Questo progetto di ricerca - ha commentato il direttore Pierluigi Barrotta - impegnerà tutto il dipartimento, a cui si sono recentemente aggiunti docenti di elevata qualifica internazionale grazie al finanziamento del MIUR. Sempre in vista dello svolgimento del progetto, saranno dati 32 assegni di ricerca con cui attrarre i migliori giovani ricercatori dall'Italia e dall'estero. I risultati della ricerca saranno via via pubblicati in una collana curata dalla casa editrice accademica Carocci di Roma. La qualifica di dipartimento di eccellenza conferma il profilo internazionale della tradizione umanistica propria dell'Università di Pisa".

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Nella foto in alto: da sinistra, Pesciatini, Mancarella e Barrotta.

Nella foto nel mezzo: da sinistra, Collavini, Sicca, Cantini, Barrotta, Banti, Betrò, Petralia.

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